Soulmates

Noah

Era intenta a leggere il suo libro,forse uno dei suo preferiti a giudicare dalla cura con cui sfogliava le pagine e gli occhi sorridevano in certi punti della lettura,come se quelle parole che ormai sapeva a memoria le dessero una scossa ala cuore.
Leggeva il suo libro senza pensare minimamente a quello che le sarebbe capitato da li a poco.

Grace Griffin era fatta così:libri,arte foto e poca autostima.

Era quello il suo mondo.Un mondo del tutto diverso da quello Noah Wilson:ragazzo bello,dannato,e desiderato da tutta la popolazione femminile della scuola.

Ma quel bel principe tenebroso non era sempre stato così.Non era sempre stato così sicuro di se.
Non era sempre stato così strafottente.
Non era sempre stato così stronzo.
Non era sempre stato così e basta.

Ma a quanto pare l'unica a conoscenza di un suo lato dolce,che poi è andato a male,era Grace.
Come?Semplice ,un tempo quella ragazza sempre in ritardo alle lezioni e il viso sporco di pittura,e quel ragazzo che andava a letto con una ragazza diversa ogni sera è imbottito di droga,erano inseparabili.Strano provare a vederli vicini o in una conversazione che non finisse con una battuta di cattivo gusto e delle lacrime da parte di lei?

Strano si,ma un tempo era così.

Noah e Grace si conoscono da quando erano bambini,hanno trascorso interi pomeriggi d'infanzia a giocare insieme e a combinare le peggio cose.Ma da quando Noah scoprì il mondo del liceo,il tempo dedicato alla migliore amica ancora incastrata alle medie,diminuii fino a sparire con frasi come"Ho trovato dei nuovi amici"e"Tu sei troppo piccola,non puoi capire"

Così poco per distruggere un'amicizia che sembrava così grande.

Tutto era cambiato in Noah;sesso,droga,e amicizie sbagliate.Si era fatto dei tatuaggi e un piercing al sopracciglio destro,lui che odiava gli aghi.
Se tutto era cambiato in Noah Wilson,Grace Griffin era rimasta la solita imbranata che preferiva un libro al sesso,una tela e dei pennelli alle droghe,e una polaroid alle amicizie sbagliate.
Entrambi avevano imparato a fare a meno di quella persona che consideravano indispensabile per la loro sopravvivenza.

-Chi stai guardando?-Noah si riprese dai suoi pensieri e si passò una mano tra i folti capelli castani ramati,neanche si era accorto di fissare la ragazza seduta da sola infondo alla mensa,con il vassoio vuoto.Lei che amava mangiare.

-Nessuno-rispose con indifferenza a Lucas,uno degli amici della sua cerchia ristretta,dove ogni ragazzo sperava di entrare,e di far parte ad una delle sue feste limitate.

Il biondo davanti a lui spostò il suo sguardo,percorrendo la traiettoria di Noah.
-Qualcuno si è preso una bella cotta per la verginella?-domandò Lucas ridendo come un coglione.

Nonostante Grace fosse fidanzata da qualche mese con Connor,non si era ancora decisa a fare il grande passo.Anche se non vedeva l'ora di non sentire più quel soprannome idiota.
Per lei non era solo perdere la verginità,ma era come dare un pezzo di te alla persona che ami.E a giudicare dall'attività sessuale di Noah,quasi metà scuola ha qualcosa di lui.

Noah strabuzzò gli occhi-Io una cotta per quella?Nemmeno morto-disse ridendo.

La gola di Noah si annodò dopo aver pronunciato quella frase.Lui aveva avuto una cotta per Grace quando avevano sette anni,era lei la sua prima cotta.Si ricordava come gli piacesse osservarla disegnare o scegliere con cura un libro da leggere sotto l'ombra del loro albero,il loro ritrovo e rifugio.

-Sicuro?È già un paio di volte che ti becchiamo a fissarla-intervenne Cole guardandolo confuso.

Era vero,un paio di volte le capitava di guardarla mentre prendeva appunti in classe,mentre si spostava i capelli dietro le orecchie o quando sorrideva.Dio,gli era sempre piaciuto il suo sorriso,anche se non ricordava più che aspetto avesse da vicino.

-Provo solo pena per lei-disse duramente,Noah trovava fastidiose le domande,o qualsiasi persona che ci tenesse a sapere le sue cose personali.Non era un ragazzo chiuso,solo non voleva sventolare i suoi affari ai quattro venti,se eri una persona importante o degna delle sue attenzioni era lui il primo a confidarsi.E fin ora non era mai successo.

Solo una persona era stata degna delle sue parole,e il suo nome comincia per G.

-Insomma guardatela-continuò il ragazzo sotto lo sguardo degli amici-costretta a stare con una amica che fa la puttanella con tutti,e un ragazzo che non hai il coraggio di farsi strada tra le sue cosce-disse guardando con disgusto i membri che si aggiunsero al tavolo con Grace.

-Tu che gli faresti-?chiuse Cole,la conversazione stava prendendo una piega pericoloso per la povera ragazza seduta a pochi ma troppi tavoli di distanza per sentire quello che il destino aveva in servo per lei.

Noah sogghignò e si passò la lingua sul labbro inferiore,mentre provava ad immaginare la ragazza tutta spettinata a sudata che ripeteva il suo nome in gemiti.
-Se avessi la secchiona per una notte,direbbe così tante volte il mio nome da dimenticare tutte le altre parole presenti nel suo vocabolario-

Una lampadina si accese nella testa di Lucas portandolo a sorridere e a strofinarsi le mani come se avesse creato un piano per distruggere il mondo.

-Ti propongo una scommessa-disse il biondo davanti a lui,mentre Noah era intento a finire il suo pranzo

-Spara-disse il moro senza far trasparire nessuna emozione sul suo volto.Non aveva paura di queste sciocchezze,lui viveva per questo.

-Tu partirai per Los Angeles tra due mesi vero?-domandò Lucas

Grace non era l'unica con una situazione famigliare complicata,i genitori di Noah come i suoi,si sono separati da qualche anno,e sua madre è andata a vivere a Los Angels.E visto che il rapporto con suo padre si stava sempre più rompendo,decise che avrebbe provato a vivere tra spiagge e ragazze in bikini.Perfetto.

Noah annuì

-Hai due mesi per portarti a letto la secchia-disse Lucas con un sorriso maligno in volto

Il moro spostò il suo sguardo sulla ragazza che in quel momento si stava scambiando fusioni con il nuovo arrivato.

-Sarà un gioco da ragazzi-