Capitolo 31

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I due uomini sono in guardia e pronti ad attaccare.

Quello di sinistra, alto, magro e con i capelli scuri, ha un lungo bastone che termina sui due lati con una lama affilata. Il secondo, più tarchiato e massiccio, è pelato e ha in mano due coltelli lunghi circa venti centimetri. Ha il cranio completamente ricoperto dai tatuaggi e per un attimo, dato che li amo profondamente, mi soffermo ad osservarli, ma di fatto non sembrano avere un senso. Almeno per me. Sono disegni e strani simboli intricati.

Da come si muovono agilmente e roteano le loro armi, deduco che sono bene addestrati.

Attaccano contemporaneamente: il primo fa un affondo con il bastone mirando alla mia testa.

Schivo la lama andando indietro con la schiena e contemporaneamente sento lo spostamento d'aria sulla mia fronte.

Poi mi abbasso facendo perno sul piede sinistro e con la gamba destra spazzo via la sua gamba d'appoggio.

Nel medesimo istante l'altro pazzo pelato mi attacca facendo roteare velocemente i due coltelli. Li evito, schivando a destra e a sinistra in rapida successione, poi inizio a divertirmi anche io con la spada.

Aumento la velocità dei colpi, talmente tanto, che quasi la lama non si vede più.

Il bastardo è però ben allenato e per il momento mi tiene testa.

Ad un tratto sento un colpo di striscio sul fianco. Evito per una frazione di secondo un altro attacco del primo uomo che si è appena rialzato dopo la caduta e si è fatto di nuovo sotto.

Ha l'odio negli occhi.

Tiro subito un calcio laterale per allontanarlo e riprendere posizione. Poi li tengo entrambi a bada con una serie di colpi di taglio.

Aumento ancora di più il ritmo e finalmente rompo la loro guardia: apro il ventre al primo facendolo piegare in due e, con un colpo ben piazzato, trancio di netto il braccio destro del secondo uomo. Lo shock lo fa bloccare per un istante che gli è fatale: infatti faccio un mezzo passo in avanti e con un colpo deciso lo decapito.

La testa cade al suolo rimbalzando per poi fermarsi: sul volto una smorfia di stupore e dolore congelata nell'istante della morte.

Senza perdere tempo, mi avvento sul primo uomo che sta cercando di frenare il sangue copioso della ferita all'addome e, in un istante, pongo fine alle sue sofferenze, trapassandolo da parte a parte.

Poi più avanti sento delle urla. Ormai devo andare allo scoperto.

Corro e arrivo nell'ampia sala.

Vicino alla vasca di sangue c'è Agrios che sta salmodiando in una lingua incomprensibile.

Di fronte a me altri sei pseudo monaci.

Prendo un bel respiro e mi avvento su di loro. Devo cercare di raggiungere Agrios e fermarlo.

Vengo attaccata su ogni lato e sono talmente tanti che si contrastano l'un l'altro per cercare di ferirmi.

Danzo in mezzo a loro con movimenti fluidi e continui: una schivata e una parata diventano subito dopo un affondo e un colpo inferto con forza.

Dopo qualche secondo di lotta, due uomini sono già ai miei piedi, ma inizio a collezionare anche io qualche ferita.

Sbucano da dietro una colonna altri tre uomini.

Dannazione, non riuscirò mai a raggiungere Agrios!

Ad un tratto sento un ruggito che mi gela il sangue nelle vene. Un ruggito che ormai riconosco: Simon è finalmente arrivato.

The Bounty Hunter - La cacciatrice di taglie (Vol. 1) - (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora