botta di culo

3.1K 185 20
                                    

Pov's Lux
«aaaaaaaaaaaa» un urlo acuto mi fa svegliare di soprassalto.
«se ti becco ti ammazzo!» continua ad urlare Cloe, spegati quali problemi la affliggono.
Mi alzo e appena metto la testa fuori dalla porta un uovo mi si spiaccica in facca, Cloe sussura qualcosa a suo fratello poi scoppia a ridere, mi sta seriamente prendendo per il culo?
Adesso vede, con una mano mi pulisco la faccia e con passo felpato mi avvicino a lei, la carico su una spalla e ritorno in camera mia.
La butto sul letto e mi metto a cavalcioni su di lei, passo uno sguardo  sul suo corpo è vedo che indossa solo una maglietta che copre solo fino a metà coscia, imcastro i miei occhi azzuri con i suoi verdi, non riesco a non guardarli, anno parecchie sfumature, vicino alla pupilla sono verde chiari e andando verso il contorno dell'occhio diventano di un verde scuro.
La sua mano piccola e morbida si posa sulla mia guancia iniziando ad accarezzarla, chiusi gli occhi beandomi di quel tocco delicato, sciese e iniziò ad accarezzare il mio collo e poi passa alle braccia e cazzo se non smette potrei seriamente venire.
Non trattenendomi più mi avventro delle sue labbra così piene e così belle assaporandone ogni centimetro, lei ricambia e mi impossesso della sua lingua iniziando a giocarci.
Dopo un paio di minuti bussano alla porta e di mala voglia mi stacco, mi alzo ma non prima di averle rubato un altro bacio.
Vado ad aprire e vedo che è uno stupidissimo servo del cazzo, gli sbatto la porta in faccia e mi giro ammirando quell'angelo dal carattere da demone sul mio letto mentre cerca di coprirsi con quella sottile maglietta, senza alcun risultato.
Mi avvicino e mi rimetto nella stessa posizione di prima, le sue mani finiscono sulla mia pancia scolpita e inizia a far pressione per farmi muovere, «levati» la sua voce autoritaria mi fa ritornare al presente, «dai che se no arriviamo in ritardo» continua ma con voce più dolce, le do un ultimo bacio a stampo e poi mi sposto da sopra di lei andando in bagno.
Mi feci una doccia veloce e uscendo con solo un'asciugamano in vita vado a prendere i vestiti che prima mi ero domenticato, non trovandola li.
Mi vesti velocemente e dopo essermi sistemato il ciuffo e messo un pó di profumo scesi nella sala da pranzo peró incontrando nel mio cammino Cloe che malediceva questo castello in tutte le lingue del mondo, così senza averci pensato le presi la mano e la trascinai nella direzione giusta.
Arrivati davanti al portone mi lasció la mano e con le guance rosse per l'imbarazzo  mormoró un 'grazie'.

Durante colazione...
Mio padre stava fissando Cloe, che lei fissava me e io guardavo mio padre, questa situazione è da quando abbiamo messo piede in questa fottuta sala insieme, mio padre ha notato che Cloe era ancora in imbarazzo e non la smette di fissare, in compenso Cloe sta diventanto un fascio di nervi e scommetto che tra un pó scoppia, e poi ci sono io che guardo mio padre curioso e ogni tanto la ragazza davanti a me sempre più alterata della situazione.
«la smetti di fissarmi porca puttana? Se vuoi una foto basta chiedere, sei snervante» ed ecco la bomba che scoppia, io e Rebecca stiamo cercando di trattenere una risata insieme agli altri demoni e invece le cose al mio fianco sembrano essersi ribaltate, Cloe guarda con insistenza Lucifero e lui sta cercando di non prenderla per i capelli e sbatterla nella stanza delle punizioni.
«ragazzina smettila di fissarmi»
«a quindi adesso è così che stanno le cose?...  Tu puoi fissarmi quanto vuoi facendomi venire i nervi e io non posso neanche divertirmi un pó?» si alza sbattendo le mani le mani sul tavolo rispondendo a  mio padre.
«ricordati chi sono » la sfida con lo sguardo  ma a  lei non sembra importare anzi...«sarai pure il re degli Inferi ed  io non mi faccio comandare da mio padre figuriamoci da un mo tato che si crede al centro del mondo solo perché ha due corna in testa» dal silenzio più totale che si era venuto a creare in sala una risata rieccheggia belle mio orecchio.
Cloe sta ridendo di gusto e non sebra intenzionata a smettere come dovrebbe fare, Lucifero in un battito di ciglia si trasforma e si avvicina sempre di più a Cloe, lei per niente spaventata confinua a sogghignare ma smette subito quando una mano a me ben conosciuta la prende per il collo e la sbatte al muro, tre secondi dopo sono davanti a lei come uno scudo umano,«non mi serve il tuo aiuto, so cavarmela da sola»mi dice da dietro la mia spalla, mi giro lentamente puntanto subito i miei occhi sui suoi «bastava un grazie» sibillo prima di spostarmi e lasciare spazio a mio padre, che tutto soridente si avvicina a lei prendendole un oreccchio e iniziando ad avanzare verso la stanza ma la porta sbatte rivelando la figuara di...

The Bad Vampire Girl Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora