Capitolo 2

21 6 0
                                    

Arrivati a scuola io e mio fratello ci salutiamo e ci dirigiamo verso le nostre classi. Arrivata in classe tutti mi guardano con aria strana. Dev'essere successa qualcosa che riguarda me, qualcosa che devo scoprire. Senza pensarci due volte vado a sedermi al mio posto. Penultima fila a destra. La mia compagna di banco, Alis, mi fa cenno di sedermi e inizia a parlare.
" Ricordi i compiti di geografia della scorsa settimana?"- mi chiede.
" Certo... chi se li dimentica quei compiti." Penso che sia proprio questa la causa del silenzio tombale che regna in classe questa mattina.
" Allora ragazzi.."-dice con tono maligno la prof. di geografia.
" Ora vi consegnerò i compiti della scorsa settimana. Avete tutta l'ora per riflettere sui vostri errori."
Dopo averci squadrati inizia a chiamare per cognome ognuno di noi fino a quando non arriva il mio turno.
" Signorina Brow" mi lancia un occhiataccia e io rabbrividisco. Mi alzo e vado dritta alla cattedra senza gurdare in faccia nessuno.
" Vede signorina.."- ringhia la prof.
" il suo compito è uno dei peggiori."- continua.
Dopo queste parole ho subito capito che sono altamente fottuta. Vedo il bel 2 scritto in rosso sul mio compito.
"Può andare al suo posto."- dice determinata.
Mi avvio verso il mio banco e Alis mi guarda come si guarda un bambino indifeso. Odio essere guardata in quel modo.
"Non ti preoccupare."- sussurra mentre la prof. continua la strage.

***
Finalmente è arrivata l'ora del compito di matematica. Ci dividiamo e Alis mi lancia un occhiata rassicurante. La prof. ci consegna i compiti.
Nulla di complicato come gia avevo previsto. Risolvo tutto un un batter d'occhio e sono la prima a consegnare il compito.
" Ci avrei scommesso"- mormora la prof.
" Come scusi?"- le chiedo perplessa.
" Oh niente."
Faccio per girarmi e tornare al mio posto ma subito dopo mi sento dire.
" Mi dispiace. Ho saputo del compito."
" Bene. Benissimo. Ora i risultati del mio compito sono diventati di dominio pubblico."-urlo. Esco furiosa dalla classe senza essere diretta da qualche parte. In fondo mi dispiace del risultato. Non che a me importa, ma ai miei si. E di sicuro non uscirò per almeno un mese. Continuo a camminare e mi ritrovo davanti una porta con la targhetta " 3F ". Mi avvicino per origliare ma qualcuno dall'altra parte apre la porta e improvvisamete mi ritrovo a terra.
" Stai più attenta la prossima volta. Origliare è da maleducati"- mi dice un ragazzo. Lo guardo negli occhi per un minuto. Sono di un verde intenso. Poi senza scusarsi si allontana. Mi alzo e decido di seguirlo, ma mi accorgo che è una pessima idea. Il ragazzo dagli occhi verdi si è accorto che lo stavo seguendo e mi lancia una brutta occhiata.
" Non mi hai ancora detto come ti chiami. E non mi hai aiutato nemmeno ad alzarmi. Sei tu il maleducato."
" Come mi chiamo non sono affari tuoi. E ti puoi anche alzare da sola. Dio ci ha donato due braccia e due gambe apposta. E anche un cervello ma da quel che vedo dev'essersi dimenticato di te."
Dopo quella frase mi innervosisco più che mai e gli tiro un ceffone. Vedo il suo sguardo carico di rabbia. é dannatamente bello. Senza pensarci due volte corro via verso la mia classe. Entro e tutti mi guardano.
" Signorina Brown venga qui immediatamente. "
Mi avvio verso la cattedra e la prof. mi dice sottovoce:" Capita a tutti una giornata storta puoi tornare a sederti ora."
Ho sempre adorato quella prof. Strana ma allo stesso tempo gentile. é una che ti capisce.

***

QUEI FOTTUTI OCCHI VERDI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora