Quella mattina Stiles si svegliò di soprassalto. Il cuore martellava nel petto, la fronte era imperlata di sudore. Faceva spesso quel sogno e davvero non ne capiva il motivo. Era in un bosco, di notte, da solo e sembrava scappare da qualcuno ma dietro di lui non c'era niente, solo una distesa di alberi che copriva quel po' di luce data dalla luna. Lui continuava a camminare fino a quando delle strane ombre nere gli si paravano davanti e sembravano volerlo prendere, così correva e correva per seminarle ma poi arrivava ad un precipizio. Poteva raggiungere l'altra parte di questo con un salto ma non ce l'avrebbe mai fatta e così quando iniziava a disperarsi per la situazione spuntava Lydia dall'altro lato, pronta a tendergli la mano per salvarlo. Stiles allora fiducioso si lanciava verso di lei ma non riusciva mai ad afferrarlo, facendolo cadere così nel buio più totale.
Provò a riaddormentarsi ma ancora troppo turbato dall'incubo, decise di alzarsi, almeno non avrebbe fatto tardi a scuola. Optò per una bella doccia calda, questa lo avrebbe aiutato a calmarsi un po'. Infatti sotto il getto dell'acqua calda Stiles riuscì ad abbandonare quella sensazione di vuoto e dolore, che il sogno gli procurava, la quale venne sostituita da una sensazione piacevole che lo portò a sorridere. Si ritrovò a pensare al professore, a quanto fosse sembrato burbero al suo arrivo e a quanto fosse stato invece simpatico e spiritoso durante la punizione. Ripensò alla loro recita; ripensò al loro discorso; ripensò allo sguardo del professore fisso su lui; ripensò ai suoi occhi incredibilmente verdi e a quanto fosse sexy in ogni suo movimento. A quei pensieri Stiles arrossì e maledì gli ormoni degli adolescenti. Ora gli ci voleva una doccia fredda.Terminata la doccia, si vestì e scese al piano di sotto per preparare la colazione. Decise di prepararla anche per il padre che si sarebbe svegliato a breve. Fece così dei pancake e mise a fare il caffè quando sentì il padre scendere le scale e raggiungerlo in cucina.
- Buongiorno papà!- lo salutò Stiles e vedendo il genitore già vestito continuò -Devi già andare a lavoro?-
- Buongiorno figliolo. Avevo pensato di andare un po' prima in centrale per riordinare qualche scartoffia ma sento un certo odorino...- disse il padre annusando l'aria e facendo ridere il figlio.
- Sei sempre il solito, ti ho preparato dei pancake ma se hai fretta...-
- Fretta? Che fretta? Chi ha fretta?- rispose lo sceriffo e corse a mettersi seduto a tavola pronto per ricevere i deliziosi pancake del figlio.
- Non c'erano delle scartoffie da riordinare?- lo riprese Stiles sorridendo, ponendogli il piatto con la colazione e il caffè.
- Oh, andiamo! Le scartoffie possono sempre aspettare!- e così dicendo prese subito una forchettata - Davvero squisiti!- biascicò tra un boccone e l'altro – Tu piuttosto, come mai già pronto?- chiese incuriosito lo sceriffo.
- Avevo voglia di una doccia rilassante prima di affrontare due ore di Harris...- gli rispose il figlio, nascondendo al padre la questione incubi per non farlo preoccupare.
- Tu e la chimica non andate proprio d'accordo, eh?-
-No, papà, il problema non è la chimica ma il professore sempre pronto a mandarmi in punizione e spesso senza alcun motivo valido.- lo corresse il figlio.
- Avrà sicuramente i suoi buoni motivi il professore per punirti Stiles, tipo la tua incessante parlantina.-
- Che padre ingrato sei, non credi alle parole del tuo unico figlio, eppure dovresti conoscermi.-
- Ed è proprio perché ti conosco che sono dalla parte del tuo professore.- rispose ridacchiando lo sceriffo e mettendo i piatti nel lavello.
- Sappi che sono offeso. Ma molto, molto offeso. Ma siccome sono un figlio d'oro, lascia stare i piatti, me ne occupo io, tu va pure al lavoro.- E così dicendo iniziò a lavare le stoviglie.
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Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti.
FanfictionTutto procede tranquillo per Stiles: ha buoni amici, un bel rapporto col padre, buoni voti a scuola e tanti piani per farsi notare da Lydia. Questo fino a quando il suo amato professore decide di assentarsi per essere sostituito dal professor Hale...