Anonymous || n.h. | Italian Translation

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NIALL

Niall, per favore dimmi che non sei tu N. Niall, per favore dimmi che non sei tu N. Niall, per favore dimmi che non sei tu N.

Merda. Merda. Merda. Meeeeerda.

«Niall»

«Io non--» Le mie parole rimasero intrappolate nella gola. Harry lo sapeva. Come lo aveva scoperto? «Non posso farlo»

«Cosa non puoi fare?» disse Harry, con voce dura e lenta.

«Non posso dirti che non sono N.» mormorai.

«Cazzo, Niall» mormorò, facendo scorrere le sue lunghe dita tra i capelli, tirandoli con visibile stress.

«Cosa?» chiesi, scioccato e leggermente frustrato. «Non vedo quale sia il problema»

N era una cosa mia, un mio segreto. Adesso Harry era comparso e avrebbe rovinato tutto. Questo maledetto account di Twitter era il mio unico modo di alleviare tutta questa mole di stress. Non volevo essere Niall dei One Direction tutto il tempo. Perché Harry si era arrabbiato così tanto per la mia "vita segreta"?

«Stai scherzando?» Harry rise, senza divertimento. Harry non si arrabbiava spesso, era un ragazzo abbastanza tranquillo ed equilibrato. Però quando si arrabbiava, era spaventoso ed esigente.

«Bene, chi è che influenzerà esattamente?» sussurrai urlando, non volevo attrarre ascoltatori indesiderati. «Le fan non ne sanno niente, i menager non lo scopriranno e tu e i ragazzi non lo avreste mai saputo!»

Non volevo che qualcuno lo scoprisse. Questo non avrebbe influenzato la band in nessun modo. Harry doveva solo smetterla e farsi gli affari suoi. Questa cosa non lo riguardava.

«Non riguarda noi o le fan!» abbassò la voce nel mio stesso tono, rispettando ovviamente il fatto che non voglia che qualcuno ascolti. «Cosa mi dici di Jessica? Presumo che lei non lo sappia»

Jessica? A lei di sicuro non dispiacerebbe. Voglio dire, lei stava bene con il 'me' reale e le piaceva il 'me' online, sarebbe felicissima se lo sapesse, o no?

«Lo sa, Niall?» ripeté Harry, lentamente. Distolsi lo sguardo dal suo e lo abbassai verso la mia ormai dimenticata tazza di cereali sul bancone. All'improvviso mi era passata la fame. Harry sospirò. «Niall...»

«Non ha bisogno di saperlo» sussurrai, alzando di nuovo lo sguardo. «No»

«Si, deve saperlo» insistette. «Lei merita decisamente di sapere chi è la vera persona con cui parlando per tweet»

«Harry, non capisci» chiusi gli occhi, coprendoli con i palmi delle mani. «Questo la rende felice, rende me felice. Non conosci Jess come la conosco io»

«No, non la conosco» disse. «E l'unica ragione per cui tu la conosci è perché lei sta raccontando tutto a N. Lei non sa che sei tu, Niall. Non è giusto. Pensi davvero che lei ti direbbe tutto quello che ti ha raccontato su internet se foste faccia a faccia?»

Scossi la testa. «Non è importante, Harry»

«Invece lo è» Harry iniziò a camminare verso la porta della cucina. Non avevo nessuna intenzione di seguirlo. «Devi smetterla di mentire, Niall. O glielo dici o la smetti. Non puoi continuare a prenderla in giro in questo modo»

Non potevo smettere di essere N., vero?

«Fai la cosa giusta, Niall» disse Harry. Quando raggiunse la porta, si fermò e, guardando oltre le sue spalle, disse: «Non per te, ma per Jessica»