Alle sette di mattina Cameron se ne andò attraverso la finestra dal quale era entrato e mi permise di avere un po' di privacy per me stessa.Dopo aver controllato che se ne fosse veramente andato, andai a farmi la doccia, ascoltando l'audiocassetta che Nash mi aveva dato.
È piacevole ascoltare l'audiocassetta che mi aveva fatto per il nostro secondo anniversario. Consisteva di canzoni d'amore e canzoni che si potevano ascoltare durante i matrimoni. Quando mi diedi la cassetta, diventò una cosa preziosa per me, le canzoni mi ricordano di tutta la gioia di una relazione sana. È quello che pensavo, finché non scoprii che la nostra relazione era tutto tranne che sana, finché non scoprii che Nash mi aveva tradita con mia cugina, Tiffany.
Il tradimento è qualcosa che non può essere perdonato; è crudele e indimenticabile. Mi ricordo chiaramente il giorno in cui scoprii che Nash aveva una storia con lei. Stavo andando con lei in macchina ad una cena di famiglia e lei aveva la stessa audiocassetta inserita nello stereo della sua auto. Era tutta tranne una coincidenza perché aveva le stesse canzoni e perché all'inizio dell'audio Nash cantava una canzone inglese. Ad un certo punto, raccolsi tutto il coraggio che avevo e le chiesi la conferma della loro relazione. Le domandai il nome del ragazzo che le ha rubato il cuore e lei infatti disse che si chiamava Nash. Quel nome è tutto, tranne che un nome comune.
Dopo aver cenato, Io e Nash ci lasciammo. Mi riassicurai di non avere più sentimenti nei suoi confronti. Perciò sfogai la mia rabbia verso la sua macchina nuova, che i suoi genitori gli avevano regalato il mese prima della nostra rottura.
La macchina è tutt'ora ancora con i graffi e serve per ricordargli che cosa mi ha fatto.
Mia cugina pianse e si scusò profondamente quando scoprì che eravamo innamorati dello stesso ragazzo, lo ama ancora. L'amore fa schifo.
Cancellai quel ricordo dalla mia mente e mi sbrigai a vestirmi. Dopo dieci minuti che cercavo di spazzolare i miei capelli, corsi al piano di sotto; la scuola inizierà fra pochi minuti.
<<Buongiorno, papà.>> Dissi velocemente, correndo verso la porta.
Papà, per favore non chiedere niente riguardo a questa mattina e del gemito che non ho realmente emesso.
Stavo per girare la maniglia quando lui decise di parlare. <<'Giorno, tesoro.>>
Mi voltai e feci un sorriso innocente. <<Buona giornata al lavo->>
<<Sono andato in farmacia e ho comprato alcuni antidolorifici; posso fissare un appuntamento se i dolori continuano.>> Disse con preoccupazione sincera nel tono della sua voce.
Mio papà è fantastico, specialmente da quando mia mamma morì. In qualsiasi modo, anche se lei è morta, non voglio che pensi che deve occuparsi dei miei problemi femminili. Preferisco un papà normale che evita l'argomento e che pensi che sia ancora la sua piccola bambina.
<<Mi sento molto meglio adesso.>> Gli dissi prima di salutarlo. Mentre mi dirigevo verso la porta vorrei schiaffeggiarmi per aver messo mio papà e io in quella situazione di dovergli mentire.
~
<<Tu e Io, Parker.>> Dichiarò Cameron ad alta voce durante la pausa pranzo, quando morsi per la seconda volta il mio panino.
Il corteggiamento è apparentemente cominciato e lasciatemi dire, non è per niente come Romeo.
Teneva in mano un fiore bianco appassito e aveva un nuovo livido vicino il suo mento, qualcosa che non mi sorprende più.
Sogghignai internamente, se pensa di essere così figo mi piacerebbe insegnargli il contrario.
Sentii almeno dieci paia di occhi che guardavano la scena; è particolarmente spettacolare in verità, il bad boy e l'ex ragazza di uno stronzo americano.
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His Game || (IN REVISIONE)
FanfictionLui accende la sigaretta, io non accendo niente. Lui beve alcool, io bevo acqua. Lui sorride maliziosamente, io sorrido normalmente. Lui non mi ama, io non lo amo. Lui e io non ci sopportiamo. E poi il gioco iniziò... Lui mi disse che mi trovava uni...