18th

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Caro Tu,
una volta, François mi disse che, secondo lui, tutte le persone che possono essere considerate madrelingua in due lingue diverse, nel suo caso inglese e francese, o nel mio caso inglese e italiano, si ritrovano a parlare in una delle due lingue riguardo a un preciso argomento, mentre usano l'altra per descrivere altre questioni. Prima, non avevo mai fatto caso a quanto, in effetti, le parole uscissero con più tranquillità in italiano, piuttosto che in inglese, quando cercavo di convincere papà, Joe o lo stesso Fran, ad andare a vedere una mostra in un museo, magari fare un viaggio in una delle città artistiche principali in Italia. In quelle occasioni, in cui l'arte era l'argomento che dovevo esporre, le parole nella testa fluttuavano solo in italiano, e traduzioni che di solito venivano spontanee facevano fatica a saltarmi in mente. Anche, per esempio, durante le interviste da Jimmy, Stephen o Ellen. Solitamente, parlando in inglese, è raro che commetta errori, abituata fin dalla nascita ad esprimermi principalmente usando quella lingua. Tuttavia, quando mi chiamano per far parte di un talk show e parlare, la mia mente è come impostata sull'italiano, facendomi così fare errori che, di solito, non commetto mai, tanto basilari e stupidi sono, a volte. Questo perché, ci sono arrivata solo dopo che François mi disse questo, in ogni intervista mi chiedono di parlare di qualcosa di personale, estremamente intimo, e, dato che fin da piccola sono stata abituata a respirare arte, musica e bellezza, non riesco a non parlare di me senza citare una qualsiasi forma di produzione artistica.
Ci sono particolari elementi che, in me come in qualsiasi altro uomo sulla Terra, scatenano nella mente una sensazione di gioia e adorazione, che sia un quadro, una band, un sacco di soldi, la fama. Questo meccanismo, che ha spostato la mia mente sulla parte italiana, è stato causato oggi dal Wisteria Tunnel, nel Kawachi Garden. Sean stava parlando con due suoi amici attraverso FaceTime, e mi aveva chiesto di salutarli velocemente, perché gli avevano rotto così tanto le scatole per conoscere "la ragazza che lo convinse a partire per andare dall'altra parte del mondo solo con un sorriso". Siamo entrati nel tunnel che ancora stavamo parlando con Josh e Peter, quando io sono rimasta incantata da quello che stava sopra alla mia testa, tanto che ho cominciato a parlare in italiano, a Ocean, ai suoi amici, su quanto quello che stavo vedendo era fuori dal mondo, fuori dall'immaginazione di chiunque.
Peter e Josh sono scoppiato a ridere, mentre Ocean si era affrettato a chiudere la telefonata, per prestarmi la sua attenzione.
Solo alla fine mi sono resa conto che, per tutti quei minuti in cui ho parlato e parlato e parlato, stavo sparando parole in italiano che non ero riuscita a controllare, perché tutti abbiamo delle cose che ci fanno brillare gli occhi, battere il cuore, tremare l'animo più profondo.

Non sono riuscita a controllarlo, perché quando qualcosa sfiora la parte più profonda delle emozioni di un uomo, scatta nella testa un meccanismo che non può essere modificato, perché la vera natura di quello che siamo, quello che ci piace, quello che ci rende unici, non potrà mai essere cambiata radicalmente, altrimenti perderemmo le nostre caratteristiche principali. Gli uomini cambiano spesso, in fatto di fisicità, un fatto di gusti, in fatto di desideri, e la società ormai si basa su questo, offrendo agli uomini nuovi oggetti, nuova merce da desiderare, così da fare soldi e vivere meglio. Quello che negli uomini non potrà mai cambiare, però, è la parte emozionale più profonda, sommersa da strati di falsi desideri e falsi gusti, malleabili se governati dalle mani del consumismo. Questa parte più profonda è quella che ti fa rendere conto che effettivamente stai amando qualcuno, quella che ti fa sorridere nonostante sia un periodo piuttosto buio, quella che ti fa sempre andare avanti attraverso le solite giornate grigie.

Ecco perché, nel mio monologo in italiano rivolto solo e neanche a Ocean, gli ho ripetuto varie volte 'Ti amo, ti amo, ti amo'. E lui l'ha capito, lo vedo da come mi guardava negli istanti dopo, prima di baciarmi sotto il tunnel del glicine.

Dal Giappone con furore,
ROnnie.

___[N/A]___
dopo cinque secoli e quattro lustri ECCOMI QUAAAAAAA, finalmente tornata per rompervi le scatole con i miei trip mentali allucinanti (:
bene, lasciate un commento  e una stellina?
grazie mille,
lu.

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