"L'inferno è la sofferenza di non poter più amare."
Fëdor Dostoevskij
***
Avrei voluto con te,
fluttuare fra un tettuccio e l'altro
danzando in questa mielosa melodia che irradia il cuore,
ma esso, invece,
è a digiuno di musica,
taciturno e deserto quanto il mare d'inverno,
il nostro udito ne avverte solo il lieve brusio delle onde remote.Ma a pensarci bene,
fui solo io a percepire il cantore dell'oceano,
che simile a un eco,
andava, sbatteva e tornava,
eppure anche tu ne eri affine.Ma no!
Ciò che abbagliò il mio cuore
-e mio soltanto-
era stato un miraggio, un sogno.
Menzognera e illusoria tu,
mi fecesti vedere il mare dove vi era una tomba,
mi facesti udire l'orizzonte dove vi era la voce di un amore morto.