La storia di quando Babbo Natale scese in casa Mularkey

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Babbo Natale scese dal camino di casa Mularkey e nell'atterrare fece così tanto rumore  da chiedersi quanto profondamente stesse dormendo quella simpatica famigliola per non svegliarsi.

Il camino si trovava in un soggiorno molto ampio, le cui luci erano spente. L'unica fonte luminosa era costituita da una candela rossa che diffondeva un profumo di vaniglia in tutta la stanza.

Babbo Natale si alzò, spolverò il suo colossale didietro e si avviò verso la prima cosa che aveva notato entrando (o scendendo): un maestoso albero di Natale impreziosito da decorazioni rosse e oro.

Quellalbero brillava di luce propria infondendo gioia nei cuori di chi lo guardava e Babbo Natale, osservandolo, trovava che i suoi occhi si riposassero e il suo spirito si rappacificasse. Era come se qualcosa di magico aleggiasse tuttintorno a quellalbero: era lo spirito del Natale, che aveva attirato Babbo Natale fino a lì.

Il papà del Natale guardava l'albero dicendo Oh-oh-oh!, dimenticandosi di dover fare attenzione ai bambini che dormivano ancora, in attesa della bella giornata che avrebbero passato il giorno seguente: una felice giornata in famiglia tra pietanze prelibate e canzoni natalizie, tra bevande caldissime e maglioni pesanti, tra risate argentine e tra i regali!

Babbo Natale si accorse di essere fermo e impalato, quando avrebbe invece dovuto darsi una mossa per riuscire a completare il giro del mondo prima che il sole sorgesse.

Quindi camminò con incedere allegro e spigliato fino ad arrivare a trovarsi al cospetto di quellalbero imponente, si abbassò e pose i giocattoli che aveva portato in dono ai due bambini esigenti che vivevano in quella casetta accogliente. Non si dimenticò dei genitori, a cui regalò un grande ricettario e un paio di guanti nuovi.

Tornando verso il camino, Babbo Natale si accorse della presenza di un tavolino di legno rotondo, su cui giaceva una tovaglia a quadretti rossi e bianchi che ospitava un piatto di biscotti alla cannella e un bicchiere di latte.

I biscotti esalavano un profumo che faceva venire lacquolina in bocca e a cui, ovviamente, Babbo Natale non riuscì a resistere. Erano i migliori biscotti alla cannella che il papà delle Feste avesse mai assaggiato: erano croccanti e gli si scioglievano in bocca, lasciandogli il desiderio di poterne avere altri.

Babbo Natale sapeva però che il tempo a sua disposizione non era infinito, quindi, dopo aver buttato giù il latte in un sorso, se ne andò da dove era venuto sorridendo compiaciuto.

La mattina del giorno seguente i due fratellini si alzarono pieni di gioia e andarono a chiamare i genitori così presto che questi iniziarono a chiedersi che giorno fosse e se dovessero andare al lavoro. Ma la verità è che la felicità contagiosa che si avvertiva nelle parole dei due figlioletti eccitati valeva più di mille spiegazioni.

I signori Mularkey si alzarono dal letto e seguirono a fatica i bambini che erano già arrivati di fronte allalbero.

Chissà che cosa si trovava all'interno di quei misteriosi pacchi dall'aria magica...

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