Johnlock// Lettera

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Eccomi qui, per l'ultima volta al 221b di Baker Street; salgo le scale lentamente, ripensando a quante volte ho salito quelle scale insieme a Sherlock. Arrivato nel salotto osservo le nostre due poltrone e mi ritorna in mente un'immagine: io e Sherlock seduti sulle nostre poltrone e una ragazza giovane, sui 25 anni, seduta su una sedia. Lei ci sta spiegando il suo caso, quando Sherlock si alza, la prende e la sbatte fuori dicendo la sua solita parola Noioso. Lo sbattere della porta mi riporta al presente, facendomi svegliare dal quel ricordo fantastico. Decido così di girarmi cercando di evitare i bellissimi e ora dolorosissimi ricordi. Girandomi però vedo la faccina gialla che Sherlock aveva disegnato quando si stava annoiando.

Mi ricordo quell'episodio.

Ero appena arrivato in Baker Street quando ho sentito degli spari provenire dal piano superiore, cosi sono immediatamente corso da Sherlock per vedere se era in pericolo, ma l'ho trovato comodamente sdraiato sulla poltrona che sparava al muro.

<<Che diavolo stai facendo?>> avevo chiesto io.

Lui mi rispose <<Noia>>.

Che bei ricordi...

Ma ora basta!

Vado in camera mia, nella mia ex-camera e prendo gli ultimi maglioni che avevo lasciato, uno è quello che avevo indossato quando ho incontrato Sherlock per la prima volta. Tralasciando questo metto i maglioni nella borsa che avevo portato, ripensando, ancora una volta, a tutte le avventure fantastiche passate con Sherlock. Decido allora di fare un "ultimo saluto", cosi entro nella sua stanza e provo uno dei suoi cappotti. Mi sta decisamente grande, allora lo rimetto al suo posto, ma, nel farlo, cade un foglietto sul quale c'è scritto il mio nome. Lo raccolgo e scopro che è una lettera per me.

Caro John Watson,

sai che non sono molto bravo con le parole e sai che non provo emozioni, o almeno questo faccio credere agli altri. In realtà provo un casino di emozioni; rabbia, quando non riesco a risolvere un caso (anche se accade raramente), tristezza e dolore, quando tu non ci sei, paura, quando tu sei in pericolo e...

Amore, ogni volta che ti vedo.

Almeno credo che sia amore, sai non ho mai amato nessuno e non so cosa si prova, ma sono sicuro che questa volta sia amore, amore vero. Non so che cosa me lo fa dire, ma ne sono sicuro.

Comunque addio John Watson

Ti amo

Tuo Sherlock.

P.S.: devi sapere che per scrivere questa lettera, che non ti consegnerò mai, ho consumato un quaderno intero.

Finito di leggere le lacrime iniziano a scendere piano sulle mie guance quando una voce dietro di me mi chiede <<Ti piace?>>

È Sherlock.

Non rispondo.

Mi giro, lo guardo e lo bacio.

Assaggio le sue morbide labbra e lui assaggia le mie. In questo momento sto provando una miriade di emozioni indescrivibili e credo che la stessa cosa valga per lui. È vero, sono arrabbiato con lui perché non è riuscito a proteggere Mary, ma in questo momento non mi interessa niente di lei. Ora so chi amo veramente. Io amo Sherlock Holmes.

Ci stacchiamo e mi dice

<< Ti amo John Watson>>

<< Ti amo anche io, Sherlock Holmes>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 03, 2017 ⏰

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