Rito di Accoglienza

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Danae restò per molto seduta su quella roccia sul lago.
Era ancora immersa nei suoi pensieri quando sentì una mano appoggiarsi sulla sua schiena.
Si voltò verso la figura alle sue spalle.

«Tra poco ceneremo, ci farebbe piacere averti tra noi Danae del Popolo del Cielo.»

Era l'anziana donna che avvertì la Regina dell'arrivo dei Cavalieri.

Danae fece di sì con la testa e seguì la terrestre.
Si sedettero poi attorno al fuoco come fece il resto della gente. Mancava solo la Regina Naiadi.
Quando arrivò, con lei c'era un ragazzo con una grossa rete sulle spalle.
Tutti si zittirono, attendendo le parole della Regina.

«Mio popolo, ecco a voi tutto quello che siamo riusciti ad ottenere dopo il duro lavoro di oggi..» disse la Regina. «..Però, prima di iniziare, vorrei accogliere qui con noi Danae kom skaikru. Lei resterà al villaggio fino a quando lo vorrà, e noi la accoglieremo come figlia del lago, come tutti noi; riceverà il nostro rispetto e le nostre risorse di cibo e acqua; la nostra protezione, le nostre case e conoscerà la nostra cultura.» concluse.

Tutti acconsentirono facendo un inchino con il capo e pronunciando, infine, la parola "Sha", ovvero "Si".

Danae inizialmente si sentì a disagio, non le era mai piaciuto stare al centro dell'attenzione, ma poi lasciò perdere e sorrise.

«Danae kom skaikru, noi podakru ti abbiamo accolto; ma tu, accetti questo popolo come una parte di te?» chiese la Regina Naiadi, porgendo alla ragazza un tridente fatto interamente in legno.

Danae si guardò attorno e vide tutti gli sguardi puntati su di lei.
Era pronta a far parte di un altro popolo? Poteva fidarsi? Che fine avranno fatto i cento? Finn, Bellamy e Monroe?
Scacciò via dalla mente tutte queste domande, doveva smettere di pensare ai cento, loro la credevano morta, nessuno sarebbe andato a cercarla.
Così si fece coraggio e afferrò il tridente.

«Sha» disse Danae un po' timorosa e guardando tutta la gente attorno a lei.

La Regina le sorrise.

«Adesso porta il tridente sopra al fuoco, attenta a non farlo bruciare.»

Danae fece come disse: resse il tridente anche con l'altra mano, poi lo portò sopra il fuoco. In quel momento non fece neanche caso a tutti gli sguardi puntati su di lei e sulle sue mosse.
Si concentrò per non far bruciare il tridente, quando le si avvicinò il ragazzo che poco prima arrivò assieme alla Regina.

«Tieni.» le disse porgendole una ciotola con dell'acqua.

Danae la prese con una mano.

«Adesso versala sul tridente e.. ti consiglio di allontanarti giusto un pochino.» disse sorridendole.

Fece come disse: si scostò un po' dal fuoco e, dopo aver preso un bel respiro, versò la ciotola sopra il tridente.

Fece bene ad allontanarsi.

Appena l'acqua toccò il tridente, da quest'ultimo iniziò ad alzarsi un  enorme fumo.
Danae iniziò a tossire, ma poi si concentrò su altro: il fumo che si stava alzando in cielo non era un semplice fumo, non aveva il solito colore grigio.. era azzurro.

«Questo è il colore del Popolo del Lago, è il colore delle acque che ogni giorno ci donano cibo e risorse, questo è il colore del nostro spirito. E adesso, Danae kom skaikru, una parte del popolo dei podakru vive in te.» disse la Regina Naiadi.

«Guarda Ragazza del Cielo.» continuò rivolgendo lo sguardo al lago.

Danae si voltò e attorno all'immenso lago proprio sui confini, si iniziarono a vedere delle fiaccole azzurre.

Be brave, princess | Bellamy BlakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora