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-e se volessi stare qui?-
Poi inizia a camminare nella mia direzione e mi costringe a indietreggiare. Siamo a un millimetro di distanza e riesco a sentire il suo respiro sul collo

-ti levi o pensi di stare lì tutta la serata?- dico infastidita
-ti potrei stare anche più vicino- risponde facendo un sorrisetto malizioso

Dio quanto lo odio quando fa così, anzi, quanto lo odio in generale!

In qualche secondo riesco a divincolarmi.
Lui mi guarda stupito, probabilmente dal fatto che non lo avessi trattato come si aspettava, ed esce, ma mi ero stancata. Mi ero stancata di non dormire,Mi ero stancata dei suoi sorrisetti, Mi ero stancata dei suoi commenti e Mi ero stancata di lui.

Apro l'armadio e inizio a guardare quei pochissimi vestiti da sera che ho.
Ci impiego mezz'ora e alla fine scelgo un top bianco, una gonna nera a vita alta che arriva al ginocchio e le mie amate al star alte nere. Nulla di speciale. Non sono una persona elegante e, quei trampoli dove la possibilità che io cada è superiore al 100% , non mi hanno mai attirata.

Prendo i vestiti e vado in bagno, chiudendo a chiave la porta, iniziando a cambiarmi.
Poi mi trucco, facendo una linea di eyeliner, mettendo il mio solito quintale di mascara e un rossetto bordaux. Mi stiro i lunghi capelli castani e sono pronta.

Si okay, sono vergine ma non sono mai stata una che si chiudeva in casa la sera. Sono sempre andata in molte discoteche e mi sono spesso, se non sempre, ubriacata, semplicemente non mi portavo a letto chiunque mi passasse davanti.
Forse se non fosse stato proprio per Giulia non mi sarei mai mossa di casa, ma lei ha sempre adorato uscire la sera e socializzare e per un po' aveva dovuto trascinarmi, ma poi avevo iniziato a bere e quindi a divertirmi, nonostante le intenzioni di molte persone in discoteca, io ero sempre riuscita a rispondere a chiunque mi infastidisse.
Giulia aveva anche incontrato il suo ragazzo, Zack, in una discoteca.

Scendo le scale trovando Colin seduto sul divano intento a osservare il telefono.

-possiamo andare- si gira sentendo la mia voce e si alza senza proferire parola.

Saliamo in macchina.

-sai che vestita in questo modo sarà pieno di ragazzi che ti salteranno addosso- fa una faccia schifata
-ti interessa?- rispondo alzando un sopracciglio
-Non voglio che tu venga a lamentarti da me quando un ragazzo ti spezzerá il cuoricino...-
-Colin! Quel ragazzo mi ha solo usatoooo! Gnegnegne- dice imitando la mia voce
-io non parlo così!- borbotto e lui fa una risatina

-

Arriviamo davanti a una casa grandissima... Più o meno come la mia

-non mi sembri sorpresa dalla casa, come mai?- mi guarda interrogativo
-anche la mia è così- rispondo sbrigativa

Odio parlare di questa cosa.
Quando le persone scoprono che sei ricca, magicamente si trasformano.

Penso che lui voglia chiedere qualcosa ma si sta trattenendo probabilmente notando il fatto che io non ne voglia parlare.

-chi siamo venuti a prendere?-
-miei amici, te l'ho detto. Hai la memoria a breve termine per caso?- dice lui ridacchiando
-vorrei poterti chiedere se anche la tua intelligenza sia a breve termine  ma, ahimè, è inesistente.- rispondo acida
-ragazzina, tu devi smetterla di rispondermi così- dice in tono tranquillo
-scusi signore, non volevo offenderla- dico sarcastica e lui ridacchia

Dopo pochi minuti passati a litigare le portiere si aprono, rivelando due ragazzi.
Uno biondo, con gli occhi azzurri, alto e con un pearcing al sopracciglio, e l'altro, castano, occhi marroni e anche lui molto alto.
Sono tutti e due dei bei ragazzi.

-buonasera- dice il biondino -abbiamo ospiti!- continua -io sono Alan-

-Tiffany- dico svogliatamente
-si, è la mia coinquilina- dice Colin

-beh, piacere, Maxwell ma chiamami Max- dice il moro
-si, okay- rispondo annoiata

Vedo le espressioni stupite dei due ragazzi per il mio comportamento, mentre Colin se la ride beatamente.

-Colin, so che il tuo cervello è limitato, ma potresti smettere di ridere e guidare prima che io diventi vecchia?-
I ragazzi ridono di gusto mentre Colin sbuffa e mette in moto

-

Arriviamo davanti a una discoteca e appena scendiamo dalla macchina Colin mi si affianca.

-confermo quello che ti ho detto prima-
-Colin, devi capire che spari talmente tante cazzate che è difficile capire di quale parli- dico annoiata
-sei sempre così gentile!- risponde sarcastico
-comunque intendevo sul fatto di stare attenta ai ragazzi-
-certo mamma- dico alzando gli occhi al cielo
-non sto scherzando Tiffany!- mi si para davanti
-si, okay... Quando hai finito dimmelo- dico acida per poi accelerare il passo

Stava esagerando. Prima fa il coglione menefreghista, poi si porta a letto un'intera scolaresca, poi diventa sfacciato e ora fa il ragazzo gentile che si preoccupa. Con me non funziona così. Attento a giocare con il fuoco, Colin Baker, rischi di scottarti.

Perché tu in fatto di menefreghismo sei innocente vero?
Io almeno sono coerente: lo sono sempre con tutti!

Ne approfitto per fumare una sigaretta e mi si affianca quel Alec. Cosa vuole quest'altro coglione?

Alan
Giusto, Alan! Ecco come si chiamava!

-ehi bellissima-
-ho un nome e gradirei fosse usato- dico acida senza guardarlo
-come siamo cattive!- ridacchia
-comunque, ti va di entrare e bere qualcosa?-
-senti, Alec, Alan o come cazzo ti chiami- continuo -non sono proprio il tipo, per cui se vuoi scompare, entra e i tuoi desideri saranno avverati- dico in modo teatrale -altrimenti, non rompere i coglioni- dico per poi fare un tiro di sigaretta

-wow, mi piaci! Ci vediamo dopo tiffany- risponde sorridente per poi avviarsi verso l'entrata

Sarà una lunga serata.

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Ce l'ho fatta! Sono tornata con un nuovo capitolo! Contente? Spero non faccia schifo😅

Ciao😘

Autodifesa. ~storia di Coinquilini~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora