Era una calda serata estiva e come tutte le sere ero sdraiata sull'erba della riva di quel grande lago di cui si vanta tanto la mia piccola cittadina, una cittadina sconosciuta tra le montagne che però ha come vanto questo speciale e bellissimo lago che si estende per chilometri ed è di una bellezza inimmaginabile, le piante e gli animali che lo popolano sono parecchi e se si vuole sono disponibili alcune barche per farci un giro ed ammirarlo piu da vicino.
Ritornando a me ero distesa lì a canto ad ammirare le stelle, ben visibili per la poca quantità di inquinamento luminoso presente nell'aria. Quella sera mi sembravano particolarmente belle e luminose e non potevo fare altro che fissarle, ad un certo punto sentii delle voci. Essendo un lago molto grande era attraversato da diversi ponti ed io ero sdraiata affianco a quello più vicino alla nostra città e dove spesso venivano gruppi di ragazzi che erano appena stati al pub "Da Tomson" per una bella sbronza.
"Ma proprio qui dovevano venire?! A disturbare la mia quiete! Sapevo che dovevo mettermi un po più in là!"
Neanche il tempo di finire questo mio pensiero che quelli mi avevano già vista e si stavano avvicinando a me.
<<Ehi bellezza che ci fai qui tutta sola a quest'ora?>>
<<Non sono affari tuoi, "bellezza">>
<<La ragazzina qui non sa tenere a freno la lingua, sei troppo impertinente per i miei gusti>>
<<Mi dispiace di averti insultato, oh mio onnipotente signore...mi scusi veramente>>
Uno dei ragazzi ridacchiò di sottofondo ma si fermò subito come incrociò lo sguardo di quello che per ora chiameremo lo "stupido capetto". Seguì un silenzio carico di tensione, aspettavano tutti la sentenza dello "stupido capetto" che tentava invano di nascondere il fastidio che trasformatosi in rabbia gli accendeva gli occhi.
"Prendetela"
Al sentire quelle parole, dette cosi all'improvviso, capii subito che dovevo correre e così feci. Corsi, più veloce del vento, li sentivo alle mie spalle ridere a squarcia gola. Mi girai. Non l'avessi mai fatto. Vidi cinque ragazzi che mi inseguivano non troppo lontani, due correvano a mala pena ,incapaci di muoversi a causa dell'alcool, due un po' meno sbronzi riuscivano a correre dritto ma non abbastanza veloce e davanti a loro lo "stupido capetto" che correva piu veloce di tutti ed era a tre passi da me. Il tutto mi diede la carica per correre ancora più forte. Decisi di nascondermi nel bosco, svoltai velocemente e mi nascosi tra l'oscurità degli alberi e aspettai un paio di minuti. Li sentii mentre sghignazzavano e mi cercavano gridando <<Ehiii bellezzaaaa>>
Mi inoltrai sempre di più nel fitto della foresta fino a non sentirli più.
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Tutto attorno a un filo
Teen FictionTutto è collegato attraverso un filo...anche se noi ci ostiniamo a non vederlo e far finta che non c'è... "il tuo destino è nelle tue mani"...ma fammi il piacere!