Capitolo 2

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"Wow, non avrei mai immaginato che tu potessi essere la nostra Stylist." Affermò Jungkook mentre mi accomodavo sul divano come fossi in casa mia.

All'improvviso, tutti quanti si riunirono intorno a me curiosi.

"Che ti aspettavi?" Si insomma ero giovane, avevo 18 anni, ma come poteva essere altrimenti una Stylist?

"Noi tutti ci aspettavamo un uomo di mezz'età, perlopiù coreano. Tutto, tranne te." Disse J-hope.

"Non vi sta bene? Non mi frega. Il vostro manager mi ha assunta e io ho studiato davvero molto per venire qua. Cioè, mi pagano tantissimo." Scattai io.

"A me sta benissimo." Dichiarò Jimin aggiungendo una risata perversa.

Rapmon e suga si guardarono con uno sguardo d'intesa.

Okay. Ne avevo abbastanza di quelle occhiatine del tipo "QUANTO È FIGA". Tanto non avrei nemmeno provato ad avvicinarmi ad uno di loro. La fama dava alla testa e una storia con un idol non durava più di una serata. Mi sarei solo fatta del male.

"Dov'è la mia stanza." Chiesi freddamente.

I Bangtan si guardarono perplessi e io mi chiesi per la milionesima volta quale fosse il problema.

"Abbiamo una sola stanza da letto." Sussurrò Suga.

A quella affermazione non ce la feci più, ma dove mi aveva portato il destino?

"COSA SIGNIFICA CHE NON AVETE UN'ALTRA STANZA DA LETTO. SIAMO IN UNA VILLA ENORME. ENORME, CAPITO?" Sbottai nervosa.

Mi guardarono come se fossi un alieno. Sapevo anche perché: Non avevo mai visto una coreana comportarsi così come stavo facendo io.

Eppure, notai che non tutti avevano la stessa espressione.

Jimin mi fissava con un sorriso sconcio in volto. Sermbrava stesse per sussurrare un:

Mi piaci.

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