Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria
-Divina Commedia
Il vetro che la separava da Thomas scomparve e lei gli corse incontro, Thomas non era più umano, era rimasto un lupo.
Incapace di trasformarsi nuovamente.
Jacqueline era comunque felice che fosse sopravvissuto. Vederlo affrontare quelle prove era stato terribile, ora voleva ricordargli che tutto ciò che aveva visto non era reale.Il lupo dal pelo grigio le balzò addosso e la fece cadere per terra, mise le sue zampe sul suo addome e iniziò a leccarle il viso. Jacqueline rise e abbracciò il collo del lupo grigio affondando il viso nel pelo morbido e caldo.
Henry guardò la scena meditabondo, stava probabilmente pensando a come avrebbero potuto riportare il ragazzo alla sua forma umana. Raccolse il Mantello dell 'invisibilità che il lupo aveva tenuto in bocca fino a quel momento dopo averlo raccolto .Jacqueline, Henry e Keya risalirono insieme le scale con il lupo grigio che li seguiva placido e contento, sembrava di emergere da un incubo.
Arrivarono davanti all'ingresso del castello e la ninfa disse loro: "Se volete potete restare per dormire e partire domattina..." era la frase più lunga e amichevole che avesse pronunciato fino a quel momento.
"Siamo onorati dalla proposta, ma credo che sarebbe meglio scendere dalla montagna e avviarci verso Nenja" rispose Henry, la ninfa glaciale annuì e li condusse al portone che si aprì al suo passaggio."Spero di rivedervi" disse in tono ,se possibile, ancora più freddo.
"Anche noi, nobile Keya, pensa al tuo regno, potente ninfa, unisciti ai ribelli e la tua montagna sarà ancora più al sicuro, potrai aiutare Auriah "
"Vi assicuro che la mia montagna è protetta benissimo" il tono era ancora più glaciale come se cosiderasse un offesa ciò che le era stato detto. Dopo queste parole chiuse il portone e lasciò i due amici fuori, nell'aria gelida.Il sole brillava fiocamente nel cielo plumbeo, nascosto da una coperta di nuvole grigie. Era caduta molta neve durante la notte perciò Henry ritenne saggio non usare i suoi poteri per sospingerli: avrebbe potuto provocare una valanga.
I pini avevano i rami interamente ricoperti di brina e ghiaccio, la neve scricchiolava sotto i loro passi. Quando il sole si affacciava dalla sua finestra di nuvole si poteva scorgere tutto lo scintillio della neve, come se mille e mille schegge di vetro fossero cadute per terra.
L'artefice dell'aria e l'artefice del fuoco precedettero tranquillamente per qualche tempo addentrandosi nel bosco, l'oro delle foglie aveva lasciato posto al candore della neve, scintillante al punto da accecare. Improvvisamente Henry si fermò,immobile , come se avesse visto un fantasma.
"Henry?" Chiamó Jacqueline.
"Shh" rispose lui voltandosi e facendole segno di tacere. Jacqueline provò a guardarsi intorno e capì cosa preoccupava Henry: nella foresta di pini si scorgevano delle ombre nere che passavano silenziosamente da un albero all' altro, le sagome sembravano vagamente umane ma si muovevano così in fretta che era impossibile distinguere cosa o chi fossero. La ragazza chiamò il suo ekèndal che le corse in mano, il contatto con la sua arma la rasserenò, il toccare il suo rame aranciato la rassicurava moltissimo e la faceva sentire protetta.Thomas scoprì i denti e si mise a ringhiare rivolto alle destra di Jacqueline.
Le si mise a fianco come per proteggerla, lei volse lo sguardo nella stessa direzione, senza però riuscire a scorgere qualcosa.Alcuni pini si mossero e cadde un po' di neve sulle spalle di Jacqueline, le entrò nel colletto e le percorse la schiena come una gelida carezza.
"Jacqueline..." disse Henry decisamente allarmato.
"Corri!" nel preciso istante in cui lo disse quattro figure nere balzarono fuori dalla foresta e li circondarono, il lupo grigio si parò davanti all'artefice del fuoco e lanciò un sonoro ringhio di rabbia. La ragazza ed Henry si ritrovarono schiena contro schiena, completamene circondati da quattro figure vestite di nero.
"Chi siete?" chiese Jacqueline imbracciando meglio la sua arma.
" Cosa volete?" la figura più alta provò ad avvicinarsi a lei, ma il lupo scattò in avanti e tentò di azzannargli una gamba, la creatura emise un gemito prolungato e agghiacciante,
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Il Regno Di Auriah
Fantasy{IN REVISIONE} Laghi dipinti d'argento dalla luna, spruzzi di profumi colorati sparsi sui prati, ombre d'animali misteriosi che si muovono di notte per il bosco. E poi si intravedono tre sagome nere, macchie di buio su una tela rischiarata. Due di l...