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<< Ti tengo io la mano, tranquilla!>> mi dice, cercando inutilmente di confortarmi.

<< Guarda che non ho paura! Tranquillo, non sverrò né mi metterò a piangere come una poppante>> tento di rincuorarlo, vedendolo veramente in pena per me.

Mi stendo sul lettino e do istruzioni al ragazzo.

<< Bene, cominciamo>> dice, quest'ultimo.

Sento la macchinetta che si mette in moto ed il ronzio che si avvicina. Ebbene sì, sto facendo il mio primo tatuaggio, nella parte inferiore del bicipite sinitro. Una frase che per noi, sì lo farà anche lui, ha molta importanza. La abbiamo trovata su un social e siccome ci rappresenta, abbiamo deciso di tatuarla.

" Un fuoco che non si spegne, non teme il freddo", direi che è la sintesi della nostra storia. Perché nonostante tutto, noi apparterremo sempre l'una all'altro e il nostro amore, non smetterà mai di bruciare. Il dolore non è così forte come temevo, anzi, si può dire che sia solo un fastidio. Losopporto con tranquillità, mentre il mio ragazzo mi distrae parlando di bomboniere e partecipazioni. Ha deciso che ci sposeremo in chiesa, avremo il matrimonio più classico che ci sia. Lo fa per me e per sua madre, che avrebbe sempre voluto vederlo sistemato con una brava ragazza. Abbiamo anche già scelto la data, il 29 Settembre prossimo, diverremo marito e moglie. Abbiamo ancora molto da fare e per di più, ci hanno incaricato, dalla scuola, di aiutare con i preparartivi della Festa del Raccolto, che sarà tra poco più di due settimane. Oggi infatti, tocca a Jackson, Linda e Ace, aiutare a creare le decorazioni. Jacks ha una mano fantastica, quando si parla di disegno, Ace ha imparato molte cose in prigione, ed è un asso col legno. Linda ha una vena creativa ed organizzatrice, inesauribile. Ha occhio per i dettagli, è precisa e lavora molto bene. Anche se la pacchia non durerà molto, dato che una volta finito, dovremmo unirci al nostro gruppetto.

<< Voilà, fatto. Che te ne pare?>> chiede il tatuatore.

Mi specchio e resto a bocca aperta, è ancora meglio di come lo avevo immaginato.

<< E' prefetto, non c'è che dire! Bravissimo, sono più che soddisfatta>> mi congratulo. Sorride contento, si vede bene che fa questo per passione e non solo a scopo di lucro. Anche Rio è dello stesso avviso e approfitta dell'occasione per prenotarne altri, che farà a distanza di alcuni mesi, rimanendo però sul vago, in quanto al tema degli stessi. Sbuffo ma lascio andare il discorso, so che prima o poi me lo dirà, ho i miei metodi di persuasione. Sghignazzo cattiva, come il peggior cattivo da film, mentre penso questo.

Usciamo in strada felici, decidendo di comprare un gelato e ordinare le pizze per stasera. Siamo tutti dai Jace (Jackson ed Ace, li abbiamo soprannominati così, come le ship dei telefilm) per una serata film, pizza e birra. Una volta al mese abbiamo preso l'abitudine di venire da loro e passare così la serata. Ci sono anche Linda, col suo nuovo ragazzo, e Liz con un amico, che tutti speriamo diventi qualcosa di più.

<< Allora, piccola, soddisfatta di essere entrata anche tu nella cerchia delle persone poco perbene?>> mi prende in giro.

<< Assolutamente sì, voglio anche la menzione ad honorem!>> replico, prestandomi al gioco.

<< Scherzi a parte, ti sta davvero bene. Sembra fatto appòsta per te. Sapevo che eri tipo da tatuaggi, l'ho capito dalla prima volta che ti ho vista. Il tuo bel faccino pulito, nasconde una ragazza sregolata>> mi prende in giro lui. Gli tiro una gomitata nelle costole, mentre apre lo sportello, ridendo. Torniamo al dormitorio felici, cantando le nostre canzoni preferite.

Mi lascia davanti al mio e dice di farmi trovare pronta tra mezz'ora, così ci fermiamo anche in pasticceria a prendere un dolce. Lo saluto con un bacio e scappo via, entrando come un ciclone nel portone, lasciato aperto. Salgo le scale, con la testa infilata dentro la borsa, cercando le chiavi ed andando a sbattere su qualcuno. Alzo il viso mortificata, già pronta per scusarmi e me lo trovo davanti, Morgan.