“No, Ruth, non lo farò mai!” Ripetè Evleen per la terza volta quella mattina, chiudendo il suo armadietto e dirigendosi verso il laboratorio di biologia, naturalmente seguita da Ruth.
“Ma perché? Sei l'unica che ha davvero la stoffa del capitano in quella squadra!” Cercò di persuaderla Ruth per l'ennesima volta, ma Evleen non era intenzionata a cambiare idea.
“Ruth, non voglio attirare attenzioni in questa scuola, ok?”
“Il quartiere è piccolo, tutti sanno chi sei, non c'è bisogno che tenti di non dare nell'occhio!”
Ciò che Ruth non aveva capito è che Evleen non voleva di nuovo essere sulla bocca di tutti nella scuola, per non attirare di nuovo cattive attenzioni. Alle medie venne presa in giro da un gruppo di ragazzine per la sua “fama”, ma riuscì comunque a cavarsela e a tenere testa a quelle ragazze per il suo carattere forte, ma non aveva nessuna intenzione di ripetere la stessa storia ancora.
“Ruth, è no!”
“Da' almeno la candidatura e dopo prendi una decisione!”
“Ho detto di no!” Rispose, quasi urlando. Quando Ruth ci si metteva di impegno, diventava venale.
Ruth sospirò. “E va bene! - suonò la campanella – Ci vediamo a pranzo!” Concluse, affrettando il passo verso l'aula di letteratura.
Evleen entrò nel laboratorio di chimica e si andò a sedere al suo posto. Si aspettava che accanto a lei si sedesse Cece Handerson, ma quel posto rimase vuoto.
Il professor Campbell stava per iniziare la lezione, ma venne interrotto da qualcuno che bussò alla porta e poi la aprì.
“Buongiorno! - esclamò il ragazzo che entrò dalla porta – Mi scusi il ritardo, ma sono nuovo!” Il ragazzo sorrise, causando un boom di ormoni nelle ragazze.
“Mh, qual è il tuo nome?” Chiese il professor Campbell.
“Jason Marshall!”
“Ok, Jason, puoi andarti ad accomodare accanto ad Evleen.”
Ovviamente il nuovo arrivato doveva sedersi accanto a me. – pensò Evleen - Quale persona più adatta poteva dare il benvenuto al nuovo Mister Bellezza della scuola?
“Ciao, io sono Jason!” Il ragazzo pose la sua mano ad Evleen che non tardò a stringerla.
“Evleen.” Lo guardò per un momento nei suoi occhi verdi e poi tornò a guardare il professore spiegare la lezione.
“Ti piace la chimica?” Domandò Jason a voce bassa per non farsi sentire dal professore.
“No.” Rispose Evleen seccata, sempre con voce bassa.
“E come mai hai scelto questo corso?”
“Perchè è uno di quelli che da' più crediti.” E perchè è quello meno popolato da stupidi.
“Davvero? Io non sono americano, quindi devo ancora imparare come funziona questa cosa dei crediti. Ti andrebbe di spiegarmela?”
Evleen stava per perdere la pazienza, ma si trattenne. “Non mi sembra il momento.”
“Hai ragione.” Jason rimase in silenzio e Evleen, per un momento, quasi si era convinta che sarebbe rimasto così fino la fine della lezione. “Dopo che lezione hai?” Continuò Jason.
Evleen alzò la mano per attirare l'attenzione del professore che non tardò a chiederle cosa fosse successo. Jason pensò che Evlenn volesse dire al professore che lui la stava infastidendo.