Prima due parole...
Il 18/12/16 Camila ha lasciato la band ma io penso che in fondo si vogliono tutte un mondo di bene.
Penso che smettere di scrivere FF sia inutile perché nella nostra fantasia Camila e... CAMREN IS FUCKING REAL GUYS... scusate lo sclero... e un po di smuth non guasta mai ;)
Vi lascio con questa riadattazione.Faceva caldo.
Neanche le finestre aperte riuscivano a attenuare l'afa, quegli sporadici sprazzi di vento che entravano portavano solo un'illusione di benessere, per poi andare via come erano arrivati, lasciando l'afa di metà agosto a infierire senza pietà.
Lauren stava cercando di intonare nella sua mente una canzone che seguisse il ritmo degli uccelli, non sapeva come riuscissero a cantare così vivacemente senza esplodere nell'inferno rovente che New York diventava ogni anno.
Era incredibile comunque, pensò, come il sole e l'estate fossero l'unico deterrente per il traffico della città.
Non si poteva certo definire silenzio di Lima, classica tomba a metà agosto, per New York il massimo era paragonabile al traffico che c'era verso l'una di notte.
In centro.
Di domenica.
Ma il bello di avere un appartamento al quarto piano, in un vecchio palazzo stipato in una bella stradina alberata era anche quello.
Lauren sospirò, tornando alla realtà, stava già ricordando le belle passeggiate che potevano farsi durante la primavera.
Quando il sole era piacevolmente caldo e non il figlio del diavolo.
Ma era noto a tutti che New York non faceva prigionieri in estate.
Proprio per questo avevano accuratamente cercato un appartamento con l'aria condizionata.
Già.
Per questo.
Lauren fissò l'impianto sul muro come se con lo sguardo potesse fare miracoli.
Maledì il mondo e il fatto che perfino a New York non si riuscisse a trovare un'impiantista che lavorasse la domenica.
Quante segreterie telefoniche potevi ascoltare prima di rinunciare?
Era certa che venticinque non era la risposta esatta.
Il sospiro di Camila attirò la sua attenzione.
Fissò le sue spalle semi nude, fra la sottile canottiera rossa, muoversi a ritmo del suo respiro.
Lauren si voltò completamente verso di lei, cercando un punto fresco fra le lenzuola.
Osservò la coda alta con cui Camila aveva stretto i suoi capelli per tenerli lontani il più possibile dalla schiena; ma ormai erano così lunghi che neanche quello riusciva a impedir loro che si attaccassero alle sue spalle, nel caldo e nel sudore.
Lauren allungò la mano e spostò le ciocche dal collo di Camila, passandovi la mano sopra per asciugare quel piccolo strato di sudore che si era formato.
«Mmmh ... sei calda.» Mormorò Camila scuotendo appena la spalla.
Lauren mormorò a sua volta, troppo caldo per parlare, e lasciò andare la mano di nuovo sul lenzuolo.
Camila si lamentò qualche minuto dopo «L'acqua è diventata calda ... di nuovo ...» E poté giurare di averla sentita imprecare a bassa voce.
Lauren alzò appena la testa e vide la bottiglia e i due bicchieri vicino, il vapore a renderli opachi. Fantastico.
Lauren si gettò a peso morto di nuovo sul letto, sbuffando.
Camila ringhiò, frustrata, voltandosi supina.
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104° F
FanfictionPrecedentemente Faberry, riadattata alle Camren. Era una storia di EFP ma non riesco più a trovarla quindi... tutti i crediti vanno a chiunque l'avesse scritta.