2nd wish}

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« Min! Sono giorni che la vedo più distratto del solito. Sa per caso qual è la risposta al problema?»

« ... Park Jimin? ... »

« Cosa ha detto prego...? »

La professoressa rimase allibita dal comportamento del ragazzo che non aveva mai avuto problemi nella propria materia, per questo cercò di far finta che non fosse successo niente, sperando fosse solo un momento passeggero.

Mentre la donna tornava a spiegare lo svolgimento dell'esercizio sulla lavagna, alcuni ragazzi iniziarono a ridacchiare, a sparlare ed a tirare delle palline di carta ricoperte di saliva verso Yoongi.
Quest'ultimo uscì di colpo dal proprio stato di trans e si voltò con aria minacciosa.

« Avete finito di rompere i coglioni!? »

Calò uno strano silenzio interrotto dallo sbattere di alcuni libri sulla cattedra da parte della professoressa.

« Min Yoongi! Non mi costringa a sbatterla fuori dalla classe! »

Il ragazzo si rivoltò dalla parte della lavagna schioccando la lingua innervosito.
Si immerse nuovamente nei propri pensieri escogitando il modo in cui l'avrebbe fatta pagare a quei tre vigliacchi ma in men che non si dica l'immagine di quel Park gli riapparve in mente, riuscendo a calmarlo.

Quel ragazzo era così innocente e gentile. L'unica persona che lo faceva sentire ancora un essere umano seppur si fossero scambiati solo due parole.

Eppure a Yoongi sembrava di conoscerlo da una vita, sapeva dove abitava e quale strada percorreva la mattina per andare a scuola, anche se a pensarla così sembrava essere una cosa molto inquietante. Soprattutto perché Jimin non ne aveva la più pallida idea.

Le ore passavano e con esse anche l'intervallo che come al solito lui preferiva trascorrere da solo, nella tranquillità del giardino dietro la mensa.

Quel giorno, però, la propria tranquillità venne disturbata.

Yoongi alzò lo sguardo dal proprio tramezzino quando vide tre ragazzi in lontananza che ne trascinavano con loro un altro con la forza, non sembravano affatto avere buone intenzioni.

Rimase immobile con il preciso intento di farsi i fatti suoi ma poi un urlo familiare lo fece rendere conto di quello che stava accadendo.

.... Jimin?

Si rialzò dall'erba dov'era seduto e mentre si avvicinava velocemente a quella piccola gang riuscì pian piano a racimolare forza che non pensava possedere.

Il ragazzo più alto teneva quella vittima per il collo contro il muro e poco prima che potesse colpirlo con un pugno in pieno viso, Yoongi riuscì ad afferrarlo per il colletto della camicia e tirarlo via buttandolo per terra.

« Non è così che si fa amicizia, ragazzi~ » disse, atteggiandosi da eroe, ma poco prima che potesse aiutare il ragazzo dai capelli color mandarino a rialzarsi venne preso per i capelli ed immobilizzato da un altro ragazzo.

« Aish, chi cazzo siete! Che volete da Jimin? »

« Chi siamo...? » I ragazzi si guardarono increduli mentre Yoongi li squadrava per bene.

« Siamo nella tua stessa classe, ricchione! Namjoon, Taehyung e Hoseok! » fece il più alto dei tre. « Ma avete visto? È davvero venuto a salvare la sua ragazzina... » fece invece il biondo.

« MA CHI VI CONOSCE. Toglietevi dalle palle! » Tirò un calcio dritto sullo stinco del ragazzo che lo teneva e che lo lasciò andare di colpo, iniziò ad imprecare contro di lui.

Hoseok corse ad aiutare il compagno mentre Yoongi si parò davanti Jimin.

Iniziò immediatamente una rissa fra il biondo, Taehyung, e Yoongi che continuò per minuti tra pugni, calci e testate da entrambe le parti finché un professore, sentendo lo schiamazzo non intervenne a calmare gli animi.

« Ragazzi, Ragazzi! » Prese entrambi i ragazzini per le orecchie. « Siete tutti convocati in presidenza! » poi si voltò verso Yoongi che nel frattempo iniziò a sanguinare dal naso e che cerava di fermare l'emorragia in un modo o nell'altro. « ...e tu corri in infermeria. »

Il cocciuto alzò gli occhi al cielo e staccandosi fece come detto.

-

Si sentì bussare alla porta dell'infermeria; una piccola testolina spuntò subito dopo.

« Yoongi hyung... è permesso? »

Quest'ultimo rizzò sul lettino e guardò sconvolto il più piccolo che aveva un piccolo livido sotto un occhio, poi gli fece segno di avvicinarsi.

« ... Non so come ringraziarti, per... beh ecco, avermi salvato.» guardava verso il basso in imbarazzo subito dopo essersi fermato davanti al ragazzo seduto. Yoongi alzò il mento del minore e carezzò leggermente il livido con il pollice mordendosi un labbro.

« Come hanno potuto farti questo. » per colpa mia... finì per pensare.

« Oh no! Non è niente, tu sei messo molto peggio di m- »

« Jimin vedi... io vorrei tanto diventare il tuo angelo custode. »

Il più piccolo arrossì, ma cercò subito di riprendersi, continuando a parlare « G-grazie... Ah! B-beh se può farti stare meglio, ho convinto il preside a non sospenderci... al contrario di quei tre. »

All'improvviso Yoongi sentì qualcosa diventare sempre più caldo all'altezza del cuore ed un sorriso di gratitudine riempì il suo viso.

« Grazie, sei il migliore, Jimin. »

✨⭐️✨

Avrei dovuto pubblicarlo domani, but mi andava di aggiornare ora. Addio 🙈
-Tsuki🌙

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