to shout.

811 39 76
                                    

Non erano diverse da tutte quelle che erano soliti urlarsi contro. Eccetto qualche parola più pesante, le urla e l'aria fredda che si formava ogni qualvolta che litigassero, non cambiava di molto.
Il boomerang di parole che si scagliavano contro quella sera però, sembravano leggermente più decisive del solito.
Ogni volta che litigavano sembrava come se, una volta per tutte, avessero deciso di mandare definitivamente affanculo questa relazione fin troppo instabile per due ragazzi così giovani come loro. Come se ogni parola, grido, sguardo o silenzio, fosse stato detto con troppa determinazione per continuare a stare insieme. Ma alla fine, erano entrambi coscienti che la stessa sera, un bacio, dato dopo un stretta di polsi decisamente troppo forte e uno sguardo decisamente troppo debole per sostenere quello dell'altro, sarebbe riuscito anche quella volta a mettere le cose a posto.
Però, sta volta sembrava cambiare qualcosa. Come se qualcuno si fosse stancato di queste urla, di questa gelosia morbosa. Forse era soltanto lei che era fin troppo gelosa.. oppure lui, una testa di cazzo incapace di farla restare.. o magari soltanto due rincoglioniti che stavano litigando al posto di fare l'amore.

-Guardami.-

Le mani olivastre di lui, avevano stretto i polsi pallidi e magri di Jade, che si era rifiutata di guardarlo abbassando lo sguardo verso terra.

-GUARDAMI!-

Alzò gli occhi. Cosa che se avesse potuto evitare, sarebbe stato decisamente meglio, considerato che si ritrovò a fissare quelli lucidi e grandi del ragazzo davanti a sé.
Poteva avvertire benissimo, il fiato caldo e pesante di Beck mentre respirava, con le labbra leggermente schiuse. E se fosse stata meno orgogliosa, l'avrebbe tirato dalla camicia affinché quel fiato caldo, si fosse mischiato con il suo.
Cercò di trovare almeno parte di fiato, che le aveva letteralmente rubato quell'odioso nodo che le si formava nella gola quando cercava di trattenere le lacrime, per provare almeno a dire qualcosa e non restare lì a guardarlo.

-S-se ci guardiamo negli occhi, pensi di migliorare le cose Beck?-

Disse con voce stentata, per via delle troppe lacrime in procinto di uscire.

-Tu mi dici di guardarti, ma hai idea di quanto sia difficile? Hai mai provato almeno una volta a metterti nei miei panni? Cercare di capire quando sia difficile stare insieme a te e non essere gelosa? Eh? DIMMELO! DIMMELO SE ALMENO UNA CAZZO DI VOLTA HAI PROVATO A CAPIRE TUTTO QUESTO!

Cominciò a respirare più velocemente. Nonostante le troppe lacrime che già stavano uscendo, iniziò ad urlare contro il suo ragazzo, fregandosene di tutto.
Si prese di coraggio aumentando sempre di più il tono di voce, mentre le sue labbra screpolate cominciarono ad avvertire il sapore salato di una lacrima che scese fino a bagnarle il labbro inferiore.
Ogni frase era stroncata da un singhiozzo, e dalla necessità di riprendere fiato.

-Io so di essere un disastro, Beck. Ed è proprio per questo che ho paura. Ho paura che qualcuno, qualcuno migliore di me, possa portarti via. Perché diciamocelo, non ci vuole molto a superarmi.
Quindi, smettila. Smettila di puntarmi il dito contro, smettila di far sembrare come se la colpa fosse sempre e solo mia, e se vuoi..

Sapeva. Sapeva che se avesse pronunciato quella frase, una valanga di rimpianti l'avrebbero sotterrata.
Ma era così stufa, che lascio vincere la rabbia o orgoglio che sia.
Non pensava seriamente a ciò che stava per dire. Perché l'unica cosa che in quel periodo avrebbe voluto, era proprio la loro separazione. Ma in uno di questi momenti, e come se non si parla più con il cuore.. ma con la parte più egoista di noi stessi.

-...se vuoi, smetti pure di essere il mio ragazzo.-

Il silenzio.

Un silenzio che diceva fin troppe cose.

To shout.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora