cara mamma caro papà,
mi dispiace, mi dispiace davvero tanto che si andata a finire così
Non volevo tutto ciò, volevo solo un po di pace capite? volevo sol essere me stessa di nuovo, volevo solo spegnere i sentimenti. Spegnere tutto
voi non lo capite, e non lo capirete mai, non si può fare, ma si può provare ad ascoltare, provateci.
Non so se sono stata una ragazza poco fortunata, se la colpa è mia, o se la colpa è vostra, ma non sono qui per incolpare qualcuno. Non voglio e non posso farlo
Ora vi chiedo la mia attenzione, non solo per provare a comprendermi, cosa che è da anni che cercate incessantemente di fare, ma anche per conoscere, perchè voglio farvi notare le conseguenze, le conseguenze delle nostre azioni quotidiane.
'Cosa c'entrano le conseguenze con le ragioni che l'hanno spinta a morire ? ' vi chiederete.
Ebbene si, centrano, sono il motivo per cui ora non sono li con voi, perchè quelle conseguenze che io non avevo notato e che mi si sono scaraventate addosso tutte in un momento mi hanno ferito.
Sono mesi ormai che sto così, che sono diversa, che non vi parlo, che non vi considero..
La ragione è il mondo, questo mondo
E lui che mi ha distrutto, e la consapevolezza di essere impotente di fronte a tutto e a tutti mi fa, anzi faceva rimanere inerme
E come drogarsi, un esempio facile, sapere delle conseguenze, provare a negarle, provare a essere più forti, ma essere consapevoli di non avere speranze
Ognuno ha la propria droga, chi una ragazza, chi le scommesse e poi ci sono io
la mia droga, il telefono, non l'oggetto in se, ma quello che c'è dietro
Sono conseguenze del sentirsi soli, mi sentivo sola e lui mi aiutava a essere connessa, a vedere anche chi non voleva vedere me, e rimanere sempre in contatto con tutti
I social, loro c'erano sempre, prima li usavo per vedere cosa facevano gli altri, vedere come la pensavano, ma non bastava, anche io volevo essere come quelli;
volevo che la gente mi seguisse, che la gente apprezzasse le mie foto, che la gente mi conoscesse
e 'clic' un mi piace, 'clic' un altro ancora e così tanti altri, per giorni e giorni
La gente mi apprezzava e i continuavo, postavo, rendevo pubblica la mia vita
Il punto è che l'irrefrenabile voglia di avere gente accanto, l'impulsivo uso del telefono, del computer, della tecnologia, non mi faceva sentire più amata
Dopo un po le cose incominciarono a cambiare, i miei amici si allontanavano, dicevano che ero diversa, cambiata
Ed era così
Perchè quella non ero più io, i social mi facevano apparire, mi creavano delle maschere
la mia immagine mi aveva distrutta
La mia vita era distrutta, non avevo più privacy, tutti sapevano tutto di me, tutti i segreti, e la gente mi giudicava, mi attribuiva azioni che non avevo fatto
E mi veniva da piangere perchè ora ero sola davvero
Ed era questa la verità, a ogni 'clic' un pezzo della mia realtà si sostituiva e io entravo sempre di più nella dipendenza, come un computer vecchio da rimpiazzare con uno più moderno ogni volta che ne esce un modello nuovo
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un clic distruggerà il mondo
Historia Cortala ragazza che con un clic distrusse il suo mondo, una lettera per i genitori in cui spiega le motivazioni del suo sucidio