extra chapter

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<Gestire una scuola non è così facile come Hale lo faceva sembrare! E' un incubo!> esclama esasperato Ashton, quando si siede alla sua scrivania dopo aver trottato come un asino da una classe ad un'altra.

<Pensa crescere un'adolescente che non fa altro che far volare oggetti e fa crescere piante per tutta casa, dalla mattina alla sera. Ti credi io mi diverta?> ribatte acida Kat, mentre sistema gli oggetti nell'ufficio del marito.
<Ricominciamo? Non posso internare mia figlia, solo perché non riesce a controllare i suoi poteri. Non voglio che finisca come il cugino. Non lo permetto!>
<Ash, dobbiamo farlo. Io non ce la faccio più. Per quanto ami mia figlia, non posso permettere che i suoi poteri prendano il sopravvento su di lei! Gestisci una scuola proprio per evitare questo genere di cose e vuoi permettere a tua figlia di fare il contrario?>
<Kat, smettila. È no. Basta!> sbuffa indignato il riccio, girandosi con la sedia e puntando il suo sguardo altrove.

Katherine rimane qualche altro minuto in silenzio.

<E' facile per te parlare, quando passi tutto il tempo rinchiuso qua dentro invece che a casa> afferma, per poi uscire dalla stanza, sbattendo la porta con violenza dietro di sé.

Nel frattempo sul campo di allenamento, Calum e la sua squadra stavano facendo i soliti allenamenti giornalieri.
<Bisogna essere in forma per la prossima competizione. Non possiamo permetterci di essere battuti di nuovo alla squadra di nuoto rivale. Soprattutto perché il loro allenatore è un mio vecchio amico, quindi muovete quelle gambe e fatemi cento giri di corsa per tutto il perimetro>
La squadra di nuoto rivale era allenata da Logan. Il ragazzo, dopo la morte di Matt aveva fatto richiesta di trasferimento perché la Witchcraft High School era troppo distante da dove si erano stabiliti lui e Alexandra e così adesso lavora alla Half Blood School of Arts nella parte est della contea.
Calum non è molto entusiasta poiché sono già due competizioni che perdono contro la sua squadra.
<Hey, Hood. Hai visto mio figlio?>
<No, Michael non ho visto tuo figlio. Se non te ne fossi accorto, sono occupato a lavorare.>
<Sempre di buon umore. Spero che Logan vi faccia il culo anche questa volta!> gli urla il rosso, da fuori il campo continuando a cercare il ragazzo.
<Bene ragazzi, raddoppiamo i giri. Su, correte!> soffia nel fischietto, incintando i suoi allievi a correre di più.
Ethan Clifford erano giorni che non faceva altro che evitare i suoi genitori. Nessuno sapeva cosa stesse combinando di preciso e questo metteva in allerta un po' Hayley e Mike. Erano preoccupati che potesse cacciarsi in guai seri. Aveva ereditato il potere da Michael ed era già successo che si infiammasse troppo con qualcuno e rischiasse di carbonizzarlo.

<Mike! E' sul tetto. Sta ascoltando la musica sdraiato nella serra di Kat.> esclama Hayley, andandogli incontro.

Michael annuisce e insieme, vanno sul tetto a parlare con lui.

<Ethan, cosa ci fai qui tutto solo? E quante volte ti ho detto che non voglio che fumi?> domanda Hayley alzando gli occhi al cielo e richiamando l'attenzione del figlio, che si affretta a buttare il mozzicone di sigaretta.

<Volevo stare un po' da solo e questo era l'unico posto disponibile. Sono nervoso quindi me ne sono accesa una> il ragazzo si alza con il busto, sedendosi e guardando verso i genitori.

<Lo sappiamo che non è facile quello che stai passando, ma devi anche pensare che Alex tornerà presto e si rimetterà. Ha solo problemi con i suoi poteri.> Hayley passa una mano dietro la schiena del ragazzo e Michael lo affianca al lato opposto.

<Ma non è un mostro e non capisco perché sia stato messo in isolamento!> il tono di Ethan si altera e abbassa lo sguardo.

<Nessuno ha detto che è un mostro. Ha solo bisogno di tempo per equilibrarsi>

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