La Misma Luna

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Sebastian passò lo sguardo annoiato tra i vari uomini e donne presenti al tavolo riunioni della grande casa di moda in cui lavorava.

Sapeva di subire l'ennesima strigliata ma poco importava, loro non potevano fare a meno della stella più bella che possedevano e ciò lo sapevano tutti.

"I rumors riguardanti la tua relazione segreta si fanno sempre più fitti Sebastian" esordì una voce a lui, sconosciuta.

Nonostante lavorasse lì da anni, non aveva imparato ad associare nomi a volti, erano troppe le persone che vedeva ogni giorno.

"Io non sto più con Derek Scott, lui neanche lavora più in Argentina. Perché non mollate questa assurda storia e mi lasciate in pace?" sbottò il castano, fissando in cagnesco il perfido tipo che si divertiva a stuzzicarlo.

"Se non abbiamo mai dato il materiale di cui disponiamo alla stampa è perché con te, i guadagni fruttavano alle stelle. Il tuo comportamento negli ultimi tempi è andato oltre l'indecenza! Alcool, droghe, festini illegali, per non parlare dei pochi set fotografici a cui ti sei presentato, un disastro!" sbraitò come un pazzo, facendo solo innervosire maggiormente Sebastian.

Fece per rispondere a tono quando la porta si spalancò e sospirò di sollievo nel vedere l'unico uomo che sapeva toglierlo dai guai.

"Madre de Dios! Le nuove tendenze dell'anno prevedono riunioni no sense a qualsiasi ora della notte?" ironizzò quest'ultimo, andando a prendere posto nella poltrona accanto a quella di Sebastian.

"Vogliono rendere pubbliche le foto con Derek" lo informò il castano, facendogli alzare gli occhi al cielo.

"Miguel, seriamente devi ancora scassare il cazzo con questa faccenda? Non hai un hobby?"

"Non accetto questo tono Thiago! Se voglio posso benissimo rendere di dominio pubblico tutte quelle foto! Renderò la vita difficile al tuo pupillo" alzò la voce Miguel, con un ghigno che a Thiago non piacque per nulla.

"Sai cos'è il trattamento illecito di dati? O la diffamazione, mio caro Miguel? No perché potremmo tranquillamente parlarne in un tribunale" ribatté in tutta calma, incrociando le mani dietro la testa mentre vedeva il volto dell'altro diventare rosso di rabbia, un'immagine buffa per Sebastian che a stento conteneva le risate.

"Con uno scandalo in atto non credo che Sebastian avrebbe il tempo per un processo!" esclamò, credendo di aver vinto la discussione e Thiago per quei brevi attimi, glielo lasciò credere, sorridendo poi, bellissimo e stronzo, solo come lui sapeva essere.

"Forse lui no, ma io avrei tutto il tempo del mondo per vedere la tua faccia di merda, piangere" concluse, ponendo fine alla riunione.

"Ora se non vi dispiace, vado a occuparmi del mio lavoro, non ho tempo di fare pigiama party in cui mi gratto le palle" asserì, uscendo come era entrato, lasciando una scia di pura ammirazione dietro di sé.

"Così giovane e così cazzuto" sospirò una delle assistenti.
"Ti sei scelto il manager migliore, Sebastian"

Quest'ultimo annuì, seguendo con lo sguardo Thiago attraverso le porte di vetro e sorrise, alzandosi e correndo per raggiungerlo.

Thiago Ayres, suo manager da ben due anni, il migliore sulla piazza, nonostante la giovane età di ventisei anni.
I suoi occhi neri come la notte più buia, incantavano, seducevano e intimidivano chiunque, un mix letale se a ciò si aggiungeva un corpo slanciato, scolpito e un viso dai lineamenti rigidi che ben si abbinavano al carattere burrascoso.

Era famoso per ottenere qualsiasi cosa volesse, raggiungendo in pochi anni, vette che suoi colleghi, avrebbero solo potuto sognare.

Non aveva peli sulla lingua e non aveva paura di niente e nessuno.
Sebastian al suo fianco, era praticamente intoccabile, nonostante i casini che costantemente combinava, per qualche strano motivo lui lo difendeva con le unghie e con i denti.

Sebastian - La Misma Luna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora