Un rumore sordo mi fece svegliare di soprassalto.
Mi stropiccio gli occhi e mi stiracchio un po beandomi del lieve calore che il mio amato piumone emana.
Sento di nuovo un oggetto cadere e fare un rumore metallico,poi un urlo e dei passi che corrono.
<ogni giorno la stessa storia> dico alzandosi dal letto e incontrando il freddo glaciale del pavimento.
Esco dalla stanza indossando una sua felpona e mi avvio verso la cucina.
<Jo...è possibile che devi farmi saltar...> mi blocco appena vedo sangue sul ripiano della cucina,per terra e gocce che vanno verso io bagno.
Inizio a correre verso il bagno,spalanco la porta e davanti a me si presenta un immagine degna di un film horror...
Mi avvicino al pallido ragazzo accanto alla vasca da bagno intento a cercare di non svenire.
<George,guardami...che è successo?>dico prendendo la sua mano per cercare di capire dove sia il taglio.
<Io..io stavo..stavo facendo i pancake ...il bicchiere si è...si è rotto e...e....la mia mano...>
Diventa più pallido e sembra star per vomitare.<Ok ok..non è nulla...ora ti aiuto ok?>
Annuisce guardandomi.
Prendo un asciugamano e glielo avvolgo attorno alla mano sanguinante,attenta a non fargli male.
Stringo un po di più e lo vedo trasalire.<Scusa..ora.c'è la fai ad alzarti?>
<...non so>
<Proviamoci..ok?>
Sì alza in piedi in modo lento e tremante.
<Bene...ora andiamo >
Metto una sua mano dietro al mio collo per sorreggerlo il più possibile,muoviamo dei passi incerti nel corridoio e arriviamo in cucina,prendo le chiavi dell auto,un paio di pantofole e,pian pianino scendiamo le tre rampe di scale del edificio per poi entrare in macchina e correre verso l ospedale.
<Vai piano...>
<Sta zitto e cerca di non morire dissanguato>
<Ma,così ci ammazziamo>
<Se non stai zitto ti ammazzo io>
<M..>
<Shhh...George ho detto che devi fare le cose con calma ok?
COME TI VIENE IN MENTE DI TIRARTI UN FOTTUTO BICCHIERE DI VETRO SULLA MANO SE SAI BENISSIMO CHE SVIENI ALLA VISTA DEL SANGUE!?><Cercavo di..>
<Oh dio siamo arrivati..>
Ci avviamo al ingresso dove una simpatica infermiera ci accompagna in una stanza bianca,fa sedere George sul letto mentre io mi sistemo su una sedia,poi lascia la stanza.
<George..come va?>
<Bene...oltre al fatto che non mi sento una mano e che probabilmente mi amputeranno il braccio per questo>
<...non dire così..>
<Allora...come ti chiami ragazzo?>dice l infermiera rientrando in stanza e sentendo su una sedia davanti al letto.
<George..>
<Io Melissa,piacere..e lei chi è? La tua ragazza George?>dice ammicando verso di lui.
<La mia coinquilina..>
<Bene bene vediamo un po cosa hai fatto..>
Apre il panno ormai zuppo di sangue e prende una boccetta bianca che versa poco a poco sulla mano di George che strizza gli occhi per non vedere la sua mano.
<Gli fa male?>
<Tranquilla cara...ora pulisco tutto..poi vediamo che bisogna fare>dice concentrata.
Dopo aver pulito la ferita Melissa,prende ago e filo ma prima parla.
<George non è nulla di grave ti metterò sei/sette punti ma non devi muoverti,intesi?>
<O mio dio...nononononononono>
<tranquillo non farà male..> dico avvicinandomi
<Maddy vieni qui per favore>
Mi avvicino e guardo il grande taglio sulla mano del mio pallido amico.
Mi prende la mano e inizia a stringere non appena la donna dai capelli ricci e corvini cuce il primo punto.
Man mano George stringe sempre più forte la mia mani fino a farmi male ma dopo l ultimo punto allenta la presa senza lasciare la mano.
<Abbiamo finito.. dovrai cambiare la benda ogni mattina e sera ci rivediamo tra due settimane ok?>
<Certo..>
<Mi dice il cognome?>
<Smith>
<A presto George>dice sorridendo e uscendo dal stanza.
<Non è andata male> dice rivolgendomi un mezzo sorriso
<Certo che sei un po caga sotto eh?>dico spalleggiando.
<Prova tu a farti infilare un ago per ben 12 volte..altro che sei sette..>
<Dai su non fare il bambino George,ora andiamo a casa,il tuo sangue ci aspetta..>dico ridacchiando uscendo dalla stanza.
<Non ricordarmelo.>dice seguendomi fino alla macchina.
Saltiamo su e torniamo a casa.
<Sta attento George,è la sesta volta in questa settimana che andiamo al ospedale per te.>
<Stavo per morire!>
<Certo..perché un vasetto di Nutella che ti cade su un piede vuol dire morire?>
<Per me si> dice
E scoppiano a ridere come due idioti in macchina.
STAI LEGGENDO
~Every Single Day~
Fanfictiondissi cercando di reprimere le lacrime mi guardò freddo,senza alcun minima emozione. I suoi occhi erano velati di un blu scuro...troppo scuro per i suoi occhi.