Dopo quello che è successo non riesco a dormire. Mi rigiro nel letto in cerca di una posizione decente ma niente. Così rimango a fissare il soffitto finché non sento il telefono vibrare.
Prendo il telefono in mano e vedo il messaggio. È di Luke.
"Scendi. Ti porto via con me."
L'adrenalina pulsa nelle vene, così mi vesto senza vedere nemmeno i miei vestiti e scendo facendo il meno rumore possibile. Vedo Luke che mi sorride e dice "Non puoi stare proprio senza di me."
"Dove mi porti?"
"In un posto." Mi prende la mano e le nostre dita sono intrecciate. Mi batte forte il cuore. Arriviamo in un parco dove c'è solo una panchina. La panchina dei desideri. Da piccola venivo sempre con mio nonno. Mi raccontava il suo passato, le sue avventure fino all'ultimo giorno della sua vita. Rivedo ancora quelle figure che sorridono. Poi la voce di Luke mi porta alla realtà.
"Perché fissi la panchina?"
"Luke è...."
"La panchina dei desideri. Lo so è per questo che ti ho portata qui." Ci sediamo vicinissimi.
"Ci sono un sacco di stelle e poi questo è il posto giusto per dirti una cosa."
"Cosa Luke?"- sono sempre più curiosa ma spaventata al tempo stesso.
Vedo l'espressione di Luke farsi seria.
"Tutto bene?"-chiedo.
"Sì è solo che..." non finisce la frase.
"Che..."-riprendo.
"Che è un casino. Ma è stupendo."
Le nostre bocche si avvicino di scatto. Sento le nostre lingue toccarsi e le mani di Luke sfiorarmi i capelli, poi il viso. Mi faccio sempre più vicina, tanto da ritrovarmi stesa sulla panchina sotto di lui. Sto scomoda ma è bello. Perdiamo l'equilibrio e cadiamo a terra. Ridiamo poi riprendiamo a baciarci. È un bacio leggero, ma che esprime tutto. Poi io mi stacco da lui.
"Che c'è? "-mi chiede.
"Esprimi un desiderio."-gli dico.
"Fatto."-dice.
Controllo l'orologio. Sono le 4:30.
"A cosa pensi?"-mi chiede.
"A Molly."- rispondo fredda.
"Finiscila."-dice con noncuranza facendo scorrere una mano sulla mia spalla facendomi avvicinare. Poggio la testa sul suo petto.
"Sono comodo è?"-chiede ridendo.
"Possiamo dormire così."
"Sarebbe un sogno."
"Facciamolo diventare realtà. Stenditi."
Luke fa come gli dico e io mi stendo con la testa sul suo petto. Aveva ragione ci sono tantissime stelle.
"Buonanotte Tess."-dice.
"Buonanotte."
***
"Carly, Carly no."
Mi sveglio di colpo. Mi alzo e vedo che Luke sta sudando. Ha tutta la fronte bagnata e continua ad urlare il nome "Carly". Di colpo si alza e si mette le mani in faccia per coprirsi il volto.
"Tutto apposto?"
"Sisi. Era solo un incubo."
"Chi è Carly?" Le parole mi escono automaticamente dalla bocca.
"Scusa non volevo."
"Carly era mia sorella minore. È morta quando aveva sette anni."
"Mi dispiace."
"Dopo la sua morte mi capita spesso di sognare quel momento."
"Non preoccuparti. Ma che ore sono?"
"Le 6:45."
"Oddio Devo ritornare subito a casa."
"Va bene ti accompagno."
Il tragitto e lungo e silenzioso. Non mi aveva mai parlato di Carly. Infondo è da poco che lo conosco. Arrivati davanti casa mia mi saluta con un bacio.
"Oggi non verrò a scuola."-mi dice.
"Okay." Non mi va di chiedere il perché. Entro dentro e per fortuna è tutto tranquillo. Salgo su in camera e inizio a prepararmi.
"Già sveglia?"
Mi volto e vedo mia madre in piedi sulla soglia della mia stanza.
"Sì. Devo prepararmi e ripetere storia."
"Okay. Sono giù se hai bisogno."
Spero solo che non si sia accorta della mia assenza. Anche se fosse mi capirà. Io mi fido di mia madre e lei mi capisce.
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QUEI FOTTUTI OCCHI VERDI
RomanceTessa è una ragazza abbastanza strana. Ha pochi amici tra cui la sua compagna di banco. Ma dopo l'incontro con il ragazzo dagli occhi verdi il suo mondo verrà totalmente scombussolato da quest'ultimo. Ma niente è facile. Numerosi ostacoli cercherann...