Non capisco cosa prova la gente nel giudicare una persona nelle sue scelte.
Molte persone si permettono di giudicare altre persone senza sapere alle volte magari le motivazioni per cui queste fanno tali scelte o decisioni, che sia per propria volontà per obbligo o perché non vi è altra scelta a loro non importa, a loro interessa solo dire la propria senza sentire altre ragioni.
Sapete, non ricordo quando è stata l'ultima volta che qualcuno mi abbia detto: Giordano,perché lo fai? non preoccuparti,non c'è bisogno che tu faccia tutto questo...
Ma forse ci ho talmente fatto l'abitudine che non voglio piu neanche sentirlo,infatti ogni volta che mi chiedono spiegazioni per le mie decisioni rispondo semplicemente dicendo: "lo faccio perché mi va", il che da un lato è così in effetti ma principalmente lo faccio perché devo.
Quando mio padre lascio me e mia madre da soli in mezzo ad una strada mi vidi crollare il mondo addosso, non tanto per il gesto, voglio dire quanti ragazzi come me hanno i genitori separati, ma per il fatto che da quel momento in poi avrei dovuto badare a mia madre, penserete che io mi stia dilagando ma non è così.
Il motivo per cui vi dico questo è perché da quando mi sono trasferito con mia madre e eravamo senza una casa e lei senza un lavoro ho iniziato a prendermi le mie responsabilità e per responsabilità intendo aiutare mia madre sia come sostegno emotivo ma anche economico per cui iniziai a svolgere dei lavori duri per una paga misera per cercare di dare una mano, ancora oggi dopo 4 anni che oltre ad andare a scuola, lavoro,mamma continua a convincermi che non ce ne è bisogno, e che un ragazzo di 17 anni non deve fare tutti questi sforzi per la sua madre, vi giuro che quando ho sentito queste parole non credevo alle mie orecchie, cazzo voglio dire ci pensate a quanto può essere grande l'amore di una madre per il figlio? Mia madre avrebbe fatto di tutto pur di farmi avere un tetto sulla testa, si sarebbe spaccata la schiena e avrebbe tolto il cibo dal suo piatto per darlo a me, ma io non lo avrei mai permesso per questo ho voluto iniziare a lavorare, perché per mia madre (che ha dovuto sopportare offese, traumi e delusioni) io mi sacrificherei, pur di farle avere un sorriso, e credetemi per un ragazzo di appena 13 anni iniziare a lavorare e contemporaneamente andare a scuola e studiare non è facile.
Vedete per lo stato italiano io vengo considerato adulto a 18 anni, ma la verità è che io credo di essermi sentito adulto quando ho capito cosa significa darsi da fare e rinunciare a molte cose pur di non cadere a terra.
Vi starete chiedendo perché ha dato il titolo giudizi errati e fino ad ora ci ha parlato del fatto che i genitori sono separati e ha dovuto iniziare a lavorare per aiutare la madre ecc
Bhe la verità e che ancora oggi vengo appunto criticato, giudicato,offeso perché invece di uscire la sera fino a tardi , andare alle feste, festeggiare magari che ne so halloween, carnevale,capodanno e chi piu ne ha piu ne metta io vado a lavorare; e sono veramente stufo di sentirmi dire che sono un coglione, che io invece di divertirmi passo le giornate a farmi il culo quando invece dovrei cazzeggiare tutto il giorno, vedete loro giudicano e danno giudizi errati senza sapere il motivo per cui faccio questo, senza sapere che cosa significa sacrificarsi per qualcuno, senza sapere che cosa cazzo ho dovuto passare...
Questa "storia" o "sfogo " insomma come cazzo lo volete chiamare lo dedico a 2 persone in particolare, a tutti coloro che giudicano solo per ciò che fai o sei;e la più importante, la dedico a mia madre per la quale sarei disposto a fare qualunque cosa pur di vederla felice e orgogliosa di me.
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GIUDIZI ERRATI
Short Storyquesta storia parla di come mi sento in questo periodo,presupponendo che ciò che racconto è tutto veritiero