Capitolo Sedici.

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Capitolo Sedici.

-Bel- sussurra una voce roca al mio orecchio, interrompendo i miei sogni. -Amore mio, è ora di svegliarsi- dice prima di riempire il mio viso di teneri baci, facendo comparire un sorriso sulle mie labbra.

Un lamento abbandona la mia bocca, allungo braccia e gambe, poso le mani sulle sue spalle e apro gli occhi, incontrando i suoi.

-Buongiorno- sussurro con voce assonnata, prima di sbadigliare e coprire le mie labbra con una mano.

-Buongiorno amore mio- sfiora il mio naso con il suo, mentre un sorriso gli illumina il viso. -Come stai?- chiede dolcemente aumentando la stretta intorno al mio corpo.

-Bene- rispondo posando la testa sul suo petto caldo. Il fuoco del camino, durante la notte, si è spento, la stanza si è raffreddata e, per ripararci dal freddo, ci siamo coperti con un telo bianco trovato in un angolo buio della stanza.

Afferra una mia mano, la porta davanti alle sue labbra e ci lascia un bacio. -Ti amo- sussurra ed io porto entrambe le mani sul suo viso ad accarezzargli le guance.

-Anche io, amore mio- dico sinceramente, aprendogli il mio cuore, facendolo sorridere.

Posa le labbra sulle mie delicatamente, quasi avendo paura che possa rompermi in mille pezzi, prima di alzarsi in piedi in tutto il suo splendore. Arrossisco, quando si accorge che lo sto fissando, e distolgo lo sguardo imbarazzata.

Ridacchia e inizia ad indossare i suoi vestiti. -Il sole sta per sorgere, dobbiamo tornare a Palazzo- dice diventando improvvisamente serio.

Annuisco e mi alzo in piedi. Indosso la sottoveste, il vestito e, prima che possa chiedergli di allacciare i bottoni, sento le sue dita sfiorarmi la schiena.

-Grazie- sorrido e lui ricambia debolmente.

Che cos'ha?

Perchè il suo umore è cambiato all'improvviso?

Sistemo il telo accanto al camino ed esco dalla casa, seguita da Douglas. Sale sul suo cavallo, già sellato, mi porge una mano e mi aiuta a raggiungerlo. Circondo la sua vita con le braccia e appoggio una guancia sulla sua schiena, mentre lui afferra le redini del suo, e del mio cavallo, per dare un colpetto con il frustino al cavallo e partire.

***

Aumento la stretta intorno al suo corpo, una volta oltrepassato il cancello del Palazzo, intenzionata a non lasciarlo andare. Si avvicina alle stalle, scende dal cavallo e stringe le redini sulla staccionata di legno, per poi aiutarmi a scendere prendendomi per la vita.

Sistemo il vestito lungo le gambe ed alzo lo sguardo su di lui. Inarco le sopracciglio quando lo vedo impegnato ad osservare un punto alle mie spalle.

Mi volto, per vedere che cosa sta succedendo, vedo due guardie accanto ad una carrozza e dalle scale, alcuni secondi dopo, compare la Principessa Anne, con i polsi legati con una corda ma perfettamente vestita e pettinata, scortata da una guardia.

-Non posso crederci- sussurra, prima di incamminarsi verso l'entrata principale del Palazzo ed io lo seguo. -Fermi!- alza il tono della voce attirando la loro attenzione.

-Vostra maestà- chinano il capo in segno di rispetto.

-Che cosa state facendo?- chiede riducendo gli occhi a due fessure.

-Sua maestà, il Re, ci ha ordinato di scortare vostra sorella in Irlanda del
Nord- dice la guardia accanto alla Principessa alzando lentamente lo sguardo.

Sospira e noto i suoi occhi diventare lucidi. -Lasciateci un momento da soli, per favore- si passa una mano davanti al viso avvicinandosi alla sorella.

-Come volete, Signore- china nuovamente il capo e, dopo aver richiamato le due guardie accanto alla carrozza, si allontana.

-Anne- sussurra Douglas con le lacrime agli occhi stringendo tra le braccia la sorella che, avendo le mani legate, chiude gli occhi e nasconde il viso nell'incavo del collo del fratello, godendosi le sue carezze. -Mi dispiace, non sono riuscito a far cambiare idea a nostro padre. È tutta colpa di Wolsey, deve marcire all'inferno!- esclama aumentando il tono della voce, incurante delle guardie a pochi metri da noi.

-Non preoccuparti, Douglas, starò bene- sorride dolcemente sciogliendo l'abbraccio e accarezzando una guancia del fratello.

-Quando prenderò il potere, tornerai. Non m'importa di chi ti sia innamorata, sei mia sorella e questo non cambierà mai- a queste parole, noto della lacrime rigare le guance della Principesa ma, Douglas, prontamente le asciuga.

-Grazie- lo ringrazia, prima di puntare lo sguardo su di me, sorridere e sussurrare qualcosa all'orecchio di Douglas, che sorridere facendomi arrossire.

-Vieni Bel- allunga una mano verso di me ed io, dopo aver controllato che nessuno ci stia guardando, l'afferro. -La amo, Anne. Diventerà la mia Regina- lascia un bacio sulla mia tempia ed io sento il mio cuore riscaldarsi alle sue parole.

Non posso credere che lo abbia detto alla Principessa.

-Sono felice per voi. Hai scelto proprio una brava persona, fratellino- sorride sinceramente. -Posso parlare con te, da sole, un minuto, Isobel?- mi chiede, annuisco
rivolgendo uno sguardo a Douglas che, senza dire una parola, si allontana.

-Che cosa posso fare per voi, maestà?- chino il capo in segno di rispetto.

-Non sono più una nobile, Isobel- mi riprende con un sorriso, facendomi raddrizzare la schiena.

-Mi dispiace, i-io...- mi interrompe posando una mano sulla mia spalla.

-Non devi dispiacerti, sapevo sarebbe successo- sospira e noto un velo di tristezza dipingersi sul suo viso. -Ma, non sono voluta rimanere da sola con te, per parlare di questo- continua attirando la mia attenzione. -Voglio che tu ti prenda cura di Elena. È tutto ciò che ho e, sapere che è qui da sola, senza di me, mi spaventa. Tu sei una brava persona e, sono sicura, che vedrà in te una figura materna da cui prendere esempio. Sei libera di non accettare, è solo un mio desiderio- sorride e, a causa della gioia, la felicità, che mi trasmettono le sue parole le lacrime scivolano sulle mie guance.

-Lo farò, Principessa- annuisco e stringo le sue mani tra le dita. -Sarà un piacere per me farlo- dico sinceramente, facendola sorridere.

-Grazie Isobel. Sono in debito con te- avvicina le labbra al mio orecchio, per poi sussurrare. -Prenditi cura anche di Douglas, avrà bisogno di te in questo momento- si allontana ed io annuisco, prima che Douglas e le guardie si avvicinino a noi.

-Dobbiamo andare, maestà- dice una delle guardie afferrando un braccio della Principessa, ricevendo un'occhiataccia da Douglas.

-Arrivederci, maestà- si inchina la Principessa, per poi alzare lo sguardo con un sorriso sulle labbra e gli occhi colmi di lacrime.

-Arrivederci- entrambi chiniamo il capo, prima che venga trascinata all'interno della carrozza. Unadelle guardie prende il posto di guida, afferra le redini e, dopo aver colpito i cavalli parte, sparendo all'interno della nebbia.

Buonasera lettrici/lettori!
Scusate se non ho aggiornato prima, ma è stata una lunga settimana piena di impegni scolastici.
Spero che il capitolo vi piaccia. Lasciate un commento per farmi sapere che cosa ne pensate e votate, votate, votate. :*
2,1K visualuzzazioni superate? Ma io vi adoro!
Ringrazio dalla prima all'ultima lettrice.
Alla prossima.

Il Principe E La Serva.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora