Lo guardai di nuovo in faccia e poi guardai il parco.
Era deserto; neanche l'ombra di un bambino; le altalene si muovevano a causa del vento al non c'era nessuno; neanche una sola parola si sentiva in quell' instante. solo un'atrocie silenzio.
Mi alzai dalla panchina e subito J mi guardò
-Dove vai?-
-A casa, vado a cambiarmi...vieni?-
-No tranquilla resto qui, non mi serve cambiarmi- sorrisi e tornai a casa.
Mi misi dei pantaloncin corti, una felpa corta, delle scarpe da ginnastica e presi la mia fidata mazza e la mia pistola( presi anche quella di J, mi sa che gli servirá).
Tornai al ristorante, lo vidi seduto sulla panchina e andai verso di lui.
Mi guarda sorridendo e arrossisco
-Tieni- gli do la pistola in mano e sorride guardandola, poi torna serio
-Andiamo a cercarla- iniziammo dal centro di Gotham e ci dividemmo.
Io andai nella parte Nord e lui nella parte Sud di Gotham, ero anche preoccupata per lui, avevo paura che gli succedesse qualcosa. Ma su queste cose non dovrei preoccuparmi perchè nessuno potrebbe ucciderlo.....spero.
Non la trovai da nessuna parte finché non vidi un peluche in lontananza, mi avvicinai...Era Kitty, il peluche che gli avevo regalato a J al manicomio, peró lo regalati a Jacline quando era piccola....ma lei non se ne separerebbe mai, la conosco bene.
Chiamai subito J e arrivó in un'istante con la macchina. La parcheggió in quel vicolo cieco e scese dalla macchina
-Cosa hai trovato?- mi girai verso di lui con il peluche in mano
-Jacline non se ne separerebbe mai- avevo gli occhi lucidi e J mi abbracció subito
-Puddin sto bene...-dissi asciugandomi le lacrime con la manica della felpa
-Harley, ti si vede dagli occhi che non stai bene e io odio questa faccenda- scoppiai a piangere e mi bació tenendomi stetta a se poi disse a bassa voce
-Faró qualsiasi cosa per vederti di nuovo felice- sorrido e continiuamo a cercare.
Il peluche l'ho trovato davanti a un muro, questo vuole dire che Jacline si trova dall'altra parte.
Scavalcammo il muro...era un posto nuovo, non ho mai visto questa parte di Gotham.
La strada era tutta bagnata come se avesse piovuto da giorni, c'erano molti bar chiusi con delle scritte illuminate, molti coltelli insanguinati sui tavolini ormai semi distretti e per la strada c'era un fumo molto strano.
Mi sentii osservata e subito mi vennero i brividi, percoremmo quella strada per quasi mezz'ora senza conclusioni.
Mi sedetti sul marciapiede a gambe incrociate piangendo come una ragazzina
-Con la troveremo mai, questa strada è lunghissima non finisce mai più. Non ho proprio idea dov....- sentii cadere qualcosa che fece un rumore assordante, mi stoppai di colpo e girai l'angolo per vedere cosa stava succedendo.
C'erano due uomini che stavano portando il corpo di una persona, uno teneva il corpo per i polsi e un'altro per i piedi.
Era un corpo femminile, era una razza giovane si vedeva che non era adulta.....aspetta un momento...