Adele - Love In The Dark.
Capitolo Quindici.
Apro gli occhi, sbattendo ripetutamente le palpebre, e metto a fuoco le immagini che mi circondano: la luce trasmessa dalla torcia illumina la stanza -a me sconosciuta-, il calore del fuoco nel camino riscalda lo spazio intorno a me e, seduto al mio fianco, vedo Douglas impegnato a stringermi la mano.
Ricordi sfocati si riproducono nella mia mente: la decisione del Re, Douglas infuriato che scappa in sella al suo cavallo, l'inseguimento e il tuono che spaventa il mio cavallo.
Un forte fitta alla testa mi costringe a chiudere gli occhi e una smorfia di dolore si dipinge sul mio viso.
-Douglas- chiamo in un sussurro il ragazzo accanto a me attirando la sua attenzione e aumento la stretta intorno alla sua mano.
-Bel, per fortuna, stai bene- un sorriso illumina il suo viso che, nonostante il dolore alla testa, mi riscalda il cuore.
-D-Dove siamo?- chiedo mettendomi seduta con l'aiuto dei gomiti.
-Non devi alzarti. Hai battuto la testa, devi riposare- dice premurosamente spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
-Sto bene- un leggero rossore si fa spazio sulla mie guance e arriccio le labbra in un sorriso per rassicurarlo.
-Sei sicura? Posso uscire, cercare dei contadini e chiedergli qualcosa da mangiare, non ci metterò molto- chiede afferrando una mia mano, per poi lasciarci un tenero bacio.
-Si, Douglas, sono sicura- porto la mano libera ad accarezzare una sua guancia, mi avvicino e lascio un bacio sulle sue labbra.
-Ho avuto paura di perderti- nasconde il viso nell'incavo del mio collo, circonda la mia vita con le braccia e mi stringe forte a sé.
Circondo il suo collo con le braccia e infilo le dita tra i suoi capelli, ancora umidi per la pioggia. -Non pensarlo nemmeno, Douglas. Non mi perderai mai- sussurro trattenendo le lacrime.
Il solo pensiero di morire, lasciare mio padre, mia madre, mia sorella e Douglas mi rattrista.
Stringo il tessuto della sua giacca in un pugno e mi mordo il labbro inferiore, mentre lui aumenta la stretta intorno al mio corpo, che sta tremando a causa del freddo, nonostante il fuoco del camino.
-Dove siamo?- ripeto la domanda sciogliendo l'abbraccio.
-Una casa abbandonata. L'ho perlustrata da cima a fondo, ma dei proprietari non ho trovato la minima traccia- dice passandosi una mano tra i capelli.
-Capisco- sistemo il vestito lungo le gambe, mi porto le mani sulle braccia e le muovo, nel tentativo di riscaldarmi.
Douglas, notando il mio comportamento, allarga le gambe e fa cenno di mettermi tra di esse. Imbarazzata, mi accomodo tra le sue gambe e appoggio la testa sul suo petto, mentre lui porta le braccia intorno al mio corpo che lentamente inizia a riscaldarsi.
Lascia un bacio sulla mia tempia ed io chiudo gli occhi, godendomi le sue dolci carezze.
-Sei sicura di star bene?- chiede intrecciando le nostre dita sul mio ventre.
-Ho un po' di mal di testa- alzo lo sguardo per incontrare i suoi occhi e, posso notare, del rimprovero per non averglielo detto subito. -Ma sto bene, davvero- ridacchio, prima di posare le labbra sulle sue, lasciandoci un dolce bacio.
Faccio per allontanarmi, ma lui mi trattiene posando una mano sulla mia guancia. Le nostre labbra s'incontrano di nuovo ma, questa, volta non è un bacio delicato e casto come gli altri che ci siamo dati, è pieno di passione, bisogno e desiderio.
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Il Principe E La Serva.
RomanceEra il 1608 quando il Principe Douglas tornò dal suo viaggio in Francia. Tutti dal più ricco al più povero non vedevano l'ora di rivederlo, di abbracciarlo. Una di queste era Isobel, una serva e dama da compagnia della Principessina Elena, figlia de...