Prologo.

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15 Ottobre 2013, Phoenix.

Stavo finendo di compilare le ultime domande per il college, quando sentii il suono del campanello della porta d'ingresso. Scesi le scale due gradini per volta e aprii.

Fermi sulla soglia della porta c'erano due agenti in divisa, il primo a parlare fu il più alto.

《È lei la signorina Becca Fitzwarren?》

《Si, mi dica.》risposi agrottando le sopracciglia e assottigliando lo sguardo. Che ci facevano qui?

《Deve seguirci in ospedale. I suoi genitori hanno avuto un incidente, le loro condizioni sono gravi.》

La mia mente si bloccò alla parola "incidente". In un attimo presi le chiavi di casa, ed entrai nell'auto degli agenti.

Non riuscivo a pensare.

Nella testa mi rimbombava solo quella parola, che pian piano iniziavo ad assimilare. I miei occhi erano puntati sullo schienale del passeggero, su cui era seduto il secondo agente. Continuavo a pensare che non fosse possibile o che probabilmente si stessero sbagliando.

Arrivammo in ospedale in un batter d'occhio.
Gli agenti mi scortarono direttamente nella stanza di un medico, probabilmente il primario dell'Ospedale.

《Piacere, io sono il dottor Fredrick Lampillo.》mi disse porgendomi la mano destra, che afferrai prontamente.

《Piacere mio, io sono Becca. Loro - dissi puntando l'indice verso gli agenti e facendolo oscillare tra i due - credono che i miei genitori siano qui. È uno scherzo, vero?》verso la fine mi si incrinò la voce.

L'avevo detto ad alta voce, prendendo seriamente in considerazione l'ipotesi che i miei genitori potessero aver avuto un incidente. Gli occhi iniziarono ad inumidirsi e la gola iniziò a far male.

《Vede signorina, gli agenti Tomphson e Gretton, sono stati incaricati di scortarla qui, dicendole dell'incidente, ma purtroppo per legge, non potevano riferirle altro. I suoi genitori sono stati vittime di un incidente, probabilmente dovuto ad un colpo di sonno, a cui è seguito un aumento sproporzionato della velocità dell'automobile, che ha finito per schiantarsi contro una seconda autovettura. Il conducente di quest'ultimo mezzo è attualmente in coma, ma per i suoi genitori non c'è stato nulla da fare. Sono arrivati in ospedale privi di vita.》

Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso. I singhiozzi uscivano incontrollati dalla mia bocca.

Oggi, 18 Ottobre 2016, Londra.

《Becca potresti anticipare di due ore il turno di oggi pomeriggio? Cameron è a letto con il raffreddore e tu sei l'unica che può sostituirlo.》

La voce di Sandra mi arrivava sicura e squillante. Nel locale eravamo in due a fare i camerieri, io e Cameron, quindi se uno dei due si assentava, l'altro doveva necessariamente prendere il suo posto. Inoltre qualche straordinario non mi avrebbe fatto male.

《Certo, non c'è problema.》

Dopo aver chiuso la chiamata andai in bagno e mi feci una doccia. Il profumo del bagnoschiuma ai frutti rossi mi invase le narici e iniziai a massaggiare delicatamente il corpo, poi con altrettanta cura passai ai capelli.

Alle quattro avevo già varcato la soglia del 'Coco's Grave' e lì sarei rimasta per le seguenti sette ore.

Il mio lavoro era molto semplice prendere le ordinazioni, portarle al barista o in cucina, e servire i tavoli. Facile, veloce, pulito.
Non era niente male, e quantomeno rendeva abbastanza da poter pagare la rata mensile della macchina e le bollette.

《Benvenuti al Coco's, cosa vi porto?》dissi osservando di sfuggita ognuno dei ragazzi seduti al tavolo. Uno dei tre intercettò il mio sguardo.

《Tre caffè, grazie.》

《Va bene, arrivano subito.》

Mi allontanai e come da copione, riferii al barista la comanda e tornai al tavolo con tre caffè sul vassoio di metallo. La stessa cosa avvenne per altri venti, venticinque tavoli.

Alle 11 in punto entrai nel bagno riservato al personale del locale, mi cambiai e uscii.
Entrai nella macchina, ingranai la marcia e partii.

Poco dopo entrai in casa, misi il pigiama e mi abbandonai sul divano. Chiusi gli occhi ed espirai profondamente. Ero stanca.
La vibrazione del cellulare ruppe il mio momento di pace.

-Ti abbiamo trovata.- Numero sconosciuto.

Oscurità nascostaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora