Capitolo 3

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Arrossisco senza riuscire a dire nulla, aprendo e chiudendo la bocca a vuoto. "Fantastico, ora penserà che sei un pesce. Sai essere un genio solo nelle situazioni in cui non serve a nessuno". Ron si alza, paonazzo e furente, e mentre il suo sguardo passa freneticamente da me a Malfoy si rivolge a lui:-E perchè mai sarebbe dovuta essere con te Malfoy? Dimmi, cercavi di corromperla per farti passare gli appunti?- Il serpeverde ridacchia, e con sguardo malizioso dice : - A dire il vero, le nostre attività comprendevano il reggiseno della Granger... Ti consiglio di controllarla di più- sghignazza e addita il mio maglione, ancora pericolosamente scollato. A questo punto anch'io salto in piedi, urlando :-BRUTTO PEZZO DI ...- ma non faccio in tempo a finire la frase che Ron si lancia addosso a Malfoy, tirandogli un cazzotto in pieno volto. Questi preso alla sprovvista incespica e mi cade addosso, facendomi sbattere la testa contro lo spigolo del banco. Sento in lontananza la voce di Piton che entra sbraitando mentre tutto diventa nero.
****
Mi risveglio in infermeria, stesa in un letto. Cacchio, devo essere svenuta. Mi tiro a sedere, toccandomi la nuca: non c'è neanche un bernoccolo. Sia fatta santa Madama Chips...
-Allora sei viva, Mezzosangue...- la sua voce mi fa trasalire è quasi casco dal letto per la paura. Giro di scatto la testa e vedo Malfoy, seduto su un letto vicino al mio, che applica una pomata magica sull'occhio sinistro, visibilmente gonfio e livido, ma che migliora a vista d'occhio grazie all'unguento.
-E tu che cazzo ci fai qui?- gli domando brusca. Dannazione, devo avere un aspetto orribile.
-Sai, il tuo amico Weasley mi fa quasi fatto saltare un occhio, e visto che sei svenuta Piton mi ha detto di portarti in infermeria e di rimanere per farmi medicare.- Nella mia testa si ripete la scena: Ron che lo colpisce e lui che mi cade addosso. Ma Ron lo ha colpito per un motivo.... Inviperita, sibilo:
-Razza di sterco di pipistrello che non sei altro, spiegami perchè diavolo ti sei inventato che stavamo combinando chissà che cosa con Ron!- all'improvviso non pensò più al fatto che posso avere un aspetto orribile o che sono appena svenuta, ma sposto con un gesto rabbioso le coperte da un lato e salto giù dal letto, marciando impettita contro di lui.
- Ma dai Granger, non dirmi che te la sei presa...- ridacchia e il suo sguardo cala nuovamente dal mio viso verso qualcosa di più in basso. Mi tiro su il maglione stizzita. Quasi quasi glielo ammollo anche io un pugno.
-Sì che me la sono presa! Non stavamo facendo niente di niente!- sono arrivata di fronte a lui, e lo fisso negli occhi, che sono alla stessa altezza dei miei visto che è ancora seduto."ODDIOSIETEVICINISSIMIÈBELLISIMO" la vocina nella mia testa sta andando in brodo di giuggiole, ma non ha tutti i torti: il livido è totalmente sparito per via della pomata e mi ritrovo persa nei suoi meravigliosi occhi grigi, tanto che mi scordo di continuare a parlare. All'improvviso, mi mette una mano dietro la schiena e mi attira a sè, e i nostri petti si incontrano. Io rimango paralizzata, mentre lui avvicina le labbra al mio orecchio e sussurra con voce roca: - Dai Mezzosangue, ammettilo che ti sarebbe piaciuto se fosse stato vero...- il suo respiro mi provoca un brivido, amplificato dalla mano che sta facendo scorrere lentamente sul mio fianco. "COSASTASUCCEDENDOMUOIO" mi piacerebbe stare a sentire la vocina nella mia testa, ma mi costringo a puntare le mani sul suo petto, cercando di allontanarmi da lui. Tentativo totalmente inutile, visto che la sua mano, ancora ben piazzata sul mio fianco, mi trattiene. Comincio a urlare:-MALFOY COSA CAZ...- ma vengo interrotta da un dito che mi poggia sulle labbra. Stupita, mi blocco nuovamente. Con uno scintillio negli occhi, comincia a dire:- Sai, Granger, a me non dispiacerebbe affatto...- il mio cuore accelera ancora, mentre il suo dito scende a disegnarmi il profilo della mascella - se quello che ho detto...-
La porta dell'infermeri si spalanca, salvandomi, visto che Draco preso alla sprovvista mi molla. Barcollo e cado sgraziatamente sul mio letto, quasi mi fossi appena messa seduta, se non fosse per la faccia paonazza e il cuore a mille. Madama Chips si avvicina a noi, totalmente ignara di ciò che ha interrotto, e io, per riprendermi prima che lei mi veda in queste condizioni, prendo il bicchiere d'acqua poggiato sul comodino accanto a me e lo trangugio in un sol sorso, rinfrescandomi. Draco invece è tranquillissimo, e guarda Madama Chips. La strega ci dà un'occhiata veloce e dice:
-Perfetto, come immaginavo siete tornati in ottima forma in pochissimo tempo. Tornate giù nel sotterraneo da Piton, su, non perdete tempo e lezioni preziose.- Ci incita ad uscire, e in men che non si dica siamo fuori dall'infermeria, soli, uno di fronte all'altro. Prima che lui possa dire qualcosa, io mi volto e corro giù per le scale, con il cuore impazzito.
Che cosa stracavolo é appena successo?
***
Sono nella sala comune, é sera, e sto nuovamente ripassando pozioni. Per via della bravata di Ron stamattina ho perso il test di pozioni (non abbiamo perso punti della casa solo perché siamo entrambi prefetti, ma altrimenti mi avrebbe sentita) e quindi dovrò recuperarlo. Harry é seduto scompostamente su un divano accanto al fuoco e fa finta di leggere non so che libro mentre in realtá scarabocchia su una pergamena . Vicino a lui sta Ron, che si massaggia pensieroso la mano leggermente gonfia con cui ha colpito Malfoy, lanciandomi di tanto in tanto qualche sguardo. Le sue occhiate mi fanno sentire veramente in soggezione e non riesco a studiare, soprattutto perché continuò a pensare a cosa é successo dopo quel pugno. Dopo aver letto per la quarta volta la stessa riga senza aver compreso una parola, sbuffo e chiudo il libro di scatto, facendo quasi cadere Harry dal divano per lo spavento.
-Penso che me ne andrò a letto, o comunque a studiare nel dormitorio... Qui c'è troppa confusione- dico, indicando con un cenno un gruppo di ragazzine del primo anno che ridacchiano fissando Harry a bocca aperta e a due ragazzi che si stanno esercitando con degli incantesimi facendo un baccano infernale , -buonanotte ragazzi-
Harry bofonchia un saluto, di nuovo concentrato sul suo scarabocchio (sbaglio o quello é Piton che viene menato dal Platano Picchiatore?) mentre Ron balza in piedi, diventando tutto rosso:- Emh, si, hai ragione, mi sa che... Salgo con te... Cioè, ti accompagno e poi... Poi insomma vado nel nostro dormitorio...- mi si avvicina senza neanche guardarmi in faccia e io mi pietrifico. "Oddio, e ora cosa vuole?" Mi ritrovo a pensare, dopo che sono riuscita a sbloccarmi e a mugugnare un -ok- avviandomi sulla scalinata diretta al dormitorio delle ragazze del quinto anno. Ron mi segue a ruota e si ferma davanti alla porta del dormitorio proprio mentre sto per aprirla.
- Emh, Herm...-
Deglutisco a forza e riesco a tirare fuori quel tanto di voce che basta a dire -sì?-
-Volevo dirti che... Cioé insomma... Oggi con Malfoy...- mi si avvicina i,terrore te e io mi spiaccico sui mattoni del muro vicino alla porta. "ODDIOODDIOFERMALO" la mia vocina sta per dare in escandescenze, e io anche -c'è allora... Quel pugno era perché... Insomma dai... L'idea che tu e lui... Perché devi sapere che... Herm allora...- alza gli occhi, paonazzo, e quasi annulla le distanze tra me e lui mentre io sento di star per morire: "MACOSASTAFACENDOÉRONPORCAMISERIA". Io sto cercando un modo per evitare che possa avvicinarsi ancora quando la porta del dormitorio si spalanca, quasi prendendolo in faccia e costringendolo a fare un salto all'indietro. Calì Patil si affaccia dalla porta, euforica, e quasi urla:
-HERMIONE! É appena volato nella stanza un gufo con un bigliettino per te! Corri!- mi afferra per un braccio e mi trascina dentro, lasciando Rom a bocca aperta.
-Buonanotte Ron, a domani!- dico sollevata mentre entro e Padma, che ovviamente era dietro la sorella, richiude la porta con violenza.
Effettivamente c'è un piccolo gufo sul mio letto, nero, con un bigliettino legato alla zampa. Sopra c'è scritto, in stampatello, 'Granger'. Mi avvicino e lo stacco, con le gemelle Patil alle calcagna. Dentro, in un corsivo meno ordinato e più sghembo, sta scritto: 'peccato ci abbiano interrotti oggi, Mezzosangue.'
Non c'è nessuna firma, ma so benissimo chi lo ha scritto. Quasi posso sentire la sua voce pronunciare quelle parole. Ovviamente ignoro le domande di Calì e Padma e mi sdraio sul letto, mentre sento il cuore che batte a mille rimbombandomi nelle orecchie.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07, 2019 ⏰

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