Chapter 12

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Poi iniziò a farmi il solletico.
Odiavo il solletico perché non riuscivo a non ridere, non potevo farci nulla. Se iniziavo non smettevo più.
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Per mia fortuna intervenne Hayes che disse a Cameron di smetterla e così ora siamo qua, seduti a terra, a guardarci, immersi in un silenzio straziante.
Non c'è la facevo più "ok, cosa facciamo?" Chiesi ormai sfinita.
"I nostri genitori tornano sta sera, mi ha riscritto mio padre un'ora fa" disse Taylor
"Non ti ho chiesto questo"
"Tra due mesi inizia la scuola" se ne uscì Hayes dal nulla.
"Che anno devi fare?" Chiese poi rivolgendosi a me
"Devo fare 17 anni perciò, quarto" dissi un po' annoiata, sono sempre stata abbastanza brava a scuola. Mi basta prestare attenzione in classe e poi mi ricordo tutto a memoria senza il bisogno di aprire libri.

"Che bello! Anche Cam deve fare il quarto, magari finite in classe insieme" disse Nash.
Annuii leggermente.
Aspetta, cosa?!
"No!" Esclamammo all'unisono io e Cameron.
"Io non ci voglio stare in classe con questa" disse lui
" Primo: 'questa' ha un nome. E secondo: figurati se io ci voglio stare in classe con te."
"Però aspetta" dissi bloccandomi un attimo. "Quanti anni hai tu?" Chiesi confusa. "Devo farne 19 a Settembre. Sono stato bocciato due volte" adesso si spiegava tutto.
"Quando fai gli anni Ally?" Chiese Matt
Perfetto, sono così irriconoscibile anche al mio miglior amico?
Non credo di essere cambiata molto in pochi anni.

"I-il 28 Dicembre" dissi a voce bassa.
"Wow!" Esclamò Jack G dalla scala, era stato tutto il tempo su in camera sua. Quasi credevo che fosse morto.
"Cosa?" Chiesi io
"Fai il compleanno lo stesso giorno di Nash" disse avvicinandosi a noi.
"Bello" dissi, senza un briciolo di emozione.
"Già" disse poi Nash un po' perso.

Improvvisamente calò il silenzio. Nessuno parlava, si sentivano a mala pena i respiri che facevamo.
"Io vado di sopra" dissi quindi io. Non avrei passato tutto il pomeriggio in silenzio.
Mi incamminai verso la scala, velocemente salii e mi fiondai in camera.

Appena entrai un pensiero mi invade la testa
-devo mettere in ordine- il problema è che non ne avevo voglia.

Ok, da dove comincio? Mi chiesi grattandomi la nuca. Ovvio dal letto. Mi ci avvicinai e misi bene le lenzuola e le coperte. Poi sarei dovuta passare al comò, al comodino alla scrivania e infine alle cose che c'erano a terra.
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Tre quarti d'ora. Tre benedetti quarti d'ora per pulire una camera.
Inizia a pensare a mia madre che avrei rivisto sta sera e poi domani sarebbe ripartita. Pensai anche alla psicologa, dovrei iniziare ad andarci da dopodomani. Non sono pazza non ne ho bisogno e non credo che ci andrò. In fondo a cosa mi servirà? A nulla. Non ho bisogno di parlare o di 'sfogarmi' con qualcuno come dice mia madre.
Non ho niente da raccontare.
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Bussarono alla porta.
"Chi è?"
"Io" molto intelligente rispondere così. Purtroppo non avrei mai potuto sbagliare sulla voce e sull'accento.
"Entra Matt" dissi quasi subito.
Vidi la porta aprirsi e spuntare fuori la testa di Matt, sorrisi leggermente.
"Posso?" Chiese un po' insicuro.
Identico a come era da piccolo.
"Si, entra pure. D'altronde è anche camera tua"
Entrò e chiuse la porta alle sue spalle per poi rimanere attaccato alla porta senza muoversi.
"Puoi sederti sul letto eh" detto questo si avvicinò sedendosi sul letto.
"Sai..." iniziò "ieri, potrebbe esserti caduta dal portafogli una foto." disse
"Può darsi, non so. Ma, qual è il problema?" Chiesi, non capivo.
"Un collage. Con tre foto" disse
"Matt scusa ma non potresti fare un discorso? Non ti seguo"
"Beh il fatto è che una foto è mia"
Oh no. Non potevo di certo dirgli 'si ecco vedi tu eri il mio migliore amico ma a causa di tuo padre all'età di tredici anni tua madre ha deciso di trasferirsi e io adesso sono quella ragazza che insieme a Emily ha passato la notte con te a piangere e il giorno dopo alle 11:15 cioè quando dovevi andare non si è fatta viva per salutarti perché non volevo accettare la realtà'
NO.
"No, non credo. Magari ti somiglia tutti qui. Potresti ridarmela?" Dissi abbastanza velocemente.
"Certo" disse lui un po' deluso mettendo la mano in tasca estraendo la foto.
Me la porse.
"Grazie"
"L'altro ragazzo è Jacob?" Chiese
"S- oh mamma. Jacob!" dissi per poi uscire dalla camera e scendere in fretta e furia le scale ma ovviamente come poteva andare tutto bene? Non feci in tempo ad entrare in cucina che scivolai...

Mi sentii prendere, lentamente mi girai e mi trovai davanti lui. Perché? Perché tutte a me?
Mi ricomposi e tolsi le sue mani dai miei fianchi per poi entrare in cucina.
"Mi farebbe piacere almeno un grazie" disse Cameron entrando anche lui in cucina.
"Non mi sembra di averti chiesto di non farmi cadere. Potevi benissimo lasciarmi cadere" dissi prendendo il telefono e uscendo di casa andando in giardino sulle sdraio.

Uno squillo.

-ehi-
-ehi- dissi.
-sei stato veloce a rispondere- continuai
-si bhe stavo per chiamarti. Pensavo fossi morta-
-*magari*- dissi a voce bassissima.
-ti ho capito. E comunque preparati che ti porto in un posto-
-in che p- non feci in tempo a finire che sentii un biip biip che mi fece capire che la chiamata era finita. Perfetto.

Rientrai in casa e notai che in salotto non c'era nessuno. Com'è possibile che in 5 minuti di chiamata siano spariti tutti? Vabhe, Meglio. Salii le scale e entrai in camera mia per cambiarmi: canotta nera, pantaloncini bianchi, un giacchetto bordeaux e le vans grigie. Poi andai in bagno, un po' correttore, mascara e rossetto blu. Amavo i rossetti, è da quando sono piccola che li uso perché Emily ne aveva davvero tantissimi e di tutti i colori possibili e immaginabili. Uscii dalla camera e mi diressi verso la camera di Taylor per dire a tutti che stavo per uscire, ma quando ci entrai non trovai nessuno dei ragazzi. Ma dove si sono cacciati?
Salii a cura sopra e sentii delle urla. Aprii la prima porta sulla sinistra ma non c'era nessuno. Così aprii la camera dove c'erano tutti gli strumenti musicali. Niente.

Mi mancava l'ultima porta: la biblioteca. Mi avvicinai un po' e sentii la voce di Hayes dire "ragazzi secondo me non è una buona idea"
E subito dopo la voce di Aaron "io sono d'accordo con Hayes"
E poi tutti iniziarono a dire la propria opinione.

Ma di che parlavano?...

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Hallo.
Scusate il ritardo.

Spero che il capitolo vi piaccia❤❤

Ve amo.💕
Alla prossima

Vi prometto che aggiornerò presto

Tra odio e amore c'è una sottilissima linea, e io sono in mezzo||•Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora