Capitolo 70

566 35 18
                                    

Rieccomi qua!

Scusate per l'enorme ritardo ma tra latino e greco ho tantissimo da studiare e con il cuore infranto non trovo una grande ispirazione per scrivere ...

Mi scuso di avervi tenuto sulle spine così a lungo, anche per il capitolo abbastanza corto ed infine per la conclusione alquanto orribile, ma non sapevo più cosa scrivere, dunque ho deciso di tagliare e di passare al capitolo successivo, che credo proprio comincerò a scrivere questa sera.

Comunque, vi ripeto che potete seguirmi su Twitter come @writebradley (FATELO!) e per sentire qualche mia cover mi trovate su SoundCloud come @a_yo_soy_asi.

COMUNQUE, sono stata per tre giorni nelle tendenze Wattpad al 598esimo posto! Ora sono rientrata al 658esimo e spero di rimanerci lungo, magari salendo anche di posizione!

Spero davvero vi piaccia questo capitolo e che abbia soddisfatto le vostre aspettative.

Un bacio,

a_yo_soy_asi

Scendo dall'aereo e comincio a correre di nuovo, stavolta verso la stazione dell'autobus. Accendo Google Maps e scopro che devo prima prendere un treno e dopo la Metro 14 per arrivare all'hotel: è vicino Place de la Concorde, ha scelto bene il ragazzo ... Il percorso è di 58 minuti, tempo buono. Nel frattempo apro Snapchat sperando che Mary abbia aggiunto delle foto, per capire se è all'Hotel Mandarin Oriental, o meno. Intanto salgo sul treno e vedo le sue foto: è stata sul set di Dunkirk, ha messo uno snap in cui scherza con Harry e una foto della camera d'albergo.

Credo dovrei comprare un cappello e degli occhiali da sole magari, per cercare di non essere riconosciuto.

Entro in un negozietto dove vendono vari accessori e decido di comprare quello che mi occorre: prendo una sciarpa grigia, un cappello nero e degli occhiali da soli simili ai miei Ray-Ban. Quando vado alla cassa ovviamente la ragazza mi riconosce, chiedendomi una foto e anche autografo. Lo faccio velocemente, chiedendole di mantenere il segreto della mia visita a Parigi. Annuisce e mi comunica il prezzo della mia spesa.
Prima di uscire indosso tutto e incomincio a cercare disperatamente un fioraio, che sembra non esser da nessuna parte. Non vorrei allontanarmi troppo perché ho davvero paura di perdermi e neanche posso chiedere indicazioni perché non so una parola di francese e non capisco l'inglese parlato dai parigini.
Quando ogni speranza appare svanita, mi ritrovo davanti ad un fioraio e un ricordo mi riaffiora la mente: quando ho comprato quella moltitudine di rose per farmi perdonare da Mary dopo il bacio tra me e Isobel.
Sceglio dunque le più belle cento rose rosse che sto per pagare quando mi ricordo che qui si paga in euro e non in sterline, merda. Dunque prendo la carta che utilizzo per pagare: è assurdo vedere un ragazzo che compra fiori con la carta di credito, ma a questo fatto non avevo proprio pensato prima di prendere l'aereo...
Soddisfatto del bellissimo mazzo di rose, riaccendo il navigatore sperando di trovare Mary nell'albergo. Con abbastanza facilità trovo il luogo ed entro nella hall: si vede subito che è un hotel di lusso, con uno stile moderno e di sicuro costosissimo. Mi avvicino alla reception chiedendo dove si trovi il numero della camera 170, trovato grazie al fedele Tristan. Scopro che è all'ultimo piano, una delle suite più lussuose con tanto di attico: che lecchino, a Mary neanche piace tutto questo sfarzo, piuttosto preferisce un hotel ad una stella ma stando con chi ama. Prendo l'ascensore e nel frattempo cerco di calmarmi, infatti ho il cuore a mille e sto sudando dall'ansia. Arrivato al piano giusto, cerco la stanza e quando alla trova busso alla porta, aspettando che mi apra la bellissima ragazza che amo.

Mary's P.O.V.

- Harry, sei stato magnifico! - mi congratulo con lui per la sua dote innaturale nel recitare. Lo abbraccio e lui approfitta della posizione per lasciarmi una scia di baci sul collo.
- Non sai quanto sono dotato a letto, piccola. - ammicca sussurrando sensualmente, facendomi diventare completamente rossa - Amo quando arrossisci: evidenzia ancor più quell'innocenza di cui mi sono innamorato.
Amo Harry, davvero. Mi fa stare bene con me stessa, inoltre vestito da militare della seconda guerra mondiale è ancor più attraente e sexy.
- Piccola, noi adesso abbiamo finito... Cosa vorresti fare?
- Sono indecisa se fare una passeggiata verso la Tour Eiffel o se chiudermi in albergo con te. - sussurro mordicchiandogli il labbro inferiore.
- La seconda proposta è alquanto allettante... Magari scelgo quella. - e riprende a baciare il collo.
- Invece faremo tutte e due, andiamo.
Mi porta in camerino perché deve cambiarsi, dopodiché possiamo andare. Mi sento osservata da tutti, come se dovessi essere costantemente giudicata dagli altri. Ormai sono abituata a questo clima dato l'ambiente che frequento, ma da quando sto con Harry lo percepisco ancora di più. Forse è per questa sensazione che penso di non dover far parte delle Pretty Angels... Di questo argomento non abbiamo più parlato con Léa, anzi, non ho proprio più sentito Léa. Stasera devo assolutamente chiamarla.
Osservo il camerino con attenzione: è molto spazioso, con pareti bianchi coperte da copie di quadri di Mondrian, uno specchio con luci e una scrivania lunga, con sopra il copione di Harry e vari fogli con sopra pezzi di canzoni che ha scritto e fatto sentire a me. Le riconosco tutte tranne una, così prendo in mano il foglio leggendo sia le note che il testo.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora