29 Settembre 1984
Bassora (Iraq)
Caro fratello,forse non sarebbe del tutto giusto chiamarti così... Fratelli sono gli altri Basiji con i quali combatto e i Pasdaran che vedo lottare, sono coloro con i quali condivido un'idea, o meglio l'Idea, quella della Rivoluzione.
Noi siamo diversi dagli altri, non siamo come la famiglia nella quale stai crescendo o come coloro che ancora stanno lì, inermi. Fino a quando non saprò cosa hai scelto di fare, forse non sarà il caso che io ti chiami così.
Oggi ti scrivo questa lettera perché ho intenzione di raccontarti una decisione che ho preso e mi auguro che, tra qualche settimana, quando compirai dodici anni, tu mi raggiunga qui, nel campo di battaglia, dove ti attenderebbe la nostra comunità. Fuggi da quei luoghi privi di significato e immorali!
Raggiungimi qui, nel luogo autentico, dove potrai finalmente realizzarti.
Lascia stare quello che ti dice colui che chiami padre, non lo sarà più. Tuo padre diventerà Khomeini, lo Stato iraniano e la Rivoluzione. Ricorda che l'obbligo di difendere l'Islam viene prima del rispetto di quella che dovrebbe essere l'autorità tradizionale. Domandati: come posso obbedire a quell'uomo se la Guida mi domanda di arruolarmi?
Raggiungimi qui, smettila di rimuginarci! Hai quasi dodici anni ed è ora che tu ti renda utile. A differenza tua, io non ci ho pensato due volte prima di partire. Ricordo ancora il giorno nel quale sono venuti a reclutarci a scuola e ci chiesero di offrirci volontari per combattere contro questa «guerra imposta» iniziata quando Saddam Hussein ha deciso di invadere il nostro Paese. La Guida ci aveva chiesto un aiuto per poter mantenere intatta la Repubblica. Tu forse eri ancora troppo piccolo per rammentarlo, ma io ho ancora bene in mente il momento in cui colui che chiamavo padre si oppose alla mia decisione di partire.
Ma lo sai perché non voleva? Lui non ha mai creduto nella Rivoluzione. Era così corrotto dal ricordo dello shah da diventare come quegli americani che idolatrano chi li comanda. Quello non è un vero potere! Quello non è autentico! Noi giovani puri siamo i paladini della rivoluzione e i difensori dell'ordine. Non sottometterti a lui. Sottostà solo a ciò che la Guida ti chiede.
Raggiungimi qui e sii mio fratello. Sii un Basij e allontanati da tutto ciò che c'è in quel luogo. L'autenticità è qui sul campo, è nell'ora e nelle idee di cui ci facciamo portatori.
Quando verrai qui a combattere smetterai di essere legato a ciò che ti trattiene lì. Se abbraccerai questa idea, non ci sarà più un passato e dimenticherai presto quel luogo al quale sei ancorato. La casa è il campo, è la trincea, è la comunità e i fratelli.
Qualche giorno fa parlavo con un'aspirante shadid, un martire, e mi ha aiutato a capire quale voglio sia la mia fine. Parlava della sua aspirazione e mi aiutava a comprendere come realizzare tutti quegli ideali nei quali credo. Mi ha spiegato a cosa aspira e ho capito che anche io desidero diventare come lui. Ho bisogno che tu venga qui e segua la mia strada, che ti renda utile così come io sto facendo, e che combatta.
Tra pochi giorni seguirò le ombre di quel fratello e renderò tutti fieri di me. Oltrepasseremo la trincea e andremo in campo nemico. Per farlo serviranno degli shadid per gli assalti all'arma bianca e altri per aprire un varco nei campi minati.
Raggiungimi qui e aiuta i miei fratelli, così come farò io a breve. In questi anni ho osservato numerosi Basiji aprire i varchi e ho capito che quello è il modo migliore che ho per essere salvo. Ho fatto testamento qualche giorno fa e ieri mi hanno accolto nei gruppi di sminamento, così finalmente potrò raggiungere Allah e collocarmi al fianco dell'Imam Husayn.
Ho già tutto quello che mi serve qui, accanto a me. La fascia rossa sostituitiva dell'elmetto, quella nella quale sono scritti i versi del Corano «sulla via di Dio». Al collo indosserò le chiavi del Paradiso per aprire la Porta del Cielo e mi avvolgerò nella coperta così che le mie membra rimangano intatte e io possa essere sepolto.
Con quest'atto sarò finalmente puro, salvo e autentico.
Raggiungimi qui e segui le mie orme e quelle dei fratelli.
A presto, fratello.
Nota dell'autrice
Chiarimenti sugli argomenti trattati nel capitolo seguente
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Raggiungimi qui || ONE-SHOT {Conclusa}
Short Story[ONE-SHOT] Lettera dal fronte, scritta da un basij durante la guerra Iran-Iraq