Aveva dei capelli biondi, spettinati che però facevano risaltare i lineamenti della mascella, gli zigomi e anche le labbra sottili, molto chiare e fragili. Aveva gli occhi chiusi e sembrava che stesse mimando con le labbra il testo di una canzone, il treno si fermò di scatto e il ragazzo spalancó gli occhi come se fosse stato colto alla sprovvista, aveva gli occhi scuri, sembravano neri da lontano ma un nero intenso che lo rendeva affascinante. Si alzò, Madison entró nel vagone del treno insieme a Cameron e dopo pochi secondi il ragazzo li seguì mentre le porte si chiudevano alle sue spalle. Il ragazzo si guardò intorno - è tutto vuoto - non era possibile che ci fossero solo loro tre su quel treno, un normale sabato mattina alle sette, un normale giorno fino a quel momento - vado a vedere negli altri vagoni - disse Cameron andando verso la porta. Il ragazzo strano si avvicinò a Madison e si tolse le cuffiette appoggiandole sullo zaino fermo sul pavimento del vagone - non mi sono presentato, io sono Bradley - tese la mano alla ragazza che la strinse con un velo di sollievo e di paura, si entrambi, impossibile? No io non credo. Come prima impressione le era sembrato un ragazzo strano, forse addirittura psicopatico, ma si sbagliava -Madison- disse la ragazza. In quell'istante Cameron tornò correndo in preda al panico e sussurró con gli occhi lucidi - è deserto - la sua voce era fredda e c'era una sfumatura di terrore - impossibile, chiediamo al capotreno - suggerì Bradley, non si era ancora spaventato più di troppo, è in effetti non ce n'era motivo.
- non c'è - rispose il primo. Madison si avvicinò a Cameron in velocità - Cam, dove siamo? - Cameron e Bradley si scambiarono uno sguardo di intesa, non si conoscevano ma c'era qualcosa che li univa. I loro sguardi erano impassibili, terrorizzati e freddi - non lo so, ma dobbiamo scoprir... - prima che Cameron potesse terminare la frase si spensero le luci e un rumore assordante inondó l'intero vagone, il treno era ancora fermò, ma i muri della stazione si stavano sgretolando, erano diventati trasparenti come vetro e poi non c'era più niente. Un aria calda li inondó, uno strano odore di morte e di agrumi, si schiantó contro di loro, bruciava come goccie di limone gettate sopra una ferita aperta, oltre a quello c'era anche il senso di soffocamento per l'aria calda. Bradley si appoggiò a un sedile per non cadere, gli tremavano le gambe, ora si che aveva davvero paura.
- mi gira la testa... -
Madison aveva la testa appoggiata al petto di Cameron che la teneva stretta più forte che poteva.
Ti proteggeró a costo della mia vita,e aveva detto. Le luci si accesero e all'interno del treno comparvero tante figure, persone in preda alla disperazione che imploravano i tre ragazzi di aiutarli, non avevano un volto ben distinto, somigliavano a statue di cera lasciate troppo tempo sotto il calore di una fiamma. Dopo poco la loro espressione mutó, non stavano più chiedendo aiuto, no si stavano avvicinando ai ragazzi come divertite dal vedere la paura ritratta sui loro volti. Come fossero dipinti. Quelle immagini erano devastanti.// spazio autore
Cosa sarà successo dopo? Lo scoprirete :) io mi diverto troppo a lasciare i capitoli sospesi, ma nel libro non capiterà :) comunque sto scrivendo il capitolo due e sono quasi a metà, ho deciso di pubblicare una volta a ogni tre giorni perché ogni giorno ho paura di non riuscire.
- C
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Universes - Angeli Bianchi [ANTEPRIMA]
AléatoireMI SONO ACCORTA CHE LA STORIA, DA LEGGERE SU WATTPAD SAREBBE STATA MOLTO PESANTE PERCHÉ SI TRATTA DI 65 pagine A CAPITOLI. QUINDI LA POSTERÒ SPEZZATA E POI INTERA CON CORREZIONI ECC, SCUSATE SE QUALCOSA NON SI CAPIRÀ :)