PROLOGO

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TERRORE.

Quanto può essere potente questa emozione da riuscire a fare tremare i nostri cuori ?

Me lo chiedo preoccupata, nascosta al buio dietro a un accumulo di mattoni esauriti.

Continuo a stringermi le ginocchia tra le braccia, cercando di spazzare via il gelo che sentono le mie ossa, mentre mi spingo sempre di più verso l'intonaco fatto a pezzi.

Le mie lacrime non trovano tregua e definiscono i tratti del mio volto, ormai per la milionesima volta.

Sfugge un singhiozzo.

È sempre così.
Penso, pulendomi gli occhi con le maniche della felpa.
Non ci riesco mai.

Nessuno mi ha insegnato a scappare nei momenti difficili.
E adesso, l'unica cosa di cui ho veramente bisogno è proprio fuggire.

Ma come ?

Io non dovrei nemmeno essere qua...

Credevo che dividendomi da lei nel buio pesto di questa notte, li avrei attirati verso la mia direzione, così lei avrebbe guadagnato un po' di tempo per escogitare qualche piano.

Quando, però, stavo salendo le scale ho sentito soltanto il rimbombo affrettato di alcuni passi e non più tutte quelle voci che prima ci stavano richiamando.

Credo si siano divisi e che qualcuno la stia tutt'ora rincorrendo.

Ho fatto la mossa sbagliata.


Chiudo gli occhi con forza quando mi rendo conto di quanto io sia stata sciocca.

Se solo...

Se io non la avessi abbandonata forse adesso...

Un tuono squarcia il silenzio.

Non ho mai trattato con indifferenza le persone, quindi adesso perché degli sconosciuti stanno ripercorrendo le mie orme per punirmi per non so quale peccato io abbia commesso?

Come possono loro, scegliere la mia sorte con così tanta indifferenza?


Stringo le palpebre annullando quelle poche tracce di dolore che mi bagnano gli occhi.

Non ho mai desiderato la rovina di qualcuno, ma ora perché mi sembra di poter vedere la mia?

Sono troppo fragile io...
Non possono approfittare di questa mia debolezza.
Non è umano.

Un altro singhiozzo scappa incontrollato dalla mia gola.

Mi volto verso la finesta che ogni tanto si illumina a causa di qualche sonoro fulmine, e continuo a rimuginare.

Il tempo passa...
Le goccie d'acqua insistono sui vetri frantumati e il vento soffia imperterrito.

Scende una lacrima.
La seconda.
Terza.
All'infinito.


Nessuna risposta si fa spazio, però, nella mia mente.


C'è soltanto il continuo vorticare di domande, che non fanno altro che aumentare la mia frustrazione.

Sconsolata, appoggio la testa alla parete quando sento il dolore alle tempie farsi più acuto.

La lunga corsa, il maltempo, la paura...
Possono essere letali...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 24, 2018 ⏰

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