PROLOGO

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Zayn si alzò non appena sentì la porta sbattere e delle voci irrompere nel silenzio della notte.
Il cuore gli balzò in gola. Non era un buon segno, lui e Nana non ricevevano mai visite. E se le visite erano nel cuore della notte, beh, allora non era decisamente un buon segno.

Si immobilizzò nel bel mezzo della sua stanza. Non aveva la più pallida idea di cosa fare. Andare a fare l'eroe di sotto o andare da Nana a nascondersi sotto il suo letto? La seconda opzione gli sembrava molto allettante.

Si ritrovò a lanciare un urlo strozzato quando vide un'ombra entrare nella sua stanza, tranquillizzandosi poi dopo essersi accorto che si trattava di Nana.
La piccola donna lo abbracciò forte senza dire una parola e lui non esitò a ricambiare. Quell'abbraccio durò pochi secondi ma tra il martellare dei loro cuori e il passo pesante degli sconosciuti sulle scale come sottofondo, tra il tremolare e il singhiozzare della sua Nana, non poté fare a meno di sentirsi come se quello fosse l'ultimo abbraccio che si sarebbero dati.

Nana interruppe l'abbraccio, restando comunque aggrappata alle sue braccia. Zayn voleva chiederle così tante cose: cosa stava succedendo? Chi stava salendo le scale? Perché nel bel mezzo della notte? E perché non avevano bussato? Perché lei stava piangendo?

"Ascolta Zayn, mi dispiace così tanto. Pensavo di avere più tempo...hai solo 15 anni e non è giusto. No, non interrompermi, ascoltami attentamente. So che adesso non capirai molto ma ho bisogno che tu faccia quello che sto per dirti. Devi nasconderti Zayn. Accadranno.... Mi accadranno cose brutte e tu dovrai restare fermo... Tesoro, chiudi gli occhi e stringi i denti, non farti notare e non uscire dal tuo nascondiglio per nessun motivo, almeno fin quando non sarai sicuro che se ne saranno andati. Dopo..."

"Marie! Non abbiamo tutta la notte, vieni fuori!" le voci interruppero il discorso apparentemente insensato dell'anziana signora. Erano vicini, forse già dietro la porta della sua stanza che Nana aveva chiuso prima di abbracciarlo.

La donna lo tirò vicino al letto e gli disse di infilarcisi sotto. Zayn acconsentì perché non sapeva che altro fare, quella situazione lo stava destabilizzando al massimo. Sentì poi il materasso piegarsi, segno che lei si era sdraiata su di esso.

"Tesoro adesso chiudi gli occhi, la bocca, le orecchie, cerca di estraniarti per favore. Ti prometto che finirà presto. Voglio che tu ricordi sempre due cose però: la prima è che non è colpa tua, non addossarti responsabilità che non ti appartengono; la seconda è che... lui è un tipo difficile ma non è cattivo, ha solo bisogno di qualcuno che gli ricordi chi è davvero. Se tu lo salvi, lui ti salverà".

Zayn avrebbe tanto voluto chiederle di chi stesse parlando ma in quell'esatto momento la porta si spalancò e la paura si impossessò di lui. Chiuse gli occhi, strinse i denti e si tappò le orecchie non prima di aver sentito la sua Nana sussurrargli un ultima volta "Ti voglio bene Zayn" .

Poi solo urla.




CIAO A TUTTI!
Mi presento, sono Blumarine e niente, avevo quest'idea in mente già da un bel po', quindi ho deciso di darle una possibilità. Adesso vedremo cosa ne esce fuori, a patto che anche voi mi diate la possibilità di stupirvi. (Quindi non mollatemi già dopo il prologo noioso, vi preeeego)
E poi boh, non so cosa dire. Mi piace scrivere ma non parlare di me stessa, lol. Forse devo prenderci la mano.
 Facciamo che ora ci penso e ve lo dico nel prossimo capitolo C:
Au revoir!


Serva me, Servabo te || ZIAM ITAWhere stories live. Discover now