Il tempo passò, i giorni divennero mesi.
Danae stava quasi impazzendo dentro quella cella, ormai aveva perso il conto dei giorni trascorsi rinchiusi li dentro, ma era sicura che in quei giorni avrebbe compiuto 18 anni e ci sarebbe stata la revisione, ma poco le importava: non aveva più niente da perdere, quindi non le restava che attendere.
I giorni passarono, ma non andò nessuno a prenderla. Come se si fossero dimenticati di lei, della sua esistenza. Iniziò così a perdere anche la più piccola speranza che, per un anno, aveva portato dentro di sé.
Non voleva restare rinchiusa li dentro come un animale, sarebbe impazzita.
Doveva prendere una decisione.
Ormai fuori di sé, decise di ferirsi con la prima cosa che le capitasse sotto mano; magari qualcuno si sarebbe accorto di lei, e chissà, magari l'avrebbero pure portata in infermeria. Non era un granché quell'ambiente, ma Danae aveva bisogno di uscire da quella cella, anche solo per pochi minuti.
Ruppe un piccolo ferro che sporgeva dal letto, e senza pensarci troppo, si ferì i polsi.
Provò a gridare, ma nessuno la sentì. Nelle prigioni iniziò a crearsi un po' di trambusto, ma non per Danae, perché stava succedendo qualcosa.
Due guardie aprirono la cella di Danae.«Danae Carter, deve venire con noi.»
Non dissero altro perché appena entrati si accorsero della gravità della situazione della ragazza.
«Chiamate un medico!» disse una guardia.
«Non importa, tanto sarebbe morta comunque, o giustiziata o dissanguata.»
«Beh, non è detto.»
«Fidati, suo padre è stato accusato per sbaglio, questa ragazzina creerebbe troppi problemi all'Arca.»Danae sentì tutto.
Stesa sul pavimento, era solo questione di minuti e sarebbe morta.«Cosa sta succedendo?» una voce femminile.
«Consigliere Griffin noi..»Abby Griffin non appena vide Danae stesa a terra in una pozza di sangue si precipitò da lei.
«Fate spazio!» urlò, prendendo in braccio la ragazza e portandola velocemente in infermeria.
Danae era ancora in sé, si guardò attorno e vide le celle delle prigioni aprirsi una ad una: guardie con prigionieri uscivano dal carcere, portandoli chissà dove.
Fece un respiro profondo, chiuse gli occhi, poi il buio.Quando ritornò in sé Danae si accorse di essere stesa su un lettino. Si guardò attorno, e appena posò lo sguardo sulla dottoressa, quest'ultima si precipitò da lei.
«Ti senti meglio?» disse, prendendole il viso con le mani.
Danae fece cenno di sì con la testa.«Consigliere Griffin, come sta la ragazza?» chiese una guardia.
«Sta bene. Se fosse stato per voi a quest'ora sarebbe già morta.»
«La ragazza adesso deve venire con noi.»
«Dove la portate? Andrà con gli altri prigionieri?»
«No signore, oggi è il suo diciottesimo compleanno, è arrivato il momento della revisione.»
Abby Griffin guardò Danae negli occhi, e poi ritornò con lo sguardo sulle guardie.
«Ci deve essere un errore. Controllo le sue cartelle e vi farò sapere. Aspettate fuori.»
«Consigliere, dobbiamo prendere la ragaz..»
«Ho detto: aspettate fuori!» urlò interrompendoli la dottoressa.
Le guardie fecero come disse, ed Abby iniziò a frugare in tutti i cassetti presenti in infermeria.
Quando trovò quello che cercava, andò dalla ragazza.
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Be brave, princess | Bellamy Blake
FanfictionNON SERVE SEGUIRE LA SERIE PER LEGGERE QUESTA STORIA. «97 anni dopo che una guerra nucleare globale ha sconvolto il pianeta Terra, del genere umano rimane solo una stazione spaziale, l'Arca, un complesso di 12 stazioni spaziali minori che si trova...