Capitolo 25

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Aurora Pov
Ieri è stata una bellissima giornata.
Ci siamo divertiti tanto.
Stamattina,dopo aver fatto colazione,abbiamo preparato le valige e siamo partiti per tornare a casa.
Non manca molto ad arrivare,anzi poco tempo.
A dire la verità mi è mancata un po' casa mia.
Siamo tutti in macchina,io e Michele avanti mentre gli altri sono dietro.
Sono le 11:00 e siamo quasi in città,non vedo l'ora.
Stamattina,mentre facevo colazione,mi è arrivato un messaggio.
Inizialmente pensavo fosse mia madre ma,mentre il display lampeggiava ho notato che il destinatario era Jordan.
Non so perché mi ha chiamata ieri.
Ma prima scompare quando ne ho bisogno e poi si presenta senza un motivo.
Questa situazione non mi quadra.
Pomeriggio lo chiamerò per avere chiarimenti.
Michele non sa nulla per fortuna,altrimenti si sarebbe arrabbiato.
Non volevo creare un secondo litigio.
Abbiamo deciso che su ciò che è successo sabato non diremo niente a nessuno.
È stato un malinteso anzi,piú che malinteso,un attimo di rabbia... chiamiamolo un 'tuffo nel passato'.
Di solito anche una minima cosa fa riaffiorare avvenimenti passati,e quella sera è successo proprio questo.
Ma ora basta pensarci,adesso dobbiamo semplicemente cercare di dimenticare... farà bene a tutti,soprattutto a Giorgia.

***
Finalmente siamo arrivati!
Abbiamo prima accompagnato Rory,poi Marcus, poi Stephan.
Una volta arrivati a casa mia,prendo la mia borsa ed entriamo in casa io,Michele e Giorgia.
"Sono a casa" urlo
Mia mamma si affaccia dalla cucina
"Bentornati" dice sorridendo
"Ciao mamma" dico abbracciandola,e subito dopo saluta Giorgia e Michele
"Allora com'è andato il weekend?"ci chiede
"Molto bene" rispondo evitando i dettagli
"Vi siete divertiti?"
"Tantissimo..signora devo dirle che sua figlia fa dei dolci squisiti"
"Siamo in due lo sai?anch'io ne faccio dolci"
"Ecco da dove hai ereditato la tua dote" dice lei con sguardo furbo
Scoppio in una risata che coinvolge tutti
"Però mamma devi sapere che sono la sua pasticcera personale"
"Bhe ma questo è ovvio"
"Certo mia cara"
"Bene noi andiamo a casa,cosi salutiamo la mamma" dice Michele "Si andiamo" dice Giorgia
"Michele?" Lo chiama mia mamma
"Ditemi signora" dice lui educatamente
"Ti ho detto tante volte di darmi del tu"dice sorridendo...."se volete potete pranzare qui,senza problemi"
"Non si preoccupi davvero"
"Bhe allora stasera" mi intrometto io
"Certo che sì" dice mia mamma
"Va bene allora a stasera"dice e poi si volta verso di me"pomeriggio ti va di uscire?" Mi chiede
"Si..poi ci sentiamo per l'ora..e comunque stasera è invitata anche Giorgia" mi guarda e sorride "farò anche il dolce solo per te"
"Ti adoro" e mi salta addosso abbracciandomi
"Allora mi adori solo per i dolci..." dico con faccia delusa
"Ma no...ti adoro perché sei come una sorella per me oltre che cognata" dice sorridendomi
Ricambio il sorriso.
Subito dopo li accompagno alla porta.
"Ci vediamo più tardi allora" dice Michele
"Certo che sì" mi da un lieve bacio a stampo
"Dai piccioncini avrete tempo dopo per i baci"dice Giorgia
"Bene mia sorella è una rompi scatole,perciò devo andare" cerca di dire piano
"Guarda che ti ho sentito fratellino" gli dice appoggiata allo sportello dell'auto.
Ridiamo entrambi e aspetto sulla soglia della porta e lo vedo accelerare e andare via.

***
Dopo aver fatto una doccia e messo a posto i vestiti mi sdraio sul letto cercando di rilassarmi.
Ma nel momento in cui sto per chiudere gli occhi qualcosa cattura la mia attenzione:un foglio bianco.
"Ma certo la lettera!" Esclamo
Come ho fatto a dimenticarmene?
Per fortuna è ancora intatta e sono contenta che nessuno l'abbia aperta.
Nella parte esterna non vi è scritto nulla, nemmeno un indizio.
Perciò decido di aprirla.
Leggo parola per parola,e dire che sono scioccata è poco.
Ma in tutta la lettera una semplice frase cattura la mia attenzione
"La pagherai cara.Te la sei cercata!"
"No no no ti prego fa che non sia lei,ti supplico..Sto così bene da quando non c'è"
Sono senza parole.
La lettera scivola dalle mie mani cadendo a terra.
Passano una frazione di secondi.
Dopo essermi ripresa decido di nasconderla.
Nessuno dovrà sapere nulla, tantomeno lui!
So cosa farà nel momento in cui verrà a sapere della lettera,andrà a cercarla.
Nonono.
Non succederà niente del genere.

Michele Pov
"Che bello, finalmente a casa!"
Vedo Giorgia entrare in camera mia e sdraiarsi accanto a me
Si accocola nel mio petto e sento un piccolo singhiozzo
"Ehy che succede?" Le chiedo spostando i capelli dal dolce volto di mia sorella
"Ti devo parlare,ho bisogno di qualcuno con cui confidarmi"
"Chiama Aurora"
"È una cosa che riguarda noi due e qualcun'altro."
"Chi?" La vedo attorcigliarsi le punte dei capelli: è visibilmente agitata
"Giorgia che succede?"
"Ecco... Vedi... Ricordi sabato? Ciò che è successo?"
Mi aspettavo di tutto,ma non che mia sorella venisse a parlarmi del casino di quella sera
"Si.. ricordo" dico con una punta di acidità mista a tristezza.
"Bhe quella sera quando sei andato via io sono andata in camera con Stephan..L'ho medicato e poi mi sono addormentata in camera sua"
"Cosa stai cercando di dirmi?"
"Il giorno dopo tu eri a casa con Aurora se ricordi,mentre noi eravamo usciti a fare due passi e bhe li abbiamo parlato..Diciamo che si è 'dichiarato'" dice mimando le virgolette
Sto per parlare ma mi interrompe
"Ti prego non prendertela e non ti arrabbiare.L'ho raccontato a te perché sei l'unico che mi può aiutare e sei mio fratello"
Adesso sta piangendo.
Il suo volto è rigato dalle lacrime.
La stringo forte a me rassicurandola.
Parliamo per un po' e mi confida che anche lei prova qualcosa per lui,che con lui sta bene e si sente al sicuro.
Sono sicuro che Stephan potrà renderla felice.
Se questo è ciò che vogliono non lo proibisco né tantomeno ho intenzione di ostacolarli, soprattutto ora che so la verità su quella sera.
Quella sera... è da dimenticare assolutamente
Stefano si prenderà cura di lei.
"Quindi è un si?" Mi chiede e vedo nei suoi occhi la speranza.
La speranza di poter essere felice.
"Certo che è un si...È il mio migliore amico,lo conosco e so che ti proteggerà"
Mi abbraccia forte ripetendo 'grazie' 'ti voglio bene'
"Ma ciò non significa che se si comporta male non lo possa picchiare"
"Stai tranquillo...Si comporterà bene"
"Lo spero, perché sei ciò che ho di più caro...Tu Aurora e mamma siete le donne della mia vita"
"Lo so fratellino"
"Bhe ora devo chiamare Aurora,e comunque ne dobbiamo parlare con mamma e papà"
"Certo che sì"
Sorride e va in camera sua
Prendo il cellulare per chiamare Aurora.
"Pronto?"
"Ehy"
"Allora vuoi uscire?"
"Ehm...Si okay...Dove ci vediamo?"
"Ti passo a prendere alle sei"
"Okay a dopo"
Tuu.tuu.tuu
Ha riattaccato?Non ha mai riattaccato in questo modo.
Che le sia successo qualcosa?
Non credo
Però era abbastanza agitata..
Cercherò di scoprirlo quando passo a prenderla... Sperando voglia dirmelo.
Ma so già che sarà difficile

Aurora Pov
Sono agitatissima. Forse se n'è accorto? Non lo so.
Oddio.
Non so che fare.
Mi ostacolerà di nuovo la vita.
Perché è tornata?Gli aveva parlato chiaramente...Ma sicuramente non vorrà capire.
La odio con tutta me stessa.
Per evitare di pensare a quella lettera inizio a prepararmi e appena controllo la sveglia segna già le 17:55
"Wow sono in anticipo"
Scendo al piano inferiore
"Ehy mamma vedi che io esco con Michele"
"A che ora venite?"
"Mh..Non saprei...Per le 20:00?"
"D'accordo allora.. Verrà anche Giorgia?"
"A cena si"
"Bene allora"
"Mamma io vado.. è arrivato"
"Va bene a dopo tesoro"
Esco dal portone e salgo in auto.
Lui non deve saperlo.
Non deve sapere nulla.
"Ehy"
Si avvicina e mi bacia.
Gli sorrido..Anche se si capisce che fingo
"Mi spieghi che ti succede? è da quando ti ho chiamata che sei agitata... Cos'è successo?"
Ecco come non detto.
Non so perché quando sono uscita dalla mia stanza ho messo in borsa la lettera.
"Nulla...Non succede nulla.. Sarà stanchezza"
Siamo arrivati al parco e spegne il motore
"Aurora ti conosco molto bene,capisco quando sei agitata o spaventata.Avanti che succede?"
"Ehm...Non posso dirtelo"
"Come?" Si sta irritando
Prendo un bel respiro
Istintivamente prendo la lettera e gliela porgo
"Ieri mi ha chiamata mia mamma quando eravamo in quella casa dicendomi che era arrivata questa lettera per me.. Pomeriggio l'ho letta e ho immaginato chi fosse e ciò mi ha...Agitata"
Vedo lui mentre legge la lettera e cambia espressione
"Cosa?Come si è permessa minacciarti?La deve smettere..Le dovrò parlare"
"Cosa?No no non farai nulla tu. Michele lascia stare"
"Vuoi vivere nella minaccia di una psicopatica?"
"Bhe no..Ma penso sia opportuno aspettare..Non so forse arriverà qualcos'altro o forse no... Semplicemente aspettiamo"
Mi guarda..È molto arrabbiato,lo si vede...Io invece lo sono peggio di lui e si aggiunge l'agitazione.
Chissà quando finirà tutto questo.

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