Arrivati a scuola io e mio fratello ci salutiamo e ci dirigiamo verso le nostre classi. Arrivata in classe tutti mi guardano con aria strana. Dev'essere successa qualcosa che riguarda me, qualcosa che devo scoprire. Senza pensarci due volte vado a sedermi al mio posto. Penultima fila a destra. La mia compagna di banco, Alis, mi fa cenno di sedermi e inizia a parlare.
" Ricordi i compiti di geografia della scorsa settimana?"- mi chiede.
" Certo... chi se li dimentica quei compiti." Penso che sia proprio questa la causa del silenzio tombale che regna in classe questa mattina.
" Allora ragazzi.."-dice con tono maligno la prof. di geografia.
" Ora vi consegnerò i compiti della scorsa settimana. Avete tutta l'ora per riflettere sui vostri errori."
Dopo averci squadrati inizia a chiamare per cognome ognuno di noi fino a quando non arriva il mio turno.
" Signorina Brow" mi lancia un occhiataccia e io rabbrividisco. Mi alzo e vado dritta alla cattedra senza gurdare in faccia nessuno.
" Vede signorina.."- ringhia la prof.
" il suo compito è uno dei peggiori."- continua.
Dopo queste parole ho subito capito che sono altamente fottuta. Vedo il bel 2 scritto in rosso sul mio compito.
"Può andare al suo posto."- dice determinata.
Mi avvio verso il mio banco e Alis mi guarda come si guarda un bambino indifeso. Odio essere guardata in quel modo.
"Non ti preoccupare."- sussurra mentre la prof. continua la strage.***
Finalmente è arrivata l'ora del compito di matematica. Ci dividiamo e Alis mi lancia un occhiata rassicurante. La prof. ci consegna i compiti.
Nulla di complicato come gia avevo previsto. Risolvo tutto un un batter d'occhio e sono la prima a consegnare il compito.
" Ci avrei scommesso"- mormora la prof.
" Come scusi?"- le chiedo perplessa.
" Oh niente."
Faccio per girarmi e tornare al mio posto ma subito dopo mi sento dire.
" Mi dispiace. Ho saputo del compito."
" Bene. Benissimo. Ora i risultati del mio compito sono diventati di dominio pubblico."-urlo. Esco furiosa dalla classe senza essere diretta da qualche parte. In fondo mi dispiace del risultato. Non che a me importa, ma ai miei si. E di sicuro non uscirò per almeno un mese. Continuo a camminare e mi ritrovo davanti una porta con la targhetta " 3F ". Mi avvicino per origliare ma qualcuno dall'altra parte apre la porta e improvvisamete mi ritrovo a terra.
" Stai più attenta la prossima volta. Origliare è da maleducati"- mi dice un ragazzo. Lo guardo negli occhi per un minuto. Sono di un verde intenso. Poi senza scusarsi si allontana. Mi alzo e decido di seguirlo, ma mi accorgo che è una pessima idea. Il ragazzo dagli occhi verdi si è accorto che lo stavo seguendo e mi lancia una brutta occhiata.
" Non mi hai ancora detto come ti chiami. E non mi hai aiutato nemmeno ad alzarmi. Sei tu il maleducato."
" Come mi chiamo non sono affari tuoi. E ti puoi anche alzare da sola. Dio ci ha donato due braccia e due gambe apposta. E anche un cervello ma da quel che vedo dev'essersi dimenticato di te."
Dopo quella frase mi innervosisco più che mai e gli tiro un ceffone. Vedo il suo sguardo carico di rabbia. é dannatamente bello. Senza pensarci due volte corro via verso la mia classe. Entro e tutti mi guardano.
" Signorina Brown venga qui immediatamente. "
Mi avvio verso la cattedra e la prof. mi dice sottovoce:" Capita a tutti una giornata storta puoi tornare a sederti ora."
Ho sempre adorato quella prof. Strana ma allo stesso tempo gentile. é una che ti capisce.***
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QUEI FOTTUTI OCCHI VERDI
RomanceTessa è una ragazza abbastanza strana. Ha pochi amici tra cui la sua compagna di banco. Ma dopo l'incontro con il ragazzo dagli occhi verdi il suo mondo verrà totalmente scombussolato da quest'ultimo. Ma niente è facile. Numerosi ostacoli cercherann...