L'acqua calda sulla mia pelle cerca in ogni modo di rilassare ogni mio muscolo. Sono troppo tesa. Mi sembra tutto un bruttissimo incubo da cui non riesco a risvegliarmi. Tutto fa così male che se negli ultimi anni non mi fossi creata una corazza adesso sarei già crollata come una codarda.
Codarda, non lo sono più da un bel po di tempo è non ho nessuna intensione di tornare ad esserlo.
Non appena esco dalla doccia mi asciughi velocemente i capelli per poi mettere il ferro a riscaldare in modo di potermi fare un'acconciatura ondulata. Nel frattempo mi avvicino al mio armadio per trovare qualcosa di adeguato per stasera.Decido di indossare un corto vestito di pizzo nero, con uno scollo a cuore, indosso un tacco dodici è una giacchetta di pelle che mi da un'aria più dura e oscura esattamente come mi sento in questo momento. Entro in bagno e inizio ad usare il ferro ormai caldo sui miei capelli per poi truccare i miei occhi in modo leggero, truccarli con un ombretto nero sarebbe troppo. Per finire l'opera indosso una leggera sciarpa di pizzo che copre i marchi di Nick. Scendo le scale dopo aver chiamato un taxi.
Mia madre si trova in cucina concentrata ha guardare la tv ma non appena mi vede mi dedica tutta la sua attenzione.
-Azzurra.-
Mi chiama ma io sono troppo impegnata ad uscire da casa.
-Azzurra ti prego non fare pazie.-
Conosce lo sguardo che ho sul viso. Sa che stasera succederà qualcosa, qualcosa che farà tornare per qualche ora la vecchia Azzurra.
- Non ti prometto nulla mamma. Buona notte.-
Esco di casa senza dedicargli un solo sguardo.E una cosa che devo affrontare da sola, non posso permettere a nessuno di mettermi i pieidi in testa. Perché quando la persone ti mettono i piedi in testa continueranno a farlo sempre, perché pensano sempre che siamo troppo debole per poterlo affrontare, per questo è meglio estirpare il problema da prima.
Dopo aver pagato il taxi ed essersene andato mi avvicino alla grande casa per poi suonare due volte.Jessica apre la porta un po scocciata ma non appena mi vede lo sguardo gli si illumina.
- Sei venuta.-
Sembra sorpresa della mia presenza.
- Te lo avevo detto che sarei venuta.-
Faccio un gran respiro prima di varcare la soglia. Cammino sicura di me fino ad arrivare nel grandissimo salone. La musica non è molto assordante sicuramente per permettere alla gente presente di poter comunicare tra di loro senza dover alzare la voce. Non appena entro nel salone tutti gli sguardi sono diretti su di me. Difronte a me c'è Nick seduto sul divano con sulle sue gambe Selena che non appena mi vede si struscia ancora di più su Nick come una vera troia. Cerca di attirare la sua attensione bacandogli il collo ma lui guarda ancora me come tutti. Ricordo le sue parole la sera in cui si è sbattuto Selena nella stanza accanto a quella in cui dormivo io.Non sopportava il fatto che non mi potesse toccare, non sopportava quello che inconsapevolmente gli stavo facendo. Per tutta la durata in cui mi sono fatta la doccia per rilassarmi a meno un po mi sono chiesta come avrebbe preso il pensiero che i suoi amici mi avrebbero toccata come lui non può più fare. Perché deve dimostrare di essere superiore a tutti, non può più giocare con un giocattolo vecchio.
E questo quello che sono diventate ora, un giocattolo vecchio. Mente ancora tutti mi guardano mi tolgo lentamente la giacca di pelle per poi passarla a Jessica con l'intento di metterla insieme alle altre giacche, ma non appena si volta per andarsene la fermo.Lentamente mi tolgo anche la sciarpa per poi lasciarla nelle mani di Jessica che mi guarda con gli occhi sbarrati dal mio gesto.
- Non mi serve.-
Sono le uniche parole che escono dalla mia bocca mentre sposto i capelli in modo che si vedano entrambi i marchi su tutti è due i lati del mio collo. Tutti mi guardano sopratutti gli uomini che si leccano le labbra come se si trovassero davanti ad un nuovo giocattolino da utilizzare finché quest'ultimo non si romperà in mille pezzi. Quanto si sbagliano.
Nick non smette di guardarmi, continua a fissarmi cerca di capire qual'è la mia intenzione che cosa intendo fare comportandomi in questo modo.-Non sapevo che saresti venuta.-
La voce di Oliver è l'unica che arriva alla mie orecchie, da quando sono entrata sono rimasti tutti in silenzio.
-Perché non sarei dovuta venire.-
Mi volto è gli dedico tutta la mia attenzione. Ho gli sguardi di tutti addosso se non avessi deciso di ritornare la ragazza di qualche anno fa per stasera, ora mi sentirei in imbarazzo.
-Non è una festa come le altre.-
Risponde al suo posto Nick che si è tolto da dosso Selena facendola quasi cadere per terra. Quanto poco rispetto ha per le donne, questo mi fa provare solo un gran disgusto nei suoi confronti. Provo anche un po di gelosia ma per fortuna so come non farlo notare.
-Perché cosa cambia.-
-Cambia che le mocciose non possono restare qui quando arriverà il grande boss.-
Mi risponde Selena mente si risistema il corto vestito che indossa è si avvicina a Nick, la troia vuole marcare il territorio, dio mio quanto vorrei ridere in questo momento.
- Il grande boss? Ma non eri tu il capo?-
Non mi risponde fissa solo il suo sguardo nel mio.Improvvisamente dal nulla sento una forte mano entrare in contatto con il mio fondoschiena, il gesto è stato così forte da avermi portata a dar vita a uno stridulo urletto che ha portato tutti i presenti a ridere tutti tranne Nick e Oliver che guardano malissimo l'uomo dietro di me. Mi volto è guardo quel grandissimo porco che si è permesso di mettere le sue schifossissime mani su di me. Mi volto è nonostante l'ho visto poche volte lo riconosco Peter.
-Sai bel bocconcino? Nick e il capo del paese ma c'è qualcuno più inalto che distribuisce il potere.-
Da come si muove capisco che è ubriaco. Tenta nuovamente a toccarmi ma Nick glielo impedisce prendendogli il polso e glielo gira in modo così brusco e forte da portare Peter ad urlare dal dolore.
- Non azzardarti mai più a toccarla, lo stesso vale per tutti voi. Guai se gli posate le vostre sporche mani sopra, vale per tutti.-Guarda con rabbia tutti per poi soffermarsi su Oliver.
- Lo si sa al nostro amato Nick non si ama che si tocchino i propri giocattoli.-
Quella voce. Dio mio mi sembra una vita che non la sento. Non può essere vero lui non è qui. Mi volto è lo vedo, bello esattamente come me lo ricordo.
-Joe.-
Non appena sente la mia voce sposta lo sguardo da Nick e lo posa su di me. Alla sua spalle ci sono tutti coloro che hanno formato la mia famiglia nel periodo più buio della mia vita.
-Azzurra??-
Avevo quasi dimenticato come risuona il mio nome pronunciato dalla sua bocca. Dopo aver pronunciato il mio nome tutti alle sue spalle di inchinano tenendo lo sguardo basso. Non un'altra volta con la storia della Regina di sangue vi prego.Angolo Autrice
Perdonatemi per gli errori.
Ho deciso di pubblicare una volta a settimana, cosa ne dite di sabato come giorno? Fatemi sapere.
😘😘😘😙 Ditemi anche se la storia vi piace.
STAI LEGGENDO
Ricomincio da Qui. || Completa|| CARTACEO
RomanceAzzurra è una ragazza come le altre. Tranquilla, serena, non ha mai dato problemi. Ma ormai la sua vita piatta gli va stretta. E' stanca di passare le sue giornate nelle quattro mura di casa sua. Azzurra vuole vivere. Vivere davvero. Nonostante il...