“Cazzo! Devo muovermi! Non posso arrivare in ritardo proprio di lunedì.”Philip stava correndo più velocemente possibile verso scuola, solo un minuto di ritardo e la professoressa gli avrebbe iniziato a urlargli di tutto, era una donna davvero insopportabile, non c'era studente che provasse qualcosa di diverso dall'odio nei suoi confronti.
Non appena mette piede in classe suona la campanella. Sollevato si dirige al suo posto notando che Dylan ovviamente si era preso il posto vicino al muro approfittando del suo ritardo.
*****
- Buongiorno, pronto per queste due bellissime ore di letteratura con la nostra amorevole prof?
- Non vedo l'ora! Non vedi come sono felice ?- risponde Dylan scherzando alla domanda di Erik.
Erik è un ragazzo dai capelli rossi, con sorriso da togliere il fiato perrenemente stampato in faccia che si diverte a fare sempre battute idiote che però riesono a tirare su di morale quasi tutti. Dylan lo considerava un grande amico.
- Mi posso mettere qui visto che Philip non c'è?- Dylan imprecò tra sé e sé nel sentire la voce di quell'odioso di Todd. Non lo sopportava e nessuna cosa al mondo poteva cambiare ciò.
-No! Sta arrivando- rispose seccamente non permettendo repliche.
Come se lo avesse evocato in qualche modo Philip entrò in classe allo suonare della campanella.
“Wow” in quel momento il biondo non riusciva a pensare ad altro. Il moro gli faceva sempre questo effetto da quanto fosse bello. Perso nel suo mondo non si era accorto che si era già seduto accanto a lui e si stava togliendo la felpa restando con adosso solo una maglietta attillata che metteva in risalto il suo fisico atletico.
- Ciao Dy! Per colpa della mia stupida sveglia mi sono svegliato tardi e ho dovuto correre fin qui. Sto morendo di caldo! -
Dylan si era sentito pervadere da un brivido lungo tutto il corpo nell'assistere a quella scena e si costrinse a distogliere lo sguardo.
In quel preciso momento entrò la Professoressa Morris con il suo sguardo omicida che fece tacere all'istante tutta la classe. Iniziò così le due ore ininterrotte di spiegazione su quel palloso di Dante e quando finalmente suonò la seconda campanella la classe tirò un sospiro di sollievo, potevano finalmente rilassarsi.
Philip si stiracchiò come un gatto appena sveglio, nel farlo la suo maglia si sollevò lasciando intravedere parte del suo addome scolpito. Questa visione fece nuovamente rabbrividire Dylan che si costrinse a distogliere lo sguardo per evitare di far notare la sua attrazione nei confronti dell'amico. Non riusciva più a reggere quella situazione, infatti ogni volta che vedeva il moro fare anche un semplice gesto come stiracchiarsi avrebbe voluto saltargli addosso e baciarlo con quanta più passione possibile.
*****
Per il loro primo anno e mezzo di liceo non si erano parlati ne frequentati al di là dell'orario scolastico, era come se non esistessero l'uno per l'altro, poi un giorno di febbraio la loro amabile professoressa Morris, nonchè coordinatore di classe, aveva deciso che Erik e Philip non potessero più stare insieme nello stesso banco e aveva spostato lui vicino a quello che oramai era il suo più grande amico.
All'incirca un mese dopo all'uscita della scuola Philip si ritrovò con la moto in panne e si propose per aiutarlo a portarla a casa. Arrivati lì il moro lo invitò a fermarsi a mangiare per ringraziarlo e per aspettare la madre di Dylan che lo avrebbe riportato a casa. Passarò dunque un paio d'ore a conoscersi meglio. Scoprirono di avere più cose in comune di quanto si sarebbero mai aspettati visti loro caratteri così opposti: Dylan introverso e solitario, Philip estroverso, solare e amichevole. Gli piacevano gli stessi gruppi musicali, gli stessi film e telefilm e addirittura gli stessi giochi della play. Iniziarono così a passare più tempo insieme. Durante l'estate successiva Dylan aveva iniziato a sentirsi attratto dai ragazzi, in particolare non riusciva a togliersi dalla testa Philip. In spiaggia si ritrovava sempre più spesso ad ammirare il suo fisico, da quando usciva dall'acqua con l'acqua che accarezzava la sua pelle a quando improvvisava partite di calcio con gli altri loro amici. Aveva persino iniziato a sognarlo di notte ma non aveva dato molta importanza alla cosa attribuendola alla sua scoperta di essere gay e dalla troppa vicinanza con il suo migliore amico. Adesso era sicuro di essere perdutamente innamorato di lui ma ne soffriva perché sapeva che mai sarebbero potuti stare insieme dato che Philip era etero e pure fidanzato con quella odiosa di Ruby.
STAI LEGGENDO
Un amore segreto
RomanceNonostante si conoscessero da quattro anni Dylan e Philip avevano iniziato a conoscersi e a diventare amici solo verso la fine della seconda superiore, quando dopo l'ennesimo cambio di posti erano finiti in banco insieme. Dylan è un ragazzo biondo c...