«I love him from my skin to my bones
But I don't wanna live in his home
There's nothing to say 'cause he knows
I'll just run away and be on my own»
AVVERTENZE: Il capitolo contiene scene di rating rosso, indicate dal simbolo "*". Chi non gradisce il genere può saltare il paragrafo, detto questo buona lettura.
Capitolo 12
Nate mi amava e me lo dimostrava ogni giorno.
"Ti va di fare qualcosa?" Chiese lui curioso, osservandomi di sottecchi.Feci spallucce e continuai ad osservare la televisione di fronte a me.
Nate era venuto per stare finalmente un po' con me, per passare una giornata insieme, la prima volta dal mio arrivo. Adesso che Tom era partito, ero finalmente libera di stare con il mio ragazzo senza nessuno d'intralcio.
O almeno questo era quello che sosteneva Nate.
Lui, seduto nel divano accanto a me, si voltò a guardarmi brevemente prima di sprofondare un po' di più sui morbidi cuscini mentre si copriva meglio con la pesante coperta sulle gambe.
"Avevo pensato che, dopo essere ritornato dal lavoro, avremmo potuto fare una cenetta romantica, io e te, sul terrazzo di questo orrendo palazzo mentre beviamo del vino rosso e gettiamo chicchi di uva sui passanti, ridendo delle loro espressioni buffe e confuse"
Sorrisi e scossi la testa per la sua incredibile infantilità.
"Tu e le tue stupide idee"
"Non mi sembra che non l'avessi gradita la prima volta." Alzò un sopracciglio divertito verso di me e mi lanciò un cuscino dritto in viso "Oh andiamo, non fare finta di nascondere il tuo lato malvagio da me!"
Sbuffai indignata e lo guardai trucidamente mentre afferravo il cuscino e, cercando di nascondere il mio divertimento, lo colpì ripetutamente.
"Io sono la persona più dolce di questo pianeta!" Esclamai, fermando il mio attacco. Lui mi guardò con un mezzo sorriso e un'espressione di scherno "D'accordo, di questo condominio." Mi corressi poi. Nate mi rise in faccia, sotto il mio sguardo offeso "Va bene, okay, ma sicuramente la più dolce di questo appartamento"
"Forse abbiamo due concetti differenti di dolce"
Incrociai le braccia al petto e ritornai a guardare la televisione accesa su un film d'avventura proiettato al cinema qualche anno prima di cui non me ne curavo di una virgola.
"Stasera la tua cenetta romantica puoi farla con qualcun altro, io sono impegnata"
"Oh sì, lo vedo." Ghignò lui, sapendo che avevo ignorato quel film dall'esatto momento in cui era iniziato "Il problema è che la cenetta romantica voglio farla solo con te" concluse poi, poggiando delicatamente una mano sul mio ginocchio.
Mi paralizzai per un'istante mentre la testa riportava a galla sensazioni di pochi giorni prima e la pelle del polso iniziava a prendere rapidamente fuoco e a dipingersi di un orrendo viola scuro tutt'intorno.
Ma poi il ricordo passò e mi rilassai un po' di più contro la sua mano calda.
Nate mi amava e me lo dimostrava ogni giorno.
Non potevo incolparlo solo perché aveva commesso un'errore solo una singola volta.
Le relazioni non funzionavano così.
Mi voltai verso di lui e il suo sguardo divertito mentre giocosamente mi prendeva in giro, e i suoi occhi pieni di affetto e di amore mi fecero aprire il cuore. Il mio sorriso si fece più ampio e poggiai il capo contro il suo petto, avvicinandomi di conseguenze e portando a contatto la mia gamba con la sua. Il suo braccio avvolse completamente le mie spalle e lentamente mi strinse verso di me, respirando profondamente tra i miei capelli.
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Lay Your Heart On Me [A Tom Hiddleston Fanfiction]
Fanfiction"Quando dovresti partire?" Chiese improvvisamente, cogliendomi ancora una volta di sorpresa. "Cosa c'è Hiddleston? Vuoi già cacciarmi dall'America?" Ridacchiai. Poi improvvisamente mi agitai perché forse non mi ero poi sbagliata così tanto. Rise aff...