Vagai per 3 giorni nella foresta, attratto dalle luci lontane della città.
Giunsi a Parigi all'alba del quarto giorno, ero stremato e sporco e nessuna città ha pietà per un uomo ridotto in quelle condizioni.
Durante una sola notte dovetti battere 5 briganti che attirati dalla mia spada volevano rapinarmi, così presi uno straccio e lo avvolsi intorno a "Pherenico", questo era il nome della spada, mia madre mi raccontò che in greco voleva dire "portatore di vittoria", ma mi sembrava solo portatore di sventure.
Non so perché non me ne liberai subito, chiunque al mio posto l'avrebbe gettata nel primo corso d'acqua, lasciandola lì ad arrugginire...
Ma non potevo;
Forse era il mio ultimo gesto di rispetto verso mio padre.
Provai ad arrangiarmi in molti modi e appena riuscì a fare abbastanza soldi per un pasto caldo mi recai verso una locanda.
Il nome era « Les griffes du diable » e forse finii proprio tra i suoi artigli.
Appena entrato automaticamente cercai con lo sguardo le vie di fuga più accessibili, era una fissazione che mi aveva insegnato mio padre, bisognava essere pronti sempre a tutto...
Mi avvicinai al bancone e chiesi all'oste un pasto.
L'uomo era grosso, enorme, sarà stato alto due metri e pesante come minimo 200 chili, mi guardò subito con circospezione, ma appena gli feci vedere i soldi mi diede il benvenuto con un sorriso formato da una lunga fila di denti marci, mi allontanai col piatto e mi sedetti in fondo, il più vicino possibile alla porta sul retro.
Mi sentivo finalmente al sicuro, ma appena finita la carne più schifosa che abbia mangiato (resa eccellente però dal digiuno) si avvicinarono a me 3 uomini, tutti sembravano benestanti dal modo di vestire, automaticamente allungai la mano verso la spada.
Il più alto dei tre si avvicinò e con lo stesso alito che aveva mio padre quando tornava dalla locanda mi disse:"Non vogliamo straccioni come te qua dentro, il solo vederti ci fa passare la fame, vattene oppure..."
E accompagnò le ultime parole con un gesto molto eloquente.
Non cercavo problemi, chiedendo scusa mi alzai e me n'andai, ma sentii chiaramente uno di loro che alternando ogni 4 parole con un rutto disse:"Non possiamo lasciarlo andare semplicemente, altrimenti prima o poi tornerà!"
Ma non ci feci caso più di tanto e mi allontanai dalla locanda senza dare nell'occhio.
Fuori la luna era stata oscurata dalle nubi e la visibilità in strada era ormai pessima, così girai in un vicolo per cercarmi un posto dove passare la notte.
Appena svoltato l'angolo vidi un uomo in fondo al vicolo, era uno dei tre, aveva già sfoderato la spada e si stava avvicinando a me, nell'attimo in cui poggiai la mano sullo straccio che avvolgeva la spada sentì una fitta incredibile alla nuca e per qualche secondo non vidi più nulla, quando riacquistai parzialmente la vista mi accorsi di essere stato preso allo spalle dagli altri due, sentivo il sangue colarmi caldo dietro la testa, tutto si stava facendo confuso, sentii i tre discutere sul cosa farne di me, e quindi vidi che sfoderarono le lame capii che la mia vita stava per finire, chiusi gli occhi aspettando l'inevitabile, cercando di immaginare cosa si provasse a morire, quando sentì un rumore sordo, come di un rametto che viene spezzato, aprii gli occhi e vidi uno dei tre disteso di fianco a me, con il collo girato in un modo innaturale.
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Legenda - La verità di Mikael
خيال (فانتازيا)[#Wattys2017] & [#Wattys2018] & [#Wattys2019] "È da tanto ormai che cammino su questa terra, ho molti ricordi che m'innondano la testa e forse è per rinchiuderli da qualche parte che ho deciso di scriverli qui, così sto cercando di catturare i miei...