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I due giorni erano passati, Jane non aveva più visto Edward dopo quella notte e non sapeva perché non era più andato da lei.
«Jane, devi scendere subito, c'è il barone.» le disse Nicole, entrando nella sua camera.
«Può restare da solo.»
«Ti prego, il Re se la prenderà con me se non lo incontri. Non ti costa niente parlargli un po'.»
«Sì, e magari mi presenta anche un contratto per sposarci.»
«Lo faccio salire?»
«Sì, così se mi fa innervosire posso mandare via lui invece di andarmene io.»
La cameriera sorrise e andò via. Jane sospirò e si mise davanti al suo specchio, sistemandosi i capelli e l'abito, che avrebbe decisamente cambiato con uno più accollato, se ne avesse avuto il tempo, ma poco dopo sentì bussare alla porta e chiuse un attimo gli occhi, ripetendosi quello che le aveva detto il Re: "non dire tutto quello che pensi, parla in modo raffinato e tieni un portamento regale, sei la principessa. Sii cortese". "Cerca di non mandarlo via a suon di calci dopo cinque minuti" si aggiunse. Andò ad aprire la porta.
«Buonasera, principessa, è un onore conoscervi. Il barone Alexander.» si presentò il ragazzo, chinandosi e facendole un baciamano che per poco non la fece sbuffare.
«Salve, barone, si accomodi pure.»
Lo fece entrare e prese due sedie, non era molto educato invitarlo sul suo letto.
«Non mi avevano detto di quanto foste graziosa.»
La ragazza sorrise, trattenendosi dal roteare gli occhi.
«Quanti anni avete, se posso permettermi?» continuò lui.
«Diciotto, e non mi disturba affatto con queste domande.»
«Sembrate più grande, siete molto matura per la vostra età, sembra quasi che abbiate venti anni come me.»
La ragazza sorrise nuovamente, ma si fermò un attimo a osservare la riga perfetta sui capelli del ragazzo e per poco non scoppiò a ridere. Erano pazzi se erano convinti che l'avrebbe sposato.
Passarono un'altra oretta parlando di cose che per Jane erano totalmente noiose e inutili.
«Credo proprio di dover andare, ma spero che possiate ricevermi in qualche altra occasione.»
«Certo.» mentì e si lasciò fare un'altro baciamano, prima che uscisse dalla camera. Appena chiuse la porta sbuffò e si buttò a peso morto sul letto.
Dopo cinque minuti sentì bussare e disse di entrare, esasperata, ma era soltanto Nicole.
«Come è andata?»
«Devo seriamente parlarne? Non riesco nemmeno a pensarci, è stata una delle esperienze più orribili della mia vita.»
«Dai, non esagerare.»
«Non sto esagerando, credimi.»
«Io credo che avresti detto la stessa cosa anche se sarebbe venuto il ragazzo più bello che ci sia.»
«Non è stato tanto l'aspetto, non mi interessa di quello, ma non riesco a sopportare quei modi di fare, quel modo di parlare...»
«Ma col principe ci sei stata.»
«Lui non è in quel modo, almeno con me non lo era, non so come si comporta con gli altri.»
«E adesso come è con te?»
«Non ne ho la minima idea, non mi parla nemmeno, è come se fosse colpa mia se sono sua sorella.»
«È l'effetto dell'amore, non riesce ad accettarlo.»
«A questo punto non mi importa più niente di lui, può anche ignorarmi a vita. Dopo quello che ha fatto, non dovrebbe avere nemmeno il coraggio di guardarmi.»
«Ti riferisci al fatto di Edward?»
«Certo. Ha fatto la cosa peggiore che potesse fare. Avrei preferito se mi avesse buttata a terra o tirata per i capelli, ma non doveva alzare un dito su di lui.»
«Non dire così.»
«È la verità. Non potrei sopportare di vederlo stare male, ne abbiamo passate tante, voglio che almeno adesso sia tutto perfetto.»
Qualcun altro bussò alla porta e Nicole andò ad aprire.
«Vi lascio soli.» disse e sparì, suscitando la curiosità di Jane, che si alzò, e vide proprio il suo fidanzato.
«Non immagini quanto sono felice di vederti.» gli disse e gli diede un bacio, per poi abbracciarlo.
«Mi dispiace non essere potuto venire prima, ho avuto più lavoro del solito e tornavo a casa sfinito.»
«Non devi scusarti, immaginavo fosse qualcosa del genere.»
«Tu come stai?»
«Sono stata meglio. Adesso anche il Re mi evita il più possibile e ho evitato di uscire, non sopporterei gli sguardi di tutti puntati su di me.»
«Mi dispiace, è stata colpa mia.»
«Non provare nemmeno a dirlo, tu non hai colpa di niente.»
«Ma-»
«Smettila, Edward! Non è stata colpa tua, smettila.»
Le lasciò un bacio sul collo, facendole chiudere gli occhi.
«Signore, ma-» sentirono da fuori la porta.
«Nicole, smettila e lasciami passare. Devo forse licenziarti?»
«Scusami.» disse Jane al ragazzo, alzandosi sospirando. Andò ad aprire la porta.
«Che succede qui?» chiese.
«Volevo sapere come è andata col barone.» le disse semplicemente il Re.
«Un disastro, come previsto.»
«Cosa hai combinato?»
«Assolutamente nulla.»
«Allora perché è stato un disastro?»
La ragazza aprì di più la porta, permettendo al Re di vedere il ragazzo seduto sul suo letto. Il viso dell'uomo si rabbuiò.
«Ti aspetto stasera dopo cena nel mio ufficio, se non verrai sarò io a venire qui.» le disse e andò via.
«Grazie.» disse a Nicole, che scrollò le spalle e le sorrise.
Jane chiuse la porta e tornò dentro.
«Che succede?»
«Nulla, non preoccuparti. Ogni tanto gli piace darmi fastidio.»
«Se c'è qualcosa che non va, sai che puoi dirmelo.»
Lei sospirò. «Quando sono con te non voglio pensare ai miei problemi.»
«Ma a me interessano.»
«Non c'è nulla che non va, puoi stare tranquillo.»
***
La cena era finita, Jane stava andando nello studio del Re, che si era alzato da tavola prima di lei. Entrò senza bussare.
«Oh, sei tu. Accomodati.»
Lei si sedette nella poltroncina davanti la scrivania dietro cui c'era il Re.
«Cosa volete dirmi?»
«Tu hai portato quel ragazzo in camera tua.»
«Non è la prima volta.» ribatté, incrociando le braccia.
«Avevi appena visto il barone!»
«E allora? Scordatevi che io lo sposi, è stata l'ora più noiosa della mia vita.»
«Non m'importa, conosco il padre, è già tutto sistemato.»
«Voi siete pazzo, non potete costringermi a sposare quel ragazzo!»
«Cosa hai intenzione di fare per impedirlo?»
Nella mente della ragazza scattò un'idea.

||spazioautrice||
Buon pomeriggio! Un paio d'ore fa ho fatto l'esame orale per la certificazione Cambridge, pensavo fosse peggio. È andato abbastanza bene, anche se sarebbe potuto andare meglio, ma vabbè. Sabato ho lo scritto e l'ascolto, ormai vivo d'ansia. Ah, e i risultati arriveranno dopo un mese, doppia ansia 😩  voi che mi raccontate? Vi auguro di passare un buon mercoledì e una buona settimana.
~Rob ❤️

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