Jessy

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Era una normale mattina di settembre,riprendevo la mia solita e monotona routine scolastica. Frequentavo il secondo anno di liceo artistico. Erano più anni che venivo bullizzata e presa in giro dai miei compagni di classe e non solo per colpa di una malformazione che ho da quando sono nata ,mi mancava l'osso della mandibola e ciò non mi rendeva solo incapace di parlare ma mi dava un aspetto orribile estraneo a tutti coloro che mi circondavano. Ovviamente oltre ai problemi scolastici ne avevo altri a casa,i miei genitori litigavano ogni giorno e molto spesso per colpa delle mie medicine che gli facevano spendere gran parte dei loro guadagni. Per di più mio padre mi picchiava e l'unica che era sempre al mio fianco a farmi stare bene e rassicurarmi era mia sorella Laura.
Quel giorno iniziò bene, ma poco dopo la situazione si capovolse; appena varcai il cancello della scuola, un ragazzo con i capelli biondi ed un naso enorme mi venne in contro,e mi spinse al suolo. Ma ne avevo abbastanza di essere maltrattata da tutti.Mi alzai e gli tirai un calcio nelle palle ,un classico ma che ha sempre effetto,lui di tutta risposta cadde a terra e poco dopo andò via."per essere un inizio era andato molto bene" dissi tra me e me. La giornata continuò nella stessa maniera di altre mille giornate. Tornai a casa piena di lividi e con una voglia matta di far del male a qualcuno. Mi ero anche stancata di non avere una bocca. Corsi in bagno e con un coltello mi tagliai il naso e proprio sotto di esso mi disegnai un lungo sorriso che mi arrivava sotto gli occhi. Ero così soddisfatta del mio nuovo volto ma nonostante questo nel mio cervello scattò qualcosa. La voglia ancora più forte di far male a qualcuno o di addirittura mutilarlo,così da fargli capire quanto io abbia sofferto. Avevo un punto a mio vantaggio: ESSERE INVISIBILE PER TUTTI. Tutti si comportavano sempre come se non esistessi e questo mi sarebbe potuto tornare utile. Che succederebbe se Jessie, la ragazza invisibile iniziasse a mutilare ed uccidere chiunque la guardasse? SEMPLICE,era una combinazione più che vincente. Dopo quella notte non si ebbe più nessuna mia notizia fuorché molti ragazzi mutilati ,i miei genitori senza occhi ed una scritta di sangue sul mio muro che diceva "TI STO OSSERVANDO" una frase monotona ma allo stesso tempo cupa. Ed ora attento e guardati le spalle,perché TI STO OSSERVANDO.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 19, 2016 ⏰

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