Io e Benjamin camminammo a lungo, poi una domanda molto spontanea e intelligente mi colse impreparata.
Certo io le bugie le dicevo alcune erano davvero da premio Oscar,ma essendo una poveraccia nessuno ci credeva.
-Ma tu, dove devi andare? E perchè correvi prima?- Domandò fermandosì e guardandomi incuriosito.
Mi fermai anch'io, morsi il labbro dall'ansia,mi guardai a destra e a sinistra come per cercare un'illuminazione,non avevo intenzione di dirgli di prima,non potevo,lui neanche conosce Federico.
-Ecco,uh io correvo perchè..- le parole mi morivano in gola a poco a poco.
-Ah capisco,problemi di famiglia?- domandò ancora una volta.
Se questo non lo conoscessi potrei dire che sia un po' stupido, ma con una bellezza rara.
-Uh,si proprio quello.. sai stiamo un po' barcolando in famiglia succedono cose un po' strane.- ringrazio il Dio che lui abbia un suo lato irragionevole.
-Mi dispiace,ascolta che ne dici di venire ad una festa stasera? È di un mio caro amico,non lo vedo da un po' e mi piacerebbe che tu lo conosca!-
Non potevo proprio dirgli di no,quei occhioni dolci, il labbro inferiore che tremava, poi gli avevo mentito, in teoria è stato lui ad aiutarmi non sapendolo.
-Ti prego.-
Alzai gli occhi al cielo,sinceramente speravo in un miracolo ma ormai abbiamo capito che io sono molto sfortunata e so già che mi pentirò di questa scelta molto più di qualsiasi altra cosa al mondo.
-Ma certo.- sibilai sconcertata.
Il ragazzo lanciò un piccolo urletto di euforia, dannazione vorrei non fosse così stupido, poi prima di andarsene mi diede un fogliettino e mi baciò la guancia per poi scappare via.
Sbuffai ormai contrariata dalle mie stesse riposte, io ho sempre odiato le feste, non ho intenzione di ubriacarmi e ritrovarmi il giorno dopo incinta, per chi non sapesse le feste sono così.
Sulla via di ritorno per casa trovai una libreria aperta, così entrai e non cercavo libri da leggere ma cd,di solito ci sono così iniziai la mia ricerca sfrenata, guardando attraverso gli scaffali trovai un libro, l'inizio era davvero molto bello,così lo acquistai e mi sedetti su una delle panchine che c'erano fuori.
Mi accorsi che era buio solo quando i lampioni per la strada si stessero accendendo, guardai l'ora ed erano le cinque, mi affrettai a rimettere il libro nella borsa ed incamminandomi velocemente.
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Percorsi il vialetto di casa,tirai fuori le chiavi e un maestoso silenzio mi accolse, buttai la borsa sul divano e perlustrai la casa,nessuna traccia dei miei genitori o dei miei fratelli, arrivai in cucina e cercai del cibo, trovai un bigliettino :
"Io e tuo padre siamo fuori questo fine settimana, i tuoi fratelli sono andati a New York per una gita d'osservazione o qualcosa del genere sarai sola ma ho chiesto al figlio di una mia amica di venire a stare lì,così sarai al sicuro miraccomando comportati bene e hai i soldi sul tavolo,ciao divertiti!"
Cosa? Un ragazzo in casa mia?
Non potevo crederci,mia madre è pazza.
Presi il cellulare componendo il suo numero."Come sarebbe a dire che verrà un tipo a stare qua!?"
"Vedo che hai letto il bigliettino,comunque si sta tranquilla è un bravo ragazzo."
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Yes Daddy, I Do || F.R.
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