Every single one of you.

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La sveglia suonava ormai da dieci minuti, ma feci finta di nulla ignorandola e continuando a dormire.

Quella mattina dovevo fare la mia prima audizione per X-Factor, ma la voglia di umiliarmi e di alzarmi da quel letto era pari a zero. 

Proprio nel momento in cui la sveglia si spense e, finalmente avrei potuto continuare a dormire in santa pace, mia madre, accompagnata dalle mie due sorelline mi vennero a svegliare.

- Zayn sveglia, oggi è il grande giorno - esclamò mia madre molto premurosa avvicinandosi a me e accarezzandomi la fronte. 

Riposi la faccia sotto le coperte in segno di disapprovazione. Tutta la buona volontà e le intenzioni di quel giorno scomparvero. Che senso aveva andare lì e poi sentirmi dire di no.

Che strano, di solito mia madre dopo aver insistito più volte di svegliarmi  mi buttava a calci dal letto.

Dopo neanche la fine del mio pensiero mi sentii due corpi che saltavano sopra di me. 

Waliyha e Safaa mi stavano praticamente schiacciando, urlando di farmi scendere dal letto. Ormai ero più che sveglio, inutile continuare a fingere di dormire o di ignorarle, non sarei neanche riuscito a  riaddormentarmi.

Le piccole morette scesero dal letto nel momento in cui finsi di essere un cavernicolo che si svegliava dalle caverne per farle divertire. Sentii delle risate allontanarsi, segno che le mie sorelle se ne erano andate. Uscii con la testa dalle coperte e intravidi mia madre che mi sorrise. La sorrisi di rimando e mi baciò sulla guancia. D’un tratto però, il mio sorriso scomparve.

-Mamma, ho paura che possa andare male, e che possa essere scartato. Non lo voglio questo.

La cosa che più odiavo è essere preso in giro. Molte volte è capitato che nella mia vecchia scuola i ragazzi mi guardavano sempre per il colore scuro della mia pelle. Mi sentivo molto a disagio.

- Zayn, sei un ragazzo fantastico e talentuoso. Non ti devi fermare, devi cogliere l’attimo. Adesso tu ti alzi, fai colazione veloce, ti prepari  e alle sette io e te andiamo ai casting.

Guardai mia madre pietrificato. L’abbracciai e subito dopo ubbidii ai suoi comandi. Meglio non farla arrabbiare, o avrei rischiato di andare alle audizioni a suon di calci in culo.

Quando finii di prepararmi, presi il necessario per quella che sarebbe stata una giornata molto faticosa.

Mi diressi verso la porta d’ingresso dove vi era tutta la mia famiglia: mia madre, mio padre, e le tre mie adorate sorelle.

Mi avvicinai a loro cinque e ci abbracciammo. 

- Mi raccomando fratellone, falli neri! - disse Safaa piena di grinta.

- Stai tranquilla, anzi, ti dedicherò la canzone che canterò - in quel momento gli occhi della bambina di illuminarono per la felicità, come se le avessero appena regalato una Barbie.

- Mi raccomando, campione, - cominciò mio padre - porta alte le tue origini e il cognome Malik. Fai vedere chi sei.  

Che famiglia meravigliosa. Mi ritengo fortunato di avere loro al mio fianco.

- Certo, papà, te lo prometto -  mio padre era fiero di me, in tutto e per tutto. 

Lui e mia madre mi ripetevano sempre che ero il figlio perfetto. 

- Ok, Zayn, è tardissimo. È il caso di andare o dovremmo avere a che fare con una fila immensa - non me lo feci ripetere due volte e, dopo cinque minuti eravamo già i macchina pronti per una nuova avventura.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 07, 2014 ⏰

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