La piccola Dory🥀

Un giorno come tanti...

Era un semplice pomeriggio come molti altri....Per Dory divenne diverso ben presto.. quel pomeriggio inizio ad essere proprio come tutte le sue notti. Rinchiusa nella sua camera iniziò a pensare al passato, d'improvviso ci fu un temporale, lampi, tuoni che invadevano la sua mente; ma il vero temporale Dory l'aveva dentro.
Dory era quella ragazza che molti giudicherebbero bambina, che vive grazie a ciò che le danno; molti giudicherebbero ciò che vedono in modo apparente.
Dory pur dimostrando di essere la persona più felice del mondo era sola. Era immersa in una potente solitudine. La solitudine di se stessa. Riusciva a dare tutto per gli altri, a volte anche più del dovuto e spesso alcune persone non riuscivano nemmeno a capirlo. Dory per gli altri era la prima; per se stessa, eh no, li era l'ultima. A lei non ci pensava mai.
Anzi...qualche volta a lei pensava ma sarebbe stato meglio non lo facesse.
Quella ragazza solare, spensierata che tutti vedevano il giorno la notte diventava una piccola creatura indifesa in cerca di risposte a dei perché, in cerca di risposte per se stessa. Dory sarebbe riuscita a salvarsi se solo non fosse esistita la notte.
In fondo è così, il giorno le distrazioni le abbiamo tutti e ovunque, la notte no.
La notte il mondo va in letargo.
La notte può tenerti compagnia solo uno stupido cellulare che a volte è il tuo peggior nemico.
Il giorno si vive.
La notte si crolla.
Il punto è questo per la piccola Dory.
Lei era proprio così, spensierata e allo stesso tempo aveva un demone in lei che non riusciva a farle chiudere occhio.
Quel demone aveva un nome.
Il passato.
Quel pomeriggio però fu diverso.
Dory si ritrovò chiusa in camera, al buio, sola, con assordanti tuoni che la governavano.
Dory iniziò a pensare.
Era l'unica cosa che poteva fare ma anche la più sbagliata.
Il passato cominciò a prendere il sopravvento su di lei. Quel sorriso stupendo pian piano iniziò a spegnersi sempre di più finché su quelle labbra non vi iniziarono a scorrere gocce salate di lacrime amare. Gli occhi più gonfi che mai, il mascara sbavato le invadeva la faccia...