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Hailey e Cass mi convinsero ad andare al ballo, nonostante tutto. Avevo pianto tutto il giorno. Non avrei mai pensato di soffrire così per un ragazzo, in particolare per Justin Bieber. «Non sono sicura di voler stare qui» dissi guardandomi intorno. La palestra della scuola era arredata con oggetti colorati e talvolta pacchiani, c'erano due lunghi tavoli con snacks e bevande e l'ambiente era illuminato solo dalle luci colorate delle varie lampadine a led che si accendevano a intermittenza. C'era tutto il liceo. Il mio vestito era estremamente formale, ma non me ne feci un problema. Avevo finito il liceo. Quello era l'ultimo giorno prima dell'esame. «Ariana, smettila di pensarci e divertiti! Non hai tempo per piangere per un coglione come Bieber» Disse Cass, prendendomi a braccetto. Hailey intanto andò dal suo ragazzo, Nash. Mi staccai da Cass che stava salutando qualcuno al bancone dei drinks. In disparte, mi sedetti su uno dei tanti divanetti color blu notte e incrociai le braccia. Un po' speravo che venisse. Ma in fondo mi stavo illudendo. Lui non era tipo da prom e da cose romantiche, nonostante mi avesse dimostrato il contrario. Forse stava solo mentendo. Non lo so, sinceramente. Inevitabilmente alcune lacrime solcarono il mio viso. Corsi fuori di lì in lacrime e mi andai a sedere sulle scalinate di pietra dell'edificio. Ecco, lo sapevo. Facevo bene ad odiare Justin Bieber. Certo, sa mentire molto bene. Non pensavo mi sarei ridotta così per uno come lui, ma era riuscito ad illudermi. Lui non si era fatto vivo. Aveva rinunciato a me. E io mi sono illusa. Dannato Facebook, dannato cellulare e dannato anonimo. Dannato cuore che si è innamorato di un puttaniere. Dannato Justin Bieber.
